Ieri 8 maggio 2017 presso la sede della Santi Martiri società cooperativa sociale onlus di via Venezia 60 a Legnano si è svolto un significativo evento.

La S.C. Johnson Italy ha confermato il suo costante impegno nei confronti della attività.

S.C. Johnson Italy e’ la filiale italiana della SC Johnson, azienda americana di proprieta’ familiare da 130 anni, conosciuta sul mercato per i suoi marchi di successo. L’azienda ha come obiettivi la realizzazione di prodotti innovativi e di alta qualità, l’eccellenza dei luoghi di lavoro e l’impegno a lungo termine nei confronti dell’ambiente e delle comunità in cui opera.

La Santi Martiri Società Cooperativa Sociale è una delle espressioni di imprenditoria sociale del territorio. Fin dal 1998 è attiva a Legnano. È una cooperativa sociale di tipo “B”, di lavoro e servizio e quindi una ONLUS cioè una organizzazione non lucrativa di utilità sociale.

Attualmente questa realtà dà lavoro a 14 dipendenti regolarmente assunti di cui 8 diversamente abili o svantaggiati. Inoltre operano giovani tirocinanti diversamente abili inseriti in cooperativa per saggiare le proprie capacità lavorative, giovani in tirocinio risocializzante, stagisti inviati dagli istituti superiori di Legnano e comuni limitrofi. Una bella realtà è la compagine dei soci volontari il cui numero è stato sempre ragguardevole (attualmente sono 22). Sono disponibili, a titolo completamente gratuito, ad assistere, sostenere e indirizzare i lavoratori svantaggiati ed integrare la loro opera.

A credere in questo progetto importante c’è anche la S.C. Johnson Italy. Proprio ieri la responsabile delle risorse umane, dott.ssa Colombo Serena, ha staccato un assegno di ventimila euro che verranno impegnati per supportare la Cooperativa ed in particolare per acquistare parte delle attrezzature necessarie per nuove opportunità di lavoro nel campo calzature.

“Vorrei ringraziare la S.C. Johnson Italy per questa cospicua donazione – spiega Lorenzo Turri presidente della cooperativa – . Noi siamo nati con l’unico intento di dare una risposta concreta alle persone svantaggiate o diversamente abili e a quanti solitamente non sono considerati e che si trovavano, a vario titolo, in uno stato di disagio nel nostro territorio. La nostra non è solo un’impresa qualunque ma è in primis un’impresa di solidarietà che ricerca la valorizzazione della persona umana. E’ un modello d’impresa diverso, difficile da vivere soprattutto ai giorni nostri nel nostro mondo che fa a pugni con la mentalità corrente. E’ un modello che coniuga lavoro e solidarietà. Con l’attività lavorativa si intendono recuperare gli aspetti umani e relazionali della persona e valorizzare le qualità proprie di ogni individuo".

Sottolinea Turri che questo modo di operare condiziona in parte l’attività lavorativa della Cooperativa che non ha come fine ultimo la produttività e la redditività del lavoro, bensì il fatto che coloro che vivono l’esperienza della cooperativa si sentano gratificati dal lavoro svolto e tramite questo acquistino fiducia nei propri mezzi, serenità e dignità. Dall’esperienza maturata in questi anni possiamo dire che coloro che vivono l’esperienza della Cooperativa si sentono gratificati dal lavoro svolto e tramite questo acquistano fiducia nei propri mezzi, serenità e dignità.

Però il momento è difficilissimo perché il lavoro scarseggia e quindi tutta l’attività è a rischio. Le prospettive per il futuro non sembrano rosee e la situazione è davanti agli occhi di tutti e anche la nostra Cooperativa deve fare i conti con la crisi globale che non risparmia il circuito del sociale.

"E’ bello sentirsi accompagnati in questo cammino e con l’arrivo di questa “boccata di ossigeno” da parte di SC Johnson Italy guardiamo con più fiducia al futuro", la conclusione di Turri.

Immagini di Luigi Frigo