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Il ristorante della Mafia torna alla Comunità per fini sociali

Partono, dopo un anno, i lavori di riqualificazione dell'ex Re Nove. La pizzeria confiscata alla mafia tornerà nelle mani della comunità grazie ad un finanziamento regionale...

Partiranno a breve i lavori di ristrutturazione dell'immobile confiscato alla mafia, a Rescaldina.

La villetta che fino a un anno fa ospitava la pizzeria Re Nove sulla Saronnese, tornerà nelle mani della collettività grazie ad un finanziamento regionale di 170mila euro.

Il bene confiscato alla famiglia di 'ndranghetisti Medici è stato donato dal Governo al Comune lo scorso dicembre 2011 nel corso di una cerimonia ufficiale durante la quale è avvenuto il passaggio di consegna delle chiavi.

Da allora – come è stato segnalato da un nostro lettore – però, lo stabile è rimasto inutilizzato e abbandonato. "L’edificio è completamente abbandonato e il parcheggio è diventato una discarica a cielo aperto", ha scritto il cittadino in una lettera inviata alla redazione

 "L'immobile  – chiarisce il sindaco di Rescaldina, Paolo Magistrali – ci è stato donato un anno fa con un'ipoteca di 60mila euro da saldare. In questo momento storico gli enti locali sono in forte difficoltà economica. L'amministrazione, da sola, non avrebbe avuto le forze per saldare il mutuo e ristrutturare il locale". Il rischio che il bene rimanesse inutilizzato era quindi concreto. Così il Comune ha chiesto l'aiuto della Regione.

Poco prima di Natale, Regione Lombardia ha comunicato che il progetto di recupero del locale ex Re Nove presentato dal Comune di Rescaldina era stato accettato: "Il 22 dicembre sono stato convocato al Perellone insieme agli altri sindaci interessati – fa sapere Magistrali – la Regione, oltre a destinare al nostro Comune 170mila euro per gli interventi di recupero dell'immobile, si prenderà in carico l'ipoteca di 60mila euro che gravava sulla casa. I lavori partiranno a breve: il 60 % dei soldi ci saranno consegnati all'inizio dei lavori, la parte restante a opera ultimata". 

Cambia anche la destinazione d'uso – sempre a fini sociali – dell'immobile che, inizialmente, avrebbe dovuto ospitare, per il tramite della Onlus Ospedale dei Bambini Milano, una  residenza temporanea per i genitori con figli affetti da patologie oncologiche di lunga degenza all’ospedale Buzzi di Milano.

"Dopo un sopralluogo – annuncia il primo cittadino – l'associazione non ha ritenuto idonea la struttura dell'ex Re Nove per realizzare il centro di accoglienza. Abbiamo pertanto deciso di destinare lo spazio alla Pro Loco affinché diventi una palazzina della associazioni cittadine. Saranno organizzati incontri con il movimento antimafia "Ammazzateci Tutti" e ci sarà spazio per attività per i ragazzi disabili". 

valeria arini

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Gennaio 2013
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