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Parabiago “arruola” la Polizia Locale contro l’inquinamento del fiume Olona

Il compito della Polizia Locale sarà quello di effettuare campionamenti al momento dell'inquinamento dell'Olona e metterli a disposizione delle autorità

Olona schiuma 2022

Parabiago “arruola” la Polizia Locale nella lotta contro l’inquinamento dell’Olona. Il fiume, vero e proprio motore di quella valle che è stata la culla dell’industrializzazione italiana, negli anni ne ha dovute sopportare tante. Passi avanti, va detto, ne sono stati fatti, e anche l’attenzione riservata oggi al fiume non è comparabile con quella che l’aveva portato ad essere uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Italia. La strada, però, è ancora lunga, e a ricordarcelo pensano i tanti – troppi – sversamenti che ancora vengono rilevati nel nostro territorio.

Così Parabiago ha deciso di portare avanti la proposta lanciata ai tempi della campagna elettorale per le elezioni regionali dagli Amici dell’Olona e in particolare da Franco Brumana: proposta alla quale, da candidato nelle fila della Lega, il primo cittadino della città della calzatura aveva aderito e che ora è intenzionato a portare avanti «con l’obiettivo di dare gli strumenti giusti per monitorare gli inquinamenti che si possono registrare sul territorio» e «contrastare ed eliminare fenomeni di inquinamento che causano modifiche organolettiche dell’acqua a danno del territorio, anche di Parabiago».

Da qui il coinvolgimento della Polizia Locale, che nei piani di Piazza della Vittoria farà «da strumento probatorio, di controllo e di sensibilizzazione verso altre autorità preposte come lo sono ARPA, i Carabinieri Forestali e la Procura di Busto Arsizio». Il compito del Comando, infatti, sarebbe quello di effettuare campionamenti nel momento dell’inquinamento, mantenendo i campioni a disposizione per ulteriori indagini conoscitive da far effettuare agli enti tecnici per individuare la tipologia di inquinante e la sua origine: agenti con un bagaglio di esperienza in questo ambito a Villa Corvini già ce ne sono, e ora l’amministrazione si sta attrezzando sotto il profilo della strumentazione e dell’avvio di corsi di formazione per effettuare prelevamenti idonei ed evitare contaminazioni involontarie dei campioni.

«Il fiume Olona dovrebbe essere una risorsa e non un semplice corso d’acqua sempre in cura per colpa di chi viola i diritti di tutti contribuendo a uno stato di inquinamento costante – sottolinea il sindaco Raffaele Cucchi -. Intervenire con un controllo più serrato e mirato confidiamo serva a sostenere un’azione di controllo maggiormente scrupolosa da parte delle autorità che ne hanno titolo e competenza. Inoltre, ricordo che mi sono attivato personalmente richiedendo un intervento diretto del sindaco metropolitano, Giuseppe Sala, un’istanza che non ha mai avuto risposta. Come amministrazione ci siamo sempre battuti con gli strumenti a nostra disposizione per arrivare a un monitoraggio costante e incisivo che porti alla salute totale del fiume Olona e continueremo ad agire in questa direzione, perché è veramente troppo importante consegnare alle future generazioni le stesse risorse, se non migliori, di cui abbiamo potuto usufruire noi».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Maggio 2023
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