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Fontana accesa dall’assessore nonostante l’ordinanza anti-siccità, il sindaco: “Una dimenticanza”

Botta e risposta in consiglio comunale tra il sindaco e il consigliere Massimo Cozzi sulla fontana di Garbatola accesa nonostante l'ordinanza anti-siccità

fontana accesa garbatola

«Di questa vicenda se n’è parlato fin troppo, anche con un’enfasi spropositata: si è trattato di una dimenticanza». Così il sindaco Daniela Colombo ha provato a spazzare via le polemiche nate nelle scorse settimane intorno alla fontana di piazza Don Musazzi accesa durante la Festa Granda di Garbatola nonostante l’ordinanza del sindaco per il risparmio idrico e alla conseguente sanzione all’assessore ai lavori pubblici, al territorio e alla cultura delle tradizioni Sergio Parini. Polemiche che giovedì 11 novembre sono approdate anche in consiglio comunale attraverso un’interrogazione di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano.

Sanzione all’assessore per la fontana accesa nonostante l’ordinanza anti-siccità, l’opposizione: “Paradossale”

«A fine agosto l’assessore Parini, che nella vita ha anche un’attività professionale ed è impegnato nel volontariato, come membro del gruppo organizzatore della Festa Granda ha ricevuto delle richieste verbali – e questa è la ragione per cui non ce n’è traccia – per la riaccensione della fontana, e in maniera impropria l’ha fatto – ha spiegato la prima cittadina durante la seduta -. Ho informato tutti che avrei emesso quell’ordinanza, figlia di una situazione di grave siccità e di sollecitazioni arrivate dalla Regione e dal Prefetto. Non ero a conoscenza della riaccensione, l’ho saputo per caso e quando l’ho saputo ovviamente abbiamo proceduto subito a chiudere la fontana proprio perché era in vigore l’ordinanza: la chiusura è stata fatta nell’esatto istante in cui ho avuto notizia della situazione. Si è trattato di una dimenticanza, da qui a rimuovere l’assessore Parini… Ironicamente mi viene da chiedermi cosa potrebbe accadere a questa amministrazione se dovessi incorrere in una sanzione per divieto di sosta».

Le risposte del sindaco, però, non hanno convinto l’opposizione. «Ascoltando la risposta si resta allibiti – ha infatti replicato il consigliere Massimo Cozzi -. Si tende a minimizzare, come sempre: è stata emessa un’ordinanza per il risparmio idrico, sono state chiuse tutte le fontane presenti sul territorio comunale, sono stati fatti dalla Polizia Locale dei controlli e poi ci troviamo un assessore che viola un’ordinanza del proprio sindaco. Quella fontana è rimasta aperta per oltre una settimana: i controlli sono stati fatti o no? Era visibile a tutti, anche al sindaco che era presente la sera dell’inaugurazione. La priorità non è la fontana ma il rispetto delle regole, che nessuno, cittadino o assessore, può violare. C’è una strana concezione delle regole: se vengono violate dai cittadini è un conto, se vengono violate da altri invece si parla di dimenticanza e mi pare un concetto stranissimo, che fa veramente riflettere. Questa situazione non mi è piaciuta per nulla, come non è piaciuta a diversi cittadini»

A far scoppiare il caso era stata ad inizio settembre la richiesta di chiarimenti del consigliere Massimo Cozzi, che aveva presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sottolineando come a seguito dell’ordinanza per il risparmio idrico dello scorso giugno tutte le fontane del territorio fossero state spente fino a quando nei giorni precedenti alla richiesta di chiarimenti non era stata riaccesa quella di Garbatola. «Considerato che l’ordinanza ci risulta essere ancora in vigore e l’emergenza idrica non ancora terminata – aveva sottolineato allora il capogruppo di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano in consiglio comunale -, abbiamo scritto per capire le motivazioni di tale scelta. Perché la fontana di Garbatola sì e le altre no?».

Nella risposta il sindaco Daniela Colombo aveva spiegato che la fontana di Piazza Don Musazzi era stata riattivata in occasione della Festa Granda di Garbatola «nell’intento di accogliere le richieste degli organizzatori» salvo poi essere spenta, ma i chiarimenti della prima cittadina non avevano convinto il consigliere di opposizione, che aveva deciso di rivolgersi anche al segretario comunale per un parere di legittimitàpuntualmente fornito da Matteo Bottari nelle settimane successive.

«Risulta chiaro che la fattispecie di cui all’esposto del consigliere Cozzi rientra nelle previsioni di divieto previste dall’ordinanza», aveva chiarito il segretario comunale, «dato che la fontana di Piazza Don Musazzi è del tipo con impianto di ricircolo dell’ acqua». Da lì la trasmissione del parere non solo all’ex sindaco ma anche alla prima cittadina e al comandante della Polizia Locale cittadina «per gli accertamenti di presunta violazione degli obblighi previsti nel provvedimento sindacale» finalizzato a limitare gli sprechi di acqua per fronteggiare la siccità, che aveva poi portato alla sanzione a Parini, ovvero colui che aveva materialmente azionato la fontana.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Novembre 2022
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