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Popilla Japonica tra Rhodense e Altomilanese: da Rho un vademecum su come combatterla

Visto i danni che quest'insetto può procurare il Comune di Rho ha deciso di dare qualche consiglio su come poter contrastarla. l problema principale di questo parassita è la sua dannosità sia nello stadio di larva, sia nello stadio adulto.

Popilla Japonica : i danni e come combatterla

La Popillia Japonica è un piccolo coleottero di colore verde proveniente dal Giappone, è  famoso soprattutto negli Stati Uniti per le problematiche che porta a colture di ogni genere. Individuata a partire dall’anno 2014 si è rapidamente espansa nel Rhodense e anche nell’Altomilanese. Visto i danni che quest’insetto può procurare il Comune di Rho ha deciso di dare qualche consiglio su come poter contrastarla.

Il ciclo vitale di questo coleottero, nelle condizioni climatiche italiane, è di un anno, con l’uscita in stadio adulto nei periodi compresi fra Maggio e Luglio, a seconda della latitudine. Le uova si schiudono in circa 2 settimane ed ogni adulto può deporne fino a 40/60 uova per ciclo vitale (1/3 per deposizione).

«Il problema principale di questo parassita è la sua dannosità sia nello stadio di larva, sia nello stadio adulto. In fase larvale la Popillia Japonica si nutre prevalentemente di radici di piante erbose, causando ingentissimi danni alle colture erbacee e soprattutto a prati e tappeti erbosi – spiegano gli specialisti -. Senza radici infatti il prato perde la capacità di assorbimento dell’acqua, andando via via quindi seccandosi all’avvicinarsi della stagione calda. In fase adulta invece cominciano i problemi per l’agricoltura: Questo coleottero si nutre di una moltitudine di foglie, frutti e fiori di una miriade di specie diverse, pascolando in gruppo e andando quindi a divorare letteralmente in poco tempo la pianta ospite. Il tipico comportamento di gruppo è dato dai feromoni di aggregazione secreti dagli insetti, oltre che dalle emissioni odorose del fogliame appena divorato.
Possiamo accorgerci della presenza di questi coleotteri controllando come è stata mangiata la foglia, possiamo notare in questo caso come viene mangiato il tessuto fogliare e non le nervature, dando quindi un aspetto scheletrico alla foglia preda della Popillia Japonica. La presenza delle larve invece può essere verificata andando a sezionare il manto erboso, e controllando fisicamente l’effettiva infestazione del terreno».

Come possiamo quindi agire, una volta verificata la presenza del parassita? Come per la maggior parte dei parassiti, ci sono varie strade da poter percorrere. Inanzitutto si può usare un insetticida: per le forme adulte, la maggior parte dei piretroidi risulta efficace nell’eliminare la Popillia, tra cui Tetrametrina, Deltametrina, Tau-fluvalinate (più sicuro per le api) oppure Acetamiprid. Per le forme larvali invece vengono utilizzati geodisinfestanti a base di Imidacloprid o Fipronil.

Nel contempo, proprio oggi (7 luglio) la Regione Lombardia ha annunciato che si è avviato il piano di contrasto della cimice asiatica, un parassita che ha già causato centinaia di milioni di euro di danni al settore agricolo. Ok dal Ministero.

Regione Lombardia lancia la “vespa samurai” per combattere la cimice asiatica

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Luglio 2021
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