Cairate ha attivato una collaborazione con una farmacia del territorio comunale, Turbigo ha messo sul tavolo fondi per comprare i tamponi e ha studiato una formula ad hoc per le classi in quarantena, Arconate ha stretto un accordo con una pediatra. Sono sempre di più i comuni che provano a non farsi prendere in contropiede dalle nuove regole “varate” dal Governo Draghi per i contagi a scuola e mettono in cantiere iniziative per snellire le attese e i costi legati ai tamponi e aiutare in questo modo la didattica in presenza. E ora le opposizioni di Nerviano portano sul tavolo della giunta guidata da Daniela Colombo la proposta di attivare anche in paese questo tipo di percorso.

L’input arriva da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, che nei giorni scorsi hanno protocollato un’interrogazione indirizzata all’assessore ai servizi sociali Carolina Re Depaolini. «Diversi comuni a noi vicini – Turbigo, Vanzaghello e Cairate, solo per fare alcuni esempi -, con modalità diverse hanno avviato iniziative per mettere a disposizione tamponi rapidi gratuiti per il T0 e T5 per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni – si legge nel documento a firma dell’ex sindaco Massimo Cozzi-, venendo così incontro alle criticità oggi presenti nel mondo scolastico».

Iniziative declinate in varie forme ma accomunate dagli stanziamenti previsti dalle amministrazioni «per poter garantire il diritto all’istruzione e alla frequenza», che secondo il capogruppo di minoranza rappresenterebbero «un valido e concreto aiuto per le famiglie nervianesi». Ragion per cui il Carroccio e le due civiche chiedono conto a Piazza Manzoni dell’eventuale intenzione di «muoversi in questa direzione».