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Rescaldina, taglio del nastro per il “Giardino delle Donne”

Il parchetto di via Bossi, riqualificato nei mesi scorsi con un progetto di cittadinanza attiva, da oggi è ufficialmente il "Giardino delle Donne" di Rescaldina

Taglio del nastro per il "Giardino delle Donne" a Rescaldina

Taglio del nastro per il nuovo “Giardino delle Donne” a Rescaldina. L’area verde, riqualificata nei mesi scorsi grazie ad un progetto di cittadinanza attiva promosso da Cristina Pezzoni, Laura Gasparri e Alessandra Butera che ha coinvolto l’intera contrada Torre, è stata idealmente restituita alla cittadinanza oggi, sabato 12 settembre, con l’inaugurazione ufficiale, inizialmente in programma per marzo e poi rimandata a causa del lockdown.

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Taglio del nastro per il "Giardino delle Donne" a Rescaldina 4 di 22

In una giornata di festa colorata dagli stand delle associazioni del territorio e del mercatino degli hobbisti e da una “mini sfilata” della contrada Torre, i rescaldinesi hanno potuto toccare con mano come in questi mesi il parchetto di via Bossi abbiamo letteralmente cambiato volto. Inaugurato negli anni ’90, il piccolo polmone verde nel 2016 è stato intitolato ad Anna Maria Mozzoni, scrittrice, giornalista, attivista dei diritti civili e pionieria del femminismo in Italia trasferitasi ancora in fasce in paese, figlia del fisico e matematico rescaldinese Giuseppe Mozzoni. Negli anni le condizioni dell’area verde sono poi gradualmente peggiorate, fino a che lo spirito di iniziativa dei cittadini non l’ha restituito al suo splendore.

Taglio del nastro per il "Giardino delle Donne" a Rescaldina

Grazie al progetto, presentato a luglio dello scorso anno, sono state sistemate le panchine, riverniciate di rosso per lanciare un messaggio forte contro il femminicidio, è stato creato un angolo per la condivisione di libri, sono state installate casette per uccelli sugli alberi, ed è stata riqualificata la fontana, ora decorata da un murales di papaveri rossi e da una targa con le parole della canzone “La guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè. Anche il verde è rinato a nuova vita: oltre alla potatura degli arbusti, sono stati seminati nuovi fiori ed è stato piantato un albero di mimosa. In una seconda fase sarà coinvolta anche l’associazione culturale Articolo 9, che si occuperà della realizzazione del nuovo murales e della decorazione artistica della fontana con una tecnica a mosaico.

«Questo progetto nasce da lontano – ha spiegato Cristina Pezzoni, referente del progetto -, da quando mi sono resa conto della difficoltà dell’essere donna oggi. La difficoltà più grande è rappresentata proprio dal femminicidio: nel solo 2016 sono state uccise 114 donne, un numero atroce perché dietro queste 114 donne ci sono 114 famiglie spezzate. Non bastava una sola panchina rossa, ci voleva un intero parco di panchine rosse con le gambe blu, perché il blu è il colore della pace e vogliamo che si faccia un lungo cammino di pace tutti insieme. Abbiamo ripreso un parco che era un po’ dimenticato e siamo riusciti a farne qualcosa di unico in tutta Rescaldina: questo è il nostro regalo ai nostri bambini e alle nostre bambine, un parco di cui prendersi cura per cambiare piano piano l’idea che le donne siano uno strumento nelle mani degli uomini e più ancora per cambiare l’idea che il paese sia solo ed esclusivamente un affare del Comune».

Taglio del nastro per il "Giardino delle Donne" a Rescaldina

La riqualificazione è valsa alle tre promotrici dell’idea e a tutti coloro che hanno dedicato tempo e fatica al restyling del giardino un riconoscimento da parte del Comune, rappresentato da una pergamena consegnata dalla consigliera comunale con delega alle pari opportunità Katia Pezzoni, che ha sottolineato la necessità di «cambiare la cultura, perché le donne non sono comprimarie ma sono e devono essere allo stesso livello dell’uomo». «Sei anni fa, quando proponevamo uno strumento per far sì che i cittadini fossero partecipi, ci hanno chiamato pazzi – ha invece sottolineato il vicesindaco Enrico Rudoni -, invece questo sono i risultati. Lo strumento di cittadinanza attiva mette al centro il cittadino: non significa che il Comune viene deresponsabilizzato, ma significa che avremmo potuto riqualificare noi questo parco ma non l’avremmo fatto così, perché le scelte calate dall’alto non rispondono veramente alla realtà della cittadinanza. Se i cittadini pensano al nostro paese come a una casa e alla comunità di persone come fratelli, questi sono i risultati».

Per l’inaugurazione del parco anche l’associazione Scodinzolares ha pensato ad un regalo: un manifesto che sensibilizzi i proprietari di cani a ripulire l’area dai bisogni dei propri amici a quattro zampe.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Settembre 2020
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