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“Libera Varese” al Liceo Galilei

L'associazione ha incontrato gli studenti legnanesi per formare nuovi ciceroni contro le mafie...

Formare nuovi ciceroni per diffondere la missione di Libera, l'associazione fondata da Don Ciotti, per sollecitare la società civile nella lotta contro le mafie, questo è stato l'obbiettivo dell'incontro al Liceo Galilei. Un faccia a faccia, che ha visto confrontarsi la coordinatrice di Libera Varese, Antonella Buonopane, e i liceali del triennio.

Durante l'incontro è emerso il triste primato che riguarda il nostro territorio: sono 1186 i beni confiscati in Lombardia, quarta regione in Italia e prima al Nord. Ma perché i mafiosi dovrebbero scegliere proprio Legnano?

La nostra città è una terra di mezzo: vicina a Milano, centro di gravità degli affari della malavita; vicina all'aeroporto di Malpensa, cardine importante per i traffici internazionali di droga di cui l'ndrangheta è padrona indiscussa, e infine, vicina all'EXPO, occasione di riscatto internazionale ma anche di possibili lucrosi affari malavitosi.

''Legnano è una città senza anti corpi etico sociali – racconta Antonella Buonopane -. Per questo Libera viene nelle scuole, dai giovani, per creare una cultura della lotta alla mafia, e rendere coscienti i cittadini di quanto le società mafiose siano infiltrate nel territorio, attraverso le armi più classiche: la corruzione e l'utilizzo di presta nome per vincere gli appalti''.

A Legnano sono 11 i beni confiscati alla mafia, ''ma la soddisfazione più grande è nei territori del Sud – continua Antonella – dove vediamo il superamento del blocco mentale in persone da sempre abituate a subire le prepotenze dei mafiosi, e quindi la restituzione di una dimensione normale alla collettività''.

I problemi sono tanti, sia per Libera che per i Comuni volenterosi.
L'accelerazione delle procedure per riutilizzare i terreni dal momento della confisca è il primo ostacolo. Il secondo sono i soldi a disposizione dei comuni, pochi in confronto alle opere di ricostruzione o ristrutturazione che devono essere affrontate, se si tratta di immobili.

Problemi che possono essere risolti con una politica concreta e con l' educazione alla lotta anti mafia di nuovi cittadini, gli studenti. 

Jacopo Bogo

Per approfondimenti:

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Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Marzo 2015
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