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“La storia siamo noi”: OMSG incorpora la Carlo Banfi

I due storici marchi contano, insieme, ben 135 anni di esperienza...

«Eravamo come i Beatles e i Rolling Stones della granigliatura in Italia». È questa la metafora azzardata da Enzo Dell’Orto, amministratore delegato di Officine Meccaniche San Giorgio, per esprimere l’ambivalente situazione di concorrenza e primato di produzione, delle aziende OMSG e Carlo Banfi

Dell’Orto ha fin da subito manifestato l’entusiasmo della OMSG per l’incorporazione, avvenuta il 15 giugno, del brand Carlo Banfi, marchio prestigioso nella produzione di granigliatrici ed impianti di sabbiatura. «Abbiamo tentato di acquistarla già in passato, ma il piano industriale che prevedeva il reimpiego di circa 30 persone non andò a buon fine, e fu il Gruppo I.M.F di Luino, specializzato in impianti per fonderia a riuscire nell’operazione», ha spiegato. L’acquisizione di I.M.F del marchio Carlo Banfi, avvenuta nel 2010 inseguito al fallimento di quest’ultima, «è stata una manovra che ha rallentato la Carlo Banfi nella produzione di granigliatura, pezzo forte nel suo settore, ridefinendo l’azienda unicamente come impiantistica di fonderia», ha voluto sottolineare l’amministratore delegato. 

«Per la OMSG la fusione con il brand Carlo Banfi – ha continuato Dell’Orto – è un passo davvero strategico: i vantaggi che ne derivano riguardano, oltre all’acquisizione del tanto ambito marchio, anche dei suoi progetti, dei clienti, dei magazzini e dei macchinari, ma specialmente di nuove aree di vendita, che permettano un incremento di mercato». L’obiettivo dell’azienda OMSG è infatti quello di ottenere la massima produttività nel proprio settore, tramite la fruizione delle componenti “vincenti“ del nuovo marchio acquisito, utilizzandole come fattori di progressivo sviluppo. Il desiderio di rilanciare il marchio Carlo Banfi, dopo anni di crisi e fallimenti, è stato espresso con grande ottimismo da Enzo Dell’Orto, che ha definito la Carlo Banfi «una Ferrari rimasta troppo tempo in garage», e ha assicurato «la faremo fruttare il più possibile». 

«La storia siamo noi» è lo slogan con cui Enzo Dell’Orto ha voluto ricordare come le due aziende ora unite, non siano equiparabili unicamente a livello di fatturato, di numero di dipendenti e per l’elevato livello tecnologico, ma le accomuna un’esperienza nel settore, determinata da cinquantasei anni di storia della OMSG e da settantanove della Carlo Banfi

La fusione dei due marchi è improntata a portare anche enormi vantaggi a livello di mercato estero; la OMSG ha infatti filiali impiantate in Germania, dal 1991 e in Francia, dal 2011, ed estende i suoi commerci in oltre cento nazioni, situate principalmente nell’area nord europea, ma comprendenti anche zone esotiche come l’Angola, il Burkina Fasu o le Canarie. 

Il prossimo obiettivo della OMSG è quello di portare a termine l’unificazione con il brand Carlo Banfi, adottando impianti e macchinari comuni. Nonostante ciò l’azienda OMSG non ha alcuna intenzione di smembrare definitivamente il marchio Carlo Banfi, perché come ha ricordato Enzo Dell’Orto, «vogliamo tenere vivo questo brand, che rimane un nome molto conosciuto nel nostro settore». 

Hanno concluso la conferenza Giuseppe Scarpa, presidente Confindustria Alto Milanese, che ha sottolineato l’intervento fondamentale di imprenditori che, in casi come questo, «rischiano ed investono, facendo nuovamente splendere un marchio spento da una crisi finanziaria», e Gianbattista Bergamaschi, vicesindaco di Villa Cortese, che ha evidenziato che «se ci sarà necessità di ampliamento di spazi per la OMSG, l'amministrazione comunale, nel rispetto dei ruoli, è pronta a fare la sua parte per affrontare il problema».

Redazione
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Pubblicato il 20 Giugno 2017
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