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Vigili del Fuoco protestano a Busto Arsizio: «Organico insufficiente e sicurezza a rischio»

La prima delle due mobilitazioni si è svolta questa mattina (lunedì) per denunciare un carico di lavoro enorme a fronte di risorse scarse per fronteggiarlo

La mobilitazione dei Vigili del Fuoco di Varese passa per la piazza. Le organizzazioni sindacali hanno infatti indetto due sit-in per denunciare la grave carenza di organico che affligge il Comando Provinciale: l’8 settembre alle ore 8.30, presso la sede di Busto Arsizio, e il 15 settembre alla stessa ora in piazza della Libertà a Varese, davanti alla Prefettura.

Il territorio varesino presenta rischi unici: dalle fragilità orografiche alle attività industriali a rischio rilevante, dalla presenza di siti nucleari a un’autostrada tra le più trafficate d’Europa, fino all’Aeroporto di Milano-Malpensa, recentemente elevato alla 10ª categoria come Fiumicino. Un quadro che porta i Vigili del Fuoco locali a gestire circa 10mila interventi annui. Un carico enorme che si scontra con un dispositivo di soccorso messo quotidianamente in crisi da organici insufficienti, turni estenuanti e politiche di risparmio considerate «miopi».

A pagarne le conseguenze, denunciano le organizzazioni sindacali (Conapo, Fns Cisl, Uil Pa, Fp Cgil, Confsal, Usb), sono sia gli operatori, esposti a rischi inutili, sia i cittadini, che subiscono disparità nei servizi di soccorso. Il silenzio degli Uffici Centrali, definito «assordante e imbarazzante», ha spinto i sindacati a portare la protesta nelle piazze, per dare voce a una situazione ormai insostenibile.

A quello di stamattina hanno partecipato i pompieri del distaccamento di Busto-Gallarate i rappresentanti della varie sigle sindacali Francesco Paolo Favara UIL, Davide Farano Cgil, Giovanni Russo Confsal, Lino Coltellese Cisl , Donato Lerna Conapo, Fabrizio Barbetta Usb. Insieme a loro c’era anche il sindaco di Cavaria con Premezzo Franco Zeni, ex vigile del fuoco.

Tutti insieme hanno ribadito la necessità di un impegno da parte dell’amministrazione centrale per garantire il soccorso su un territorio particolarmente complesso come quello della provincia di Varese: «A fronte di una pianta organica di 510 vigili del fuoco, attualmente siamo sotto organico di 100 uomini. Il nostro territorio è complicato perchè vivere qui costa e i nuovi arrivati, magari provenienti da altre zone d’Italia, chiedono di riavvicinarsi al territorio di provenienza». Un vigile del fuoco guadagna in media sui 1600 euro, troppo poco per chi ha famiglia da un’altra parte e deve mantenere un alloggio qui.

Qualcosa si è tentato e Favara ringrazia l’impegno del senatore Stefano Candiani ma non è sufficiente a garantire un adeguato numero di pompieri soprattutto in un territorio come il nostro dove è presente uno scalo internazionale come quello di Malpensa che assorbe quasi la metà degli uomini attualmente in forze.

Redazione
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Pubblicato il 08 Settembre 2025
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