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Cerro Maggiore, opposizioni: «No al solito teatrino». E lasciano il consiglio comunale

I sei consiglieri di opposizione durante l'ultima seduta del consiglio comunale di Cerro Maggiore hanno abbandonato l'aula virtuale in protesta

Comune Cerro Maggiore

Opposizioni in rivolta a Cerro Maggiore. Durante l’ultima seduta consiliare – non una seduta “qualunque” dal momento che tra i punti all’ordine del giorno c’erano anche il bilancio 2021-2023 e l’aggiornamento del documento unico di programmazione -, i consiglieri di minoranza hanno deciso di mandare al sindaco Nuccia Berra e ai suoi un segnale forte abbandonando l’aula virtuale subito dopo l’appello. Non prima, però, di aver letto una comunicazione che dava voce a tutta la loro «profonda insoddisfazione» per l’atteggiamento che «troppo spesso» la maggioranza tiene nei loro confronti.

«Questa sera si va ad approvare il bilancio di previsione 2021-2023, un documento importante, fondamentale anche per la situazione che stiamo vivendo: da una parte la pandemia che non sembra fermarsi, dall’altra la grave crisi economica ed occupazionale che sta attanagliando il nostro Paese – ha spiegato il consigliere Franco Alberti, che solo l’estate scorsa aveva abbandonato la coalizione di governo cittadino passando all’opposizione -. Siamo preoccupati per i nostri concittadini, perché ad oggi non si intravedono da nessuna parte seri progetti a lungo termine che ci consentano di risalire la china. Siamo preoccupati per i ragazzi che non possono andare a scuola come dovrebbero. Siamo preoccupati per coloro che perderanno il posto di lavoro. Siamo preoccupati per gli imprenditori piccoli e grandi, per i commercianti, gli artigiani e i professionisti che in questi anni hanno perso diverse generazioni e che sarà un grave problema per il domani. Sono passati ormai tre anni dal vostro insediamento, ma il cambiamento tanto atteso non c’è ancora stato. Certamente il periodo non è stato dei migliori: la pandemia ha fermato tutto, la crisi del Governo e l’instabilità politica globale hanno creato in molti di noi solo paure. Purtroppo alcune cose non hanno funzionato per nulla: mi riferisco alle commissioni consiliari, che non sono state veramente utilizzate. Non c’è stata l’occasione in questo modo di creare almeno un dialogo costruttivo ed utile a risolvere gli eventuali problemi. Certo per fare bene queste cose occorre la volontà di entrambi: solo ascoltando e dialogando si possono fare cose importanti. Noi spesso abbiamo proposto, come opposizione, solo interrogazioni e mozioni, ma abbiamo anche assistito spesso in consiglio comunale ad interventi che a nostro modo di vedere sono stati troppo arroganti e discorsi da campagna elettorale e secondo noi questo non va bene. In questi giorni sono stati distribuiti dei volantini InformaSindaco senza neppure dare la possibilità all’opposizione di scrivere qualcosa. In segno di protesta questa sera non parteciperemo al consiglio comunale. Ci auguriamo che questo possa servire come riflessione».

E anche a valle della seduta, che senza le opposizioni è durata poco più di mezz’ora in tutto, le polemica non si sono spente. «Sono ormai quasi tre anni che la giunta Berra/Provini/Bocca amministra Cerro e, di tutte le promesse fatte, di tutte le innovazioni che avrebbero dovuto portare, non si è visto nulla – scrivono Franco Alberti, Piera Landoni, Massimo Banfi, Antonio Lazzati, Calogero Mantellina ed Edoardo Martello in una nota congiunta -. Peggio! Si presenta ogni anno un bilancio che nel corso dell’anno verrà totalmente disatteso e modificato da delibere di variazione che, spostando risorse da una voce all’altre ne cambiano completamente il senso e gli obiettivi, rendendo nulli gli impegni, impraticabile il controllo da parte dei consiglieri di minoranza sui risultati realmente raggiunti. Il bilancio di un ente locale non è un fatto ragionieristico, è un documento politico, è il contratto che l’amministrazione sottoscrive ogni anno con i cittadini! E mai come quest’anno questa giunta avrebbe dovuto dimostrare quante e quali prospettive avrebbe messo in campo per Cerro e Cantalupo. Quale cambio di passo avrebbe imposto a sé stessa per superare la crisi sanitaria ed economica provocata dalla pandemia e come avrebbe coinvolto tutti, compresa l’opposizione, in questa difficile sfida e lo avrebbe dovuto fare senza arroganza e con la consapevolezza di essere lontana dal rappresentare la maggioranza del paese. Invece, da quando questa amministrazione si è insediata, non abbiamo visto altro che annunci mediatici sui social, comparsate a favore di fotografi e telecamere, video celebrativi e fogli di propaganda politica spacciati per informazioni istituzionali con tanto di simbolo del comune e abuso del ruolo istituzionale, comizi politici interminabili durante le sedute di consiglio comunale, salvo poi scaricare ogni insuccesso, ogni promessa mancata, di volta in volta, sul governo, sulla pandemia, sui tecnici, sulle opposizioni»

«Quello che in questi anni non abbiamo visto e sentito sono i fatti, un’informazione trasparente, le risposte alle legittime domande delle opposizioni su temi importanti come le decisioni sulla discarica, Via Dante (dove da 2 anni si dichiara il rischio di crollo immediato delle strutture e di emergenza igienico sanitaria), il Centro Ginetta Colombo, il piano viabilistico, la messa in sicurezza delle piste ciclabili, un Piano Neve che è fallito alla prima nevicata importante, la farmacia dei servizi mai partita, la ristrutturazione di Villa Dell’Acqua, i progetti per la biblioteca, il fuggi fuggi del personale (che lascia scoperti interi servizi, dal Sociale all’Ufficio Tecnico fino alla Polizia urbana). Se ne sono andati persino il segretario generale, un assessore e il capogruppo (Franco Alberti, ndr)! In qualche occasione, persino agli atti ufficiali, come le interrogazioni ci è stato risposto con un poco istituzionale “No comment”. Dal nostro punto di vista un momento tanto difficile richiederebbe umiltà, rispetto e la partecipazione e il contributo di tutti (maggioranza e opposizione), purtroppo ci siamo sempre scontrati con un muro di arroganza e di silenzi. Come opposizione “tutta” stavolta abbiamo scelto di sottrarci all’ennesimo teatrino inutile e inconcludente, lasciando l’aula e lasciando la giunta a recitare da sola il solito copione. Un gesto forte, nella speranza che possa aiutare questa maggioranza e il sindaco a riflettere, non per riguardo a noi, consiglieri di opposizione (che pure rappresentiamo l’80% degli elettori) ma per il bene di tutti i cittadini. Non solo quelli che ritengono di rappresentare e ai quali si rivolgono quando fanno propaganda politica utilizzando in modo, a dir poco disinvolto, i simboli della democrazia, anziché amministrare, con sobrietà, per nome e per conto di tutti».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Febbraio 2021
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