Parco del Roccolo, il manifesto degli ambientalisti sul tavolo dei sindaci
Associazioni e comitati promotori del manifesto per la tutela del Parco del Roccolo hanno inviato il documento e le firme raccolte ai sindaci interessati
Più di 1.200 firme raccolte in poche settimane per chiedere che il Parco del Roccolo diventi un parco regionale e non sia più “solo” un parco locale di interesse sovracomunale. Più di 1.200 firme che ora sono finite sul tavolo dei sindaci dei sei comuni nei quali si estende il polmone verde: Moreno Agolli di Arluno, Susanna Biondi di Busto Garolfo, Roberto Colombo di Canegrate, Pierluca Oldani di Casorezzo, Massimo Cozzi di Nerviano e Raffaele Cucchi di Parabiago. In occasione della Giornata dell’Ambiente, infatti, comitati e associazioni che nelle scorse settimane hanno promosso la petizione finalizzata a proteggere il Parco del Roccolo hanno recapitato ai sei primi cittadini interessati il manifesto che illustra la loro proposta.
«Il vostro ruolo di responsabili della salute pubblica vi porta a lottare quotidianamente anche per difendere l’ambiente in cui i vostri concittadini vivono – hanno scritto comitati e associazioni ambientalisti nella lettera indirizzata ai sindaci -. Il Parco del Roccolo è il patrimonio ambientale più importante del nostro territorio. È stato realizzato tre decenni fa per evitare la realizzazione di un mega-inceneritore di rifiuti tossici. La storia del Parco ha vissuto altri momenti di grave pericolo. Ricordiamo il tentativo di insediare un mega-allevamento di galline ovaiole. E ora stiamo lottando con tutte le nostre risorse per impedire l’apertura di una mega-discarica di rifiuti speciali. Abbiamo usato il termine mega non a caso, nel senso che tutte queste minacce hanno dimensioni imponenti. La mega-discarica dovrebbe ricevere 600.000 metri cubi di rifiuti speciali di 152 tipologie».
«Il Parco del Roccolo, nato anche per difendere il territorio da questi pericoli, ha finora garantito il nostro ambiente, ma si sta rivelando ormai inadeguato ad affrontare il pericolo di ulteriori insediamenti nocivi per l’ambiente e la salute – concludono gli autori del manifesto -. Troppe risorse, materiali e umane, sono state utilizzate senza avere la certezza di salvaguardare il territorio. Perciò, con il sostegno delle numerose associazioni ambientali, degli agricoltori, del Comitato No Discarica e di un grande numero di cittadini, abbiamo deciso di chiedervi di elevare il livello di tutela del Roccolo, inserendolo tra i parchi regionali».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.