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Delegazione legnanese in visita all’impianto forsu di Faedo

L'impianto trentino presenta caratteristiche simili a quello che sarà realizzato a Legnano in via Novara - Presenti anche gli studenti Dell'Acqua

Delegazione legnanese in visita all'impianto Forsu di Cadino, frazione di Faedo in provincia di Trento, organizzata nell’ambito del progetto Legnano Biometano for Students, frutto della collaborazione tra AMGA Legnano S.p.A, AEMME Linea Ambiente, Asja Ambient. 

Presenti un gruppo di studenti e docenti del terzo anno (Cat) dell'Istituto Dell'Acqua, oltre all'assessore all'ambiente del Comune di Legnano, Gianluca Alpoggio e la stampa locale. 

L'impianto "Bioenergie Trentino" presenta caratteristiche molto simili a quelle dell’opera che sarà prossimamente realizzata a Legnano (in via Novara) per la produzione di biometano e compost di qualità, attraverso la trasformazione della frazione organica dei rifiuti. 

Due le caratteristiche che  lo rendono all'avanguardia: la trasformazione del rifiuto umido e del verde in biogas, attraverso il processo di digestione anaerobica, che avviene in assenza di ossigeno, consentendo di risparmiare acqua e smaltire una quantità maggiore di verde, e l'aspirazione dell'aria che limita al massimo la fuori uscita di inquinanti.  

L'impianto legnanese non si fermerà, però, alla produzione di compost e di enegia elettrica da biogas: la società Asja ha infatti introdotto come miglioria la produzione di biometano che sarà direttamente immessa nella rete Snam: «Dagli scarti delle nostre cucine produciamo energia elettrica e in futuro produrremo biometano per circolare nei centri di Trento, oltre al compost che torna in agricoltura. Questo è quello che oggi c'è di più all'avanguardia sul mercato e che il modello Legnano ricalcherà», ha spiegato Michele Zorzi, responsabile tecnico dell'impianto

Attualmente il progetto legnanese, che sarà in grado di smaltire 12.400 tonnellate di verde e 40mila tonnellate di umido,  è nelle mani della Città Metropolitana che dovrà approvare la fase istruttoria. Rispetto al progetto iniziale sono state inoltre apportate modifiche per quanto riguarda gli  accessi per una migliore logistica.

Gli studenti  si sono presentati alla "gita" preparati, dopo aver visitato la sede di Legnano e aver seguito delle lezioni frontali in classe con i tecnici di Asja. A loro disposizione un kit – composto da un tablet, da uno smartphone, da una telecamera di ultimissima generazione con software dedicati –  per realizzare un video 3D inerente la raccolta differenziata dei rifiuti organici, un modello virtuoso di green supply chain. Il lavoro sarà poi presentato anche alla cittadinanza, in occasione di una serata pubblica programmata per l’inizio del prossimo anno scolastico.

La strumentazione tecnologica donata da Asja Ambiente è andata ad arricchire ulteriormente quella già presente nel laboratorio di cui la scuola di via Bernocchi è dotata. Attraverso questi modernissimi supporti tecnologici (fra i quali anche una stampante 3D), gli studenti potranno dar corso al più ampio progetto “Brain Lab” di educazione all’imprenditorialità. Un laboratorio e di cervelli e di strumentazioni, uno spazio fisico dove teoria e pratica convergeranno in attività di formazione volte allo sviluppo di competenze trasversali.

Seguiranno approfondimenti

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Maggio 2018
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