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Da Ovadia a Concato, al via la stagione teatrale 2022-23 al Tirinnanzi di Legnano

Ricco il programma della nuova stagione "Il teatro è vita. Primo appuntamento: sabato 22 ottobre con "Le giullarate"

legnano generica

Marco Negri, socio di Melarido srl (società che gestisce il Teatro Tirinnanzi) presenta così la nuova stagione teatrale 2022-23 dal titolo “Il Teatro è vita“, organizzata con l’amministrazione comunale di Legnano. Primo appuntamento sabato 22 ottobre con “Le giullarate”

La programmazione ricalcherà la linea proposta e già gradita dal pubblico nelle stagioni precedenti: l’obiettivo è quello di «offrire una proposta di spettacoli di qualità che possa incontrare i gusti di un’ampia fetta del pubblico legnanese», sottolinea Guido Bragato, assessore alla Cultura, oltre che “alleggerire” gli spettatori dal peso delle preoccupazioni di tutti i giorni.

Novità della stagione 2022-23 sarà  l’iniziativa “Fatti un drink di cultura” per la generazione “Zoomer” (i nati dal 2000 ad oggi): i ragazzi potranno vedere qualsiasi spettacolo in abbonamento della stagione a soli 10 euro, il costo equivalente di un drink. «Abbiamo deciso di proporre quest’iniziativa perché abbiamo visto che l’anno scorso, durante lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate”, erano presenti molti giovani. – dice Rosanna Bergonzi, socia di Melarido srl – Con questa proposta vogliamo quindi rivolgerci alla fascia di pubblico più giovane e rendere il Teatro più accessibile a loro».

Riempire il teatro sarebbe un grande segnale di ripartenza dopo le molte chiusure per la pandemia e i primi segnali positivi ci sono già: «La campagna di abbonamenti agli spettacoli non è ancora finita e già ne sono stati sottoscritti circa 140» dice Marco Negri. Anche il caro energia non sembra fermare l’entusiasmo di chi promuove il teatro: «Cerchiamo di incrementare il pubblico e di reagire. Aspettiamo quello che ci riserverà il futuro e nel frattempo continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto», commenta Negri.

Significativo anche il nome della rassegna: «Abbiamo voluto dare a questa stagione il titolo “Il Teatro è vita” perché l’idea è quella di dare importanza maggiore a questo luogo. – dice Paolo Scheriani – Il teatro è “casa” e dev’essere vivo non solo quando si alza il sipario ma sempre».

La programmazione è molto ricca: 24 spettacoli, suddivisi nei filoni Prosa (10 titoli), Teatro famiglia (3 titoli), Musica e Danza (5 titoli con un musical, uno spettacolo di danza, un progetto di teatro canzone dedicato a Morricone, il concerto di Fabio Concato e un concerto jazz), Sipario Km 0 (4 titoli) ed Eventi speciali (2 titoli) e che vedrà succedersi sul palco grandi interpreti della scena italiana. Sul tabellone spiccano nomi di rilievo nel panorama dei grandi interpreti della scena italiana: Giampiero Ingrassia (interprete del Dottor Faust), Moni Ovadia, Giacomo Poretti, Jurij Ferrini (che tornerà al Teatro con un altro successo shakespeariano), Gianmarco Tognazzi, la coppia Martina ColombariCorrado Tedeschi, Fabio Concato e Alberto Patrucco. Solo per citare i più conosciuti.  

Il Teatro Tirinnanzi sarà luogo anche di altre numerose iniziative con lo scopo di fare del Teatro una “casa di tutti”. Si terranno infatti esposizioni di opere di artisti del territorio, presentazioni di libri e serate dedicate al dibattito su temi importanti. Da quest’anno, dopo lo stop dettato dalla pandemia, torneranno tra il pubblico anche le scuole del territorio e l’Università della Terza Età.

Di seguito la programmazione:

PROSA

Sabato 22 ottobre: ore 21 – Le Giullarate
(Di Franca Rame e Dario Fo)
50 anni fa debuttava “Mistero Buffo”, fondato sul ritrovamento di testi antichi della tradizione popolare inventati da giullari e attori girovaghi che qualche scrivano amante del teatro ebbe l’ingegno di conservare. Alla fine degli anni ‘60 alcuni docenti universitari li mostrarono a Dario Fo, che li portò da Franca Rame. Lei si rese conto di averne recitati alcuni da ragazza, appartenenti alla tradizione della Commedia dell’Arte. Dal minuzioso lavoro di Franca e Dario nacque «Mistero Buffo» proposto in primis all’Aula Magna – Università Statale di Milano. Grazie alla maestria di Lucia Vasini, tornano in scena i monologhi di Franca Rame della raccolta “Giullarate”, ridando vita e voce a un capolavoro del teatro italiano. Quale omaggio, Il figlio Jacopo Fo ha scritto ad hoc i prologhi per “Nascita di Eva” e per lo storico monologo “Maria sotto la croce”. Con la scoperta del Gramelot e le musiche della “Compagnia Teatrale Fo Rame” lo spettatore viaggia nel tempo, fino quasi a immaginare nell’oggi il mar Mediterraneo fra le parole di Shahriyar. In chiusura un pezzo comico, come vuole il teatro popolare, con “La Parpaja Topola” e Lucia Vasini.

Venerdì 4 novembre: ore 21 – Dottor Faust e la ricerca dell’eterna giovinezza

(Di Stefano Reali, con la regia di Stefano Reali)
Giampiero Ingrassia si cala contemporaneamente nei panni di Faust e Mefistofele: a conferma della capacità che lo hanno reso l’attore che è, amato da tutti. Ne andrebbe fiero il suo maestro, Gigi Proietti. Siamo nel 1580 e Johann Faust, brillante alchimista che vuole l’eterna giovinezza, stringe un patto con il demone Mefistofele per restare giovane e potente, ma potrà farlo solo per 24 anni: allo scadere, Lucifero ne vorrà l’anima. Faust accetta e con Mefistofele viaggia nel futuro per sedurre la fanciulla più pura al mondo, Margherita. Annoiato dalla facilità della conquista, retrocede così di 2.000 anni per sedurre Elena di Troia. Grazie a  Mefistofele, Faust conquista Elena ma non ne sembra appagato. Cerca mali peggiori e riparte con Mefistofele fino al 2030 ove scopre i Social, lo smog, le Fake News e gli Influencer, ove nessuno esiste “dal vivo” ma ne è solo l’ombra digitale. Capendo che non può allearsi con il male, né combatterlo, deluso scopre che ha consumato i 24 anni a lui concessi. Ormai decrepito, quando sta per perdere l’anima, grazie a Mefistofele (ormai affezionato) inganna il Diavolo e torna alla vita “normale” di prima. Ma è finita o Lucifero reclamerà ciò che gli spetta di diritto?

Sabato 26 novembre: ore 21 – Amore sono un po’ incinta

(Commedia di Marco Cavallaro con Marco Cavallaro, Sara Valerio, Guido Goitre e con Antonio Conte)
Dopo i successi di “That’s Amore” e “Se ti sposo mi rovino” torna la penna di Marco Cavallaro con una nuova commedia ricca di risate ed emozioni: “Amore sono un po’ incinta”. Il calo delle nascite genera preoccupazioni, ma l’idea di avere un figlio fa riflettere ancor più̀. Che mondo avrebbero questi bimbi? Metti il caso di una coppia  che scricchiola fra alti e bassi: un figlio può̀ rafforzare l’amore? Senza trascurare quanto costa un figlio, le responsabilità sociali, civili ed economiche. Ancor peggio, se la cicogna arriva in picchiata su una coppia già improbabile, attenta a difendere la reciproca libertà di spazi: la frittata è fatta. Una commedia che fa ridere, ma capace allo stesso tempo di insegnare molto sulle più comuni paure nell’affrontare gli imprevisti del domani. Capire come un imprevisto può trasformarsi in una favola vera, quando ad esempio si sceglie di dare un futuro alla vita stessa. Si vedrà cosa il destino ha in serbo per Roberta e Maurizio (due giovani non più̀ giovani, attenti alla voglia di realizzazione personale e alle poco impegnative condivisioni), tra il costante divertimento del pubblico. Marco Cavallaro di anno in anno scrive, dirige, interpreta e porta in scena con successo, confermandosi una delle “firme” più gettonate del teatro di prosa contemporaneo.

Venerdì 16 dicembre: ore 21 – Central park west

(Di Woody Allen, con Antonello Avallone, Elettra Zeppi, Flaminia Fegarotti, Claudio Morici e M. Angelica Duccilli, con la regia di Antonello Avallone)
Una storia divertente di tradimenti a ripetizione fra 4 cinquantenni ricchi e affermati, a caccia di qualcosa per cui valga la pena di vivere: trasgredire. Una commedia tutta da ridere, dove il genio di Woody Allen abbandona i riferimenti e ragionamenti con cui riempie i suoi film per analizzare il comportamento di 4 persone che, avendo già qualsiasi tipo di agio e ricchezze, decidono di rendersi la vita davvero esilarante. I diritti di messa in scena del testo sono stati concessi direttamente da Woody Allen ad Antonello Avallon e (già applaudito al Tirinnanzi per il suo “Berretto a sonagli” di Pirandello), sia per la Stagione 2022/2023, sia per quella successiva. La visione di Antonello Avallone, di norma improntata al ritmo, è sempre una costante dei suoi lavori: da Pirandello a Scarpetta, e ora con Woody Allen. «Grazie a Woody Allen, che stimo e ringrazio, a Legnano vi prometto “un grattacielo” di risate» dice Avallone.

 Giovedì 19 gennaio 2023: ore 21 – Oylem Goylem

(Di e con Moni Ovadia e la Stage Orchestra)
La lingua, la musica e la cultura Yiddish: un inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno. Più la condizione universale dell’ebreo errante, senza patria sempre e comunque: ecco l’essenza di “Oylem Goylem”. La vera curiosità di questo spettacolo sta nel fatto di essere dedicato a quella parte di cultura ebraica ove lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica. Affiancato da musicisti  che danno vita a una rappresentazione basata sul ritmo, l’autoironia, l’alternanza di toni e di registri linguistici, è una carrellata di umorismo e chiacchiere, battute fulminanti e citazioni dotte, di buffi scherzi e incontri tra il canto liturgico e le sonorità zingare. Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”. La musica Klezmer deriva dalle parole ebraiche Kley Zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino, archi e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli ebrei dell’est Europa, all’incirca dal XVI secolo. L’ensemble si rifà all’alternanza dei toni e umori, dal canto di preghiera all’esplosiva festosità di canzoni e ballate per le occasioni liete.

Venerdì 3 febbraio 2023: ore 21 – Funeral Home

(Di e con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori, collaborazione ai dialoghi e regia di Marco Zoppello,
musiche originali di Giovanni Frison)
Una coppia di anziani che si sta recando a un funerale. Lei è tutta in ghingheri, tailleur e gioielli. Lui è un misto tra abito da cerimonia e gita fuori porta. Lei vuole arrivare presto. Lui non ne ha la benché minima voglia. Eccoli qua, Rita e Ambrogio, siamo alle solite. Ovviamente litigano. Come solo due anziani sanno litigare. Con ferocia, ma anche molto teneramente. In realtà, dopo essersele dette di santa ragione su qualsiasi argomento, avrebbero anche il tempo di rendere omaggio alla salma che si trova nella stanza accanto. Ma, nemmeno a dirlo, Ambrogio non ne vuole sapere. Perché? Ovvio: la morte lo terrorizza, come sa terrorizzare soprattutto gli anziani. Anzi, non ne vorrebbe proprio parlare. Rita invece ne vuole parlare, eccome! Proprio come ne parlano tutti a quell’età, curiosi, intimoriti, rassegnati e speranzosi. Trascorreranno un’ora e mezza, Lui a sfuggire dalla realtà e Lei a cercare di riportarcelo. Un inseguimento follemente divertente e poetico. Però, calma! Ci vuole rispetto, c’è una cerimonia che si svolge in una stanza funebre. O meglio, teatralmente parlando: in una vera e propria “Funeral home”.  Attesissimo il ritorno di Giacomo Poretti a Legnano, insieme a Daniela Cristofori, per la regia di Marco Zappello.

Sabato 25 febbraio 2023: ore 21 – Otello

(Di William Shakespeare, con Paolo Arlenghi, Jurij Ferrini, Maria Rita Lo Destro, Agnese Mercati, Chiara Mercurio, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Michele Puleio, Rebecca Rossetti, con la regia di Jurij Ferrini)
Dopo il successo ottenuto da Jurij Ferrini e dalla sua folta compagnia di giovani attori in “Sogno di una notte di mezza estate”, Ferrini non ha resistito alla tentazione di rileggere tutte le opere di Shakespeare, cercando quella che maggiormente stuzzicava la sua voglia di dirigere e raccontare al pubblico la più mastodontica, magari anche la più difficile. Ma Jurij e il suo cast adorano le sfide. La scelta non poteva che cadere su “Otello”. Il dramma più conosciuto, studiato sui libri, visto al cinema, applaudito a teatro di generazione in generazione: il più classico dei classici del grande drammaturgo. Ferrini riporta sul palco lo stesso acclamato cast visto al Tirinnanzi per “Sogno di una notte di mezza estate”, ma non rivela altro.

Sabato 4 marzo 2023: ore 21 – L’onesto fantasma

(Con Gianmarco Tognazzi, Renato Marchetti, Fausto Sciarappa, con la partecipazione in video di Bruno Armando. Drammaturgia e Regia di Edoardo Erba)
4 attori che anni prima diventano grandi amici grazie a una tournée ma che si ritrovano in 3: uno di loro muore tragicamente. Dei 3, Gallo fa carriera e diviene un famoso attore cinematografico. Gli altri due, Costa e Tito, hanno un disperato bisogno di lavoro e tentano di convincerlo a portare in scena un Amleto. Ma Gallo rifiuta: senza l’amico non vuole più fare teatro. Per convincerlo, Costa si inventa che nella produzione ci sarà anche l’amico scomparso nella parte del fantasma, con tanto di nome sul manifesto. Gallo lo prende come uno scherzo di dubbio gusto, finché una notte il fantasma gli appare veramente. Sembra volersi prendere una rivincita con gli amici, che si trovano costretti a confessare i reciproci tradimenti. Si rivela, infine, di essere l’essenza del sentimento che li legherà per la vita. Alternando momenti realistici a scene shakespeariane, la commedia ripropone in modo originale l’Amleto, ma è soprattutto la storia di un’amicizia così forte da eludere anche la morte.

Sabato 25 marzo: ore 21 – Montagne russe

(Di Eric Assous, traduzione di Giulia Serafini, con Corrado Tedeschi e Martina Colombari. Regia di Marco Rampoldi)
Lui (maturo, affascinante ed elegante, con moglie e figlio fuori città) incontra casualmente lei (più giovane, di bell’aspetto e consapevole di piacere) e la invita a casa sua. Si preannuncia una serata piacevole e spensierata, ma lei non è facile come lui si sarebbe aspettato. Ogni volta che lui sta per riuscire ad ottenere ciò che vorrebbe, la donna lo spiazza cambiando identità e carattere in un continuo vorticoso salire e scendere, come capita a chi sale sulle montagne russe. Fino a scoprire che… ma, come prosegue, lo scopriranno gli spettatori presenti. Corrado Tedeschi interpreta uno dei testi di Eric Assous (vincitore di due prix Molière), portato in scena nel 2004 da Alain Delon e da Astrid Veillon. “Montagne russe” vede al fianco di Corrado Tedeschi Martina Colombari. Marco Rampoldi, che ha già diretto Corrado Tedeschi in alcune interpretazioni, dirige una commedia divertente e a tratti esilarante, miscelata da momenti di intensa commozione. «Sono fiero di tornare. – dichiara Corrado Tedeschi – Il pubblico mi ama, e io amo loro e la bella Legnano».

Venerdì 14 aprile 2023: ore 21 – Questa sera si recita a soggetto

(Con Nicoletta Mandelli e cast ancora in via di definizione)
Eccoci di nuovo a “mettere in scena il teatro”. In questa opera pirandelliana il punto non è solo “il teatro nel teatro” ma il teatro oltre il teatro, il teatro oltre la vita stessa. “Questa sera si recita a soggetto” è fonte inesauribile di riflessioni e approfondimento, non solo per chi vive di tutto ciò, ma anche per chi più o meno ci si trova “invischiato”, che si chiami regista o spettatore. È difficile dire se prevarranno i profumi oppure i miasmi del teatro e della vita: vero è che non ci si potrà esimere dall’affrontare le potenti contraddizioni su cui si basa quest’arte. Ci si ritroverà, volenti o nolenti, a fare il gioco che Pirandello ha così sapientemente tessuto. Pensando magari a un certo punto di aver scovato qualcosa di nuovo tra le pieghe morali dei personaggi, per accorgersi più in là che Pirandello lo aveva già contemplato, lui, sempre un passo più avanti a tutti. Come per dire che, forse, è sufficiente seguire la strada segnata.

BAMBINI E FAMIGLIE

Domenica 30 ottobre: ore 16 – Welcome to Transilvania Mostri alla riscossa

(Family Show: con la Compagnia di performer All Crazy & Soldout e la regia di Michele Visone) 
Nel castello di “Vampir Primus” si stanno preparando i festeggiamenti per la festa più importante dell’anno, Halloween. Ogni anno Primus organizza una festa invitando i mostri più bizzarri e divertenti che si possono immaginare. Tra gli invitati c’è un ospite curioso, travestito da mostro e inconsapevole di essere l’unico in costume. Come riconoscerlo fra i mostri veri?  Riuscirà a scappare o sarà sopraffatto dalla paura? Ma i mostri non sono così cattivi, qualcuno  vuole aiutarlo, forse invitandolo a entrare anche lui nel gruppo. Uno spettacolo da urlo che farà sbellicare tutti dal ridere. Con un cast “da paura” di cantanti, attori, ballerini e acrobati “mostruosamente bravi”. Al termine, i piccoli possono vedere da vicino gli artisti in costume e scattare insieme una foto.

Domenica 27 novembre: ore 16 – Il magico mondo di eroi e principesse

(Family Show: con la Compagnia di performer All Cazy & Soldout. Regia di Michele Visone)
Tutte le fiabe raccontano la storia di una principessa e ogni principessa ha un’appassionante e romantica storia. In questo Family Show l’incanto è garantito: le protagoniste sono le principesse, i loro eroi, i cavalieri che le hanno accompagnate nelle fiabe, staranno tutti insieme. Al ballo del Reame con i loro principi ci saranno Cenerentola, Belle, Ariel, e altre eroine e principi delle più note fiabe. Frequenteranno anche lo stesso College lasciando emergere il loro carattere: chi più timida, chi più estroversa o chiacchierona. Una fiaba che diverte e incuriosisce, scoprendo cose che nelle fiabe originali non ci sono affatto, fra sogno e risate. A fine spettacolo, la tradizionale foto per i bambini con gli artisti: tutti con incantevoli e pregiati costumi, degni di principi e principesse.

Domenica 19 febbraio 2023: ore 16 – Hakuna Matata, Simba il Re Leone 

(Family Show: con la Compagnia di performer All Crazy & Soldout. Regia di Michele Visone)
Nella storia il “cerchio della vita” si ripete in uno scorcio bellissimo della savana grazie al coraggio di un giovane leone, che sogna di diventare il Re del branco: la morte del padre lo porta ad allontanarsi dalla tana per tanto tempo, convinto di essere il responsabile dell’accaduto. Grazie ai suoi amici vivrà però l’adolescenza senza problemi fino a quando, in un combattimento con una leonessa, il giovane leone la riconosce: “lei”, da cucciola, era proprio la sua amica di giochi. Sempre e grazie a lei, e a uno stregone buono e saggio, ritrova in sé gli insegnamenti che il padre gli aveva dato, rendendosi conto di essere il Re e non il responsabile della fine del padre. Riprenderà il posto che gli spetta sul trono scacciando i cattivi? A fine spettacolo, la tradizionale foto con tutti gli artisti.

A tutti gli spettacoli i bambini potranno presenziare vestiti in maschera.

MUSICA E DANZA

Sabato 21 gennaio 2023: ore 21 – Dancing in New York, un viaggio inedito nella grande mela

(Corpo di danza: Adriana Cava Dance Company. Ideazione e coreografi: Adriana Cava e Enzo Scudieri) 
Lo spettacolo rappresenta un viaggio virtuale per le strade della grande mela in tutto il suo splendore, grazie alla musica e alla danza immersi in luoghi mitici come Central Park, Ground Zero, il Village e le tipiche atmosfere newyorkesi che hanno reso la città un simbolo della moda e delle arti. Sfrecciando sulle rotaie di una immaginaria high-line, lo spettacolo attraversa la città da Down Town a Up Town, svelandone gli angoli più nascosti. Un racconto senza parole, dove i corpi danzanti si muovono leggeri e armoniosi sulle note delle musiche più amate che hanno reso unica la città. Nel panorama della jazz dance emerge, da più di trent’anni, la Compagnia diretta da Adriana Cava, conosciuta prima come “Jazz Ballet” e oggi come “Adriana Cava Dance Company”.

Sabato 11 marzo 2023: ore 21 – Carmen suite/Tangos, serata di danza in due atti

(Con il Balletto di Milano Carmen Suite. Musiche di G. Bizet e coreografie di Agnese Omodei Salé e Federico Veratti)
Nell’immaginario collettivo, Carmen è incarnazione di femminilità e seduzione. Passionale, anticonformista e desiderata, sfida chi vuole sottometterla usando fascino e personalità per avere ciò che vuole. La suite del Balletto di Milano, tra appassionati pas des deux e vivaci danze d’assieme di gitani, soldati e sigaraie, ripercorre la storia della bella gitana: mossa dall’amore per la libertà e l’indipendenza, seppur consapevole che ciò causerà la sua fine. Il balletto avviene tra le magiche arie di Georges Bizet tratte dall’omonima Opera, più le due Suites e l’Arlesiènne n. 2, che enfatizzano il clima d’energia e passione. Nella seconda parte Tangos, pura emozione ed energia. È tango come arte non codificata, pura forma creativa in costante evoluzione. Il Balletto di Milano rispetto al tango tradizionale gioca tra stili milonghe e tango contemporaneo arricchendo l’insieme con nuove interpretazioni. La pièce in tre quadri secondo ciascun coreografo: Decotango – Emanuela Tagliavia, musiche di D. Shostakovich e I. Stravinksij: Passioni – Cristina Molteni e E. Stoyanov musiche di C. Gardel e A. Piazzolla; In Transito – Elena Lobetti Bodoni con musiche di Indris Joner.

Sabato 18 marzo 2023: ore 21 – Fabio Concato in concerto

Appuntamento con la grande musica italiana d’autore di Fabio Concato, con Ornella D’Urbano (arrangiamenti, piano e tastiere), Stefano Casali (basso), Larry Tomassini (chitarre) e Gabriele Palazzi (batteria).
Fabio Concato è fra i grandi della musica d’autore e della scena musicale italiana, che crede ancora nella poesia adagiata su armonie non banali, spesso in stretta familiarità con il jazz. Concato ha ottenuto spazi importanti narrando le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e di tenerezza nelle sue canzoni, simili ad annotazioni di un diario della memoria che hanno sempre fatto breccia nella sensibilità del pubblico. Dal 1977 (anno dell’esordio discografico)  il pubblico apprezza con l’intensità di sempre l’autore elegante, capace di autoironia, attento alle tematiche ambientali, sociali e civili: i suoi brani ci hanno accompagnato senza segni del tempo, cristallizzando emozioni e versi entrati nell’immaginario collettivo. Nel concerto, fra il ricco repertorio: “Domenica bestiale”, “Fiore di Maggio”, “Guido piano”, “Rosalina” e altri fino ai singoli dell’ultimo album.

Venerdì 21 aprile 2023: ore 21 – Ennio Morricone, il suono di una vita

Michela Podera (flauto traverso), Raffaele Mezzanotti (chitarra classica), Fabio Santini (voce narrante)
Uno spettacolo dedicato al grande Maestro Morricone, scomparso nel 2020. Da canzoni leggendarie come ‘Se telefonando’ alle pagine più evocative delle tante colonne sonore. Con i bravi musicisti sul palco ci si immerge nelle musiche che lo hanno reso immortale. La narrazione di Fabio Santini permette di conoscere da vicino il compositore, il carattere, l’artista, il sublime percorso dei suoni. Alla classicità delle esecuzioni musicali si alternano episodi, aneddoti, ricordi che hanno accompagnato intere generazioni. Con Michela Podera (flauto traverso), Raffaele Mezzanotti (chitarra classica) e con Fabio Santini (voce narrante).

Domenica 21 maggio 2023: ore 17 – Manina Syoufi Quintet

(Manina Syoufi, voce solistaFabrizio Trullu, pianoforte – Gianni Satta, tromba e flicorno – Tito Manjalaio, contrabasso – Matteo Frigerio, batteria)
Un viaggio nell’America degli anni ’30-40-50 con le più belle canzoni degli anni d’oro del jazz e dello swing. Un repertorio di jazz tradizionale ma soprattutto un tributo a Billie Holiday  reinterpretate in chiave moderna. Manina Syoufi ha partecipato a diversi festival importanti, come Maratea Jazz festival internazionale, Bergamo festival “Ladies sing the Blues”, Zazzaraza Swing festival di Sanremo, festival delle acque a Salsomaggiore terme, concerto al palazzo Te, concerto al teatro Bello di Milano. Festival delle piazze Mantova luglio 2022. Prossimamente il Festival Swing di Sanremo 2022.

SIPATIO A KM0

Domenica 29 gennaio 2023: ore 17 – Prendo in prestito tua moglie

(Gruppo teatrale Gianni Rodari – Di Luca Franco Regia Di Anna Porcu)
“Prendo in prestito tua moglie” di Luca Franco è una commedia brillante in due atti che affronta con gravosa leggerezza l’omosessualità: un tema controverso, che suscita ancora nella società reazioni e opinioni fortemente contrapposte. La commedia fa ridere, ma non scordiamo di essere a teatro e il teatro, come dicevano i latini: “castigat ridendo mores” (corregge i costumi col ridere). Grazie alla commedia, infatti, ci si addentra ridendo come in un labirinto di specchi deformanti, pur sapendo di poter sbattere contro un altro specchio cercando l’uscita: ma esso, altro non è che il riflesso di sé stessi, di come siamo dentro: fra luoghi comuni acquisiti, pregiudizi, convinzioni. Questo, il messaggio del testo. Come esseri umani, c’è una sola possibilità di uscire indenni dal labirinto di cosa è “normale” o “diverso”, “giusto” o “sbagliato”: osservare con gli occhi dell’amore ogni essere umano. Qualsiasi essere umano. Con quell’amore incondizionato, privo di distinzioni, universale, che tutti ci illumina.

Domenica 12 febbraio 2023: ore 17 – Uomo e galantuomo

(Di Eduardo De filippo – compagnia teatrale Kicece)
È considerata la commedia più divertente per il ritmo e i picchi di pura comicità: un marchio di fabbrica che ogni attore vorrebbe interpretare. Classificata spesso e impropriamente come farsa, poiché caratterizzata da battute irresistibili ed episodi comici, la lettura critica è ben più profonda. In essa, una gran quantità di contraddizioni tra “l’apparire e l’essere” borghese si confrontano con il dramma di chi ha poco da mangiare. Falso perbenismo contro spirito di sopravvivenza, la propria immagine da sbandierare “versus” chi lotta per sopravvivere. Chi è l’uomo, e chi il galantuomo? Ecco perché “Uomo e Galantuomo” oltre a far ridere è un testo di alto livello. Racconta di una scalcagnata Compagnia, nominatasi “L’eclettica” (proprio perché non pone limiti alle proprie attitudini artistiche), che porta in scena in una località turistica “Malanova” di Libero Bovio. Attraverso il classico meccanismo della commedia degli equivoci si scatena così il teatro nel teatro di Eduardo De Filippo, evocando con maestria anche i giusti sapori pirandelliani. Dirige l’apprezzata Compagnia Kikecé di Claudio Pellegrino, che dirige e interpreta in scena con passione, come tutti i suoi preparati artisti.

Domenica 2 aprile 2023: ore 17 – Le Prenom, cena tra amici

(Di Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière – commedia brillante in due atti. Con Silvia Bezzi, Marco Gatta, Andrea Oldani, Danilo Lamperti, Patrizia Varrone e Roberto Grimaldi)
Le classiche cene di famiglia possono in certi casi trasformarsi in momenti di scontro memorabili: calano le maschere, si ignorano le convenzioni delle buone maniere, pronti a sputare veleno per dire tutto quello che si pensa (e mai svelato) in faccia ad amici o parenti. Si cena, insomma, fra piatti e cruda verità. Il Gruppo Teatro Tempo con “Le prénom” si misurano nella nuova sfida: il testo è estremamente moderno e per questo molto attuale. Amaro, eppure divertente. Popolato da stereotipi sociali ben riconoscibili che ci fanno sorridere, e che in altri momenti risultano vagamente antipatici: forse perché appartengono a luoghi comuni che tutti, in qualche situazione, possono aver vissuto. Ma ci si indentifica soprattutto nei tanti tratti positivi della personalità degli invitati affinché ognuno possa riconoscere qualcosa di sé nei personaggi da loro creati.

Domenica 7 maggio 2023: ore 17 – Divorzio all’italiana

(Libero adattamento teatrale da Divorzio all’italiana di Pietro Germi, di Magdalena Barile. Regia di Luca Ligato. Con Antonio Grazioli, Laura Negretti, Gustavo La Volpe, Sacha Oliviero e Silvia Ripamonti)
Sicilia, inizio anni ’60. Nell’immaginario paese di Agramonte vive il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè. E’ sposato con l’assillante e bruttina Rosalia, che lo ama tanto, ma per la quale ha perso ogni attrazione. Fefè è infatti innamorato della bella cugina Angela e non potendo ricorrere al divorzio, non ammesso dalla legge, progetta il cosiddetto “Delitto d’onore”. Per farlo dovrà prima trovare un amante a Rosalia, sorprenderli insieme e ucciderli. Scontata una lieve pena per motivo d’onore, sposerà Angela. Tra notti estive al chiaro di luna e mandolini che suonano, il piano però non andrà come spera. “Divorzio all’italiana” è un omaggio al cinema.

Venerdì 5 maggio 2023: ore 21 – Contrattempi moderni, Alberto Patrucco 

(Di Alberto Patrucco e Antonio Voceri. Con Alberto Patrucco e Dimitri Pugliese al basso e Jacopo Pugliese percussioni)
Nello spettacolo, gli argomenti umoristici del popolare comico Alberto Patrucco superano fatti, persone e avvenimenti per trasformarsi in autentiche frecciate satiriche sui tempi che corrono, e quindi un po’ su noi stessi. Un incalzante alternarsi di monologhi e canzoni, un intreccio tra satira cantata e parlata, capace di suscitare risate su temi non banali e contemporaneamente stimolare, senza spezzare il divertimento, pillole di riflessione. Alberto Patrucco riporta sul palco il suo già collaudato stile teatrale coinvolgente, armonizzando con originalità melodie e prosa tra parole che suonano e musica che parla.  

Sabato 13 maggio 2023: ore 21 – La Merini del Paolo Pini

(Canzoni, poesie, sconquassi e magie di Alda Merini. Con Nicoletta Mandelli, drammaturgia e regia Paolo Scheriani)
«Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi, le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita». Così diceva di sé Alda Merini. Noi invece diciamo che non è mai abbastanza la vita per certe creature e Alda è una di queste. Ha vissuto tante vite nella sua vita ed ogni parola che le ha dedicato ha reso la vita degli altri più bella. Lei la vita l’ha goduta, le piaceva anche l’inferno della vita e la vita spesso è un inferno. La Merini del Paolo Pini vuole essere un canto di lode alla vita, che parla dell’Alda, delle vie della sua città, dei luoghi e delle facce incontrate. Nicoletta Mandelli si calerà nei panni della poetessa fra poesia e manicomi, due costanti della sua vita: non reciterà le sue poesie, diventerà lei stessa Alda Merini così da dire le parole della poetessa come se sgorgassero fuori di lei per la prima volta. Lo spettacolo ha l’impianto del “teatro canzone”, tanto che Nicoletta/Alda canterà lei stessa: la Merini, tante poesie le ha immaginate e scritte come fossero testi di canzoni. Sarà uno spettacolo commovente, irriverente, a tratti divertente.

L’acquisto di biglietti e abbonamenti è possibile direttamente a Teatro mercoledì (dalle 17 alle 19), venerdì (dalle 17 alle 19), sabato (dalle 16 alle 18) e un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

Di Francesca Bianchi

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Pubblicato il 19 Ottobre 2022
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