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Il Pd risponde a Attivamente: “La presenza dei migranti va gestita”

"Altrimenti ci saranno problemi più seri in futuro, tanto per gli stranieri quanto per gli italiani"...

(c.l.) Il Partito Democratico risponde secco a Attivamente. La lista civica che sostiene il sindaco leghista Raffaele Cucchi era intervenuta duramente circa le ultime proposte in consiglio comunale del Pd, riguardanti il protocollo di intesa tra Comuni e Prefetto sull'accoglienza dei richiedenti asilo. Attiamente aveva bollato gli ordini del giorno dem come «refrain consunto» e uno «sciacallaggio premeditato», «perché sapendo che prima o poi il Prefetto di imperio tenterà un colpo di mano e per punirci ci manderà un numero più grande dei 72/74 “migranti”, allora il PD verrà ancora in Consiglio Comunale a dirci “ve lo avevamo detto” e cavalcheranno politicamente quello che succederà».

Una posizione che lascia gli esponenti Pd nauseati davanti a «marginali personaggi della politica parabiaghese, che ragionano, anche di fronte ai più seri problemi politici e sociali di oggi, unicamente in termini elettorali e di volgare convenienza politica. È penoso constatare che c'è chi plaude all'indifferenza, gli stessi che probabilmente sono soliti inginocchiarsi, per abitudine, al mattino della domenica in chiesa per poi tapparsi le orecchie quando all'ora di pranzo il papa interviene nell'Angelus, dicendo che accogliere oggi è un dovere morale».

Il Partito Democratico continua a sostenere la necessità di affrontare il fenomeno migratorio e di far trovare la città preparata. «Il diritto d'asilo è garantito dalla costituzione (articolo 10) per chiunque veda lesi nel suo paese i diritti che la nostra carta costituzionale garantisce ai cittadini italiani – ricordano i dem -. Dovrebbe ricordarsi che, per l'articolo 118, l'accoglienza, come ogni materia amministrativa, spetta ai comuni, che devono attivarsi in tal senso. Parabiago non lo sta facendo; Parabiago nega un fatto chiaro come il sole, ovvero che la presenza sul territorio di migranti va riconosciuta e va gestita. Va amministrata. Altrimenti ci saranno problemi più seri in futuro, tanto per gli stranieri quanto per gli italiani».

Di seguito la risposta integrale a firma PD.


Dopo la bocciatura, (irresponsabile a nostro avviso) della nostra richiesta di adesione al protocollo sull'accoglienza integrata nell'Altomilanese, ci sentiamo di dire che è nauseante vedere che ci sono soggetti, marginali personaggi della politica parabiaghese, che ragionano, anche di fronte ai più seri problemi politici e sociali di oggi, unicamente in termini elettorali e di volgare convenienza politica. È penoso constatare che c'è chi plaude all'indifferenza, gli stessi che probabilmente sono soliti inginocchiarsi, per abitudine, al mattino della domenica in chiesa per poi tapparsi le orecchie quando all'ora di pranzo il papa interviene nell'Angelus, dicendo che accogliere oggi è un dovere morale.

C'è chi, in modo incosciente, attacca "coloro che costruiscono ponti" e percorsi politici perché sguazza nell'assenza di argomenti, perché non sa leggere la storia e la realtà, consapevole purtroppo di farlo sulla pelle di persone che muoiono in mare, a migliaia, persone viste da lontano (non sia mai!), soltanto nel vuoto di uno schermo, nella folle presunzione di poter scambiare l'informazione da divano con la conoscenza dei fatti. Siamo nauseati da queste posizioni sottilmente violente e demagogiche, da chi attacca politiche di integrazione intelligenti, sicure e virtuose con il solo scopo di avere un "like" in più su Facebook: perché con ogni probabilità quella virtuale è l'unica realtà che conosce. Siamo nauseati da chi, anziché commentare da dietro le quinte, nel grigio, non dico che dovrebbe sporcarsi le mani, ma quantomeno dovrebbe informarsi; dovrebbe rileggere che il diritto d'asilo è garantito dalla costituzione (articolo 10) per chiunque veda lesi nel suo paese i diritti che la nostra carta costituzionale garantisce ai cittadini italiani. Dovrebbe ricordarsi che, per l'articolo 118, l'accoglienza, come ogni materia amministrativa, spetta ai comuni, che devono attivarsi in tal senso. Parabiago non lo sta facendo; Parabiago nega un fatto chiaro come il sole, ovvero che la presenza sul territorio di migranti va riconosciuta e va gestita. Va amministrata. Altrimenti ci saranno problemi più seri in futuro, tanto per gli stranieri quanto per gli italiani.

Questo non lo vuole il PD, questi sono FATTI!

A quel punto, dopo aver scelto di tenere la testa sotto la sabbia, come penseranno di risolverla i nostri catto-leghisti della domenica? Con le barricate, come a Gorino qualche mese fa? Opponendosi con gli schiamazzi da bar ad un obbligo stabilito per legge? Anziché vomitare vuote e infantili insinuazioni, ci sentiamo di invitare questi personaggi da retroguardia 1) a parlare con chi agisce sul campo, a confrontarsi e conoscere la realtà dei percorsi di integrazione, prima di esprimere commenti vuoti di sostanza, commenti da social network, commenti distanti anni luce da ciò che viene costruito con fatica e impegno quotidiani in centinaia di contesti; e 2) a non fare l'errore del sindaco di Parabiago, che boccia a priori il protocollo sull'accoglienza senza dire come gestirà questo fenomeno POLITICAMENTE, senza dire quali politiche intenderà mettere in campo il Comune per far fronte ad una realtà che è oggettiva ed evidente sotto gli occhi di tutti, che centinaia di comuni stanno affrontando in modo efficace ed etico e che Parabiago continua a misconoscere.

È un invito ad aprire gli occhi il nostro, anziché appiattirsi sui più banali luoghi comuni, anziché spendere mille parole per non dire altro che un bifolco "aiutiamoli al loro paese", senza al contempo avere la più vaga idea di ciò che accade al di là dello schermo del proprio pc. Attendiamo proposte plausibili; l'epoca dei "leoni da tastiera" comincia a stancare. Altro che refrain consunto.

Partito Democratico di Parabiago

Redazione
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Pubblicato il 01 Luglio 2017
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