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Cava Solter, il fronte del “NO” ad un passo dal successo

PLIS del Roccolo, Comuni e Comitati sono ad un passo dall'incassare il tanto atteso "NO" finale al progetto Solter.

Ormai ci siamo, è quasi fatta. Dopo anni di battaglia contro il progetto della ditta Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11 – quello, per intenderci, delle cosiddette Cave di Casorezzo -, Comuni, Comitati e PLIS del Roccolo sentono finalmente profumo di vittoria.

Senza rilassarsi troppo, si intende, perchè la parola "fine" non è ancora stata scritta, ma certo il quadro al momento depone decisamente a loro favore. E proprio per spiegare ai cittadini e a tutti gli interessati i passi da gigante fatti negli ultimi sei mesi, il fronte del "NO" ieri sera, mercoledì 26 aprile, ha convocato a Casorezzo un'assemblea pubblica.

Dopo il "riassunto delle puntate precedenti" a cura del sindaco di Casorezzo Pierluca Oldani, la discussione è ripartita proprio da un "NO": quello pronunciato lo scorso 12 aprile dalla conferenza dei servizi (qui il servizio), che non ha ritenuto autorizzabile il progetto presentato da Solter. Il giorno successivo, è arrivato anche il preavviso di rigetto del progetto da parte di Città Metropolitana, basato, principalmente, su quattro motivi ostativi, spiegati dal sindaco di Busto Garolfo Susanna Biondi

Non c'è la distanza minima richiesta dalla legge di due metri tra il punto più alto della falda acquifera e il fondo della discarica. Al momento del rilascio del parere favorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale dello scorso luglio, infatti, Città Metropolitana aveva indicato, per risolvere il problema del franco di falda, il ricorso ad un sistema di barrieramento. I risultati del sistema di pozzi-barriera proposto da Solter, tuttavia, sono stati bollati dalla conferenza dei servizi come «modesti», e quindi ecco spiegata la prima criticità.

Non ci sono i 50 metri che secondo la normativa dovrebbero distanziare la futura discarica da quella preesistente. Sono solo tra i 7 e i 9, infatti, a seconda del punto di misurazione, i metri che separano i due siti, come hanno rilevato gli stessi tecnici di Città Metropolitana (qui il servizio). Nè il problema è superabile, come aveva proposto Solter, riempiendo i metri mancanti con terra e rocce di riporto.

Non ci sono i 300 metri necessari tra la futura discarica e le vicine coltivazioni di riso: sono appena 10, infatti, i metri che separano i due siti.

E poi, più di una perplessità sul piano finanziario presentato da Solter. 

Tutti motivi che iniziano a far intravedere all'orizzonte il "NO" finale, anche se giusto ieri a Comuni e Comitati sono state comunicate le controdeduzioni presentate da Solter. E l'ottimismo che inizia a sepreggiare si percepisce anche perchè si inizia a parlare di futuro e di ripristino dell'area, come hanno fatto Eleonora Bonetti del Comitato Salviamo il Paesaggio di Casorezzo e Castelli del PLIS del Roccolo.

Insomma, sembra proprio che sia in arrivo un bel successo per Parco, Comuni e Comitati, ma anche per tutti gli altri Comuni dell'Alto Milanese che, come ha ricordato Sara Bettinelli, presidente del Patto dei Sindaci per l'Alto Milanese, sono scesi in campo con «molto lavoro, silenzioso ma costante». E ieri sera il verdetto è stato unanime: se il successo sta arrivando, è anche grazie al consigliere di Città Metropolitana Pietro Mezzi, che fin dal suo insediamento si è speso per tenere alta l'attenzione sulla vicenda. Anche perchè, come ha giustamente ricordato il consigliere stesso, «non si può pensare che un procedimento così complesso vada avanti all'infinito».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Aprile 2017
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