Massimo riserbo sull'esito dell'incontro al Mise tra i sindacati e la proprietà della Tessitura di Nosate, che ha deciso improvvisamente di chiudere i battenti. Soltanto lunedì 18 marzo, in occasione di un'assemblea con i 110 lavoratori, i sindacati spiegheranno com'è andato l'incontro e in che termini verrà erogata la cassa integrazione per cessata attività di 12 mesi.

Il provvedimento rientra nel decreato Salva Genova. Sarebbe il secondo caso registrato sul territorio: i primi ad usufruire di questo tipo di ammortizzatore sociale, recentemente riattivato, sono stati i 65 lavoratori della Pensotti Sices di Legnano. 

[pubblicita] «La situazione è complicata, prima di rilasciare dichiarazioni vogliamo parlare con i lavoratori e spiegare nel dettaglio cosa sta accadendo – afferma Davide Farrario della Cgil -. Ovviamente la cassa integrazione non è abbastanza, serve altro: i 110 dipendenti dovranno affrontare un percorso di formazione per il ricollocamento. Inoltre, la procedura per ottenere questo ammortizzatore non è certamente immediata»

Nel contempo gli esponenti del Pd Carlo Borghetti, vice presidente del Consiglio regionale, e Samuele Astuti, capogruppo dei dem in commissione attività produttive di Palazzo Pirelli, sono intervenuti sulla questione: «Siamo preoccupati per il destino dei lavoratori e delle loro famiglie, a cui va la nostra solidarietà, e per le ricadute che la chiusura della Tessitura di Nosate avrebbe su tutto il territorio circostante. In commissione attività produttive e lavoro del Consiglio regionale è già calendarizzata per giovedì prossimo un'audizione delle rappresentanze sindacali e della proprietà dell'azienda. Attendiamo di conoscere i dettagli della situazione, ma chiediamo intanto alla Regione di fare il possibile, con gli strumenti che si è data, per scongiurare la chiusura del sito produttivo».