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Variante PGT: “Legnano torna alla coltura del gelso”

La critica più colorita e forte delle opposizioni all'approvazione del documento urbanistico...

Alla 1.45 della notte scorsa, il consiglio comunale di Legnano ha approvato la variante del PGT, dove sono stati accolti 9 emendamenti dei 167 presentati. 14 i voti della maggioranza a favore, 9 quelli contro dell'opposizione 9.

Per la maggiornza, nell'ordine Bonfrate (IpL), Formigoni (PD), Giordano (IdV) e Bragato (riLegnano), la comune soddisfazione di un documento "che rispetta fedelmente il programma elettorale della coalizione, con  particolare attenzione al verde, al recupero dei cortili , alla riduzione delle volumetrie, all'apertura al territorio e alle fasce più deboli in ambito residenziale"

Per l'assessore Ferrè, "sei serate di confronto serrato, dopo un lavoro lungo e impegnativo che ha portato a un dialogo costante e continuo con la città. Il dibattito in aula ha rischiato di scivolare nell'ostruzionismo. La maggioranza è rimasta così compressa nei militi di questo dialogo. Ringrazio le forze di opposizione che hanno sbloccato la situazione e favorito una discussione più serena".

Di contro l'opposizione, in sintesi, ha manifestato così il suo dissenso.

Munafò (FI): "Non si possono consumare sei giorni per discutere una variante del PGT. La responsabilità è della maggioranza che non ha fornito la documentazione in tempi corretti e che non ha tenuto in considerazione nemmeno le richieste più semplici delle minoranze".

Gangemi (FdI): "Torniamo indietro di 2-3 secoli. Infatti, state facendo riscoprire a Legnano la sua originaria vocazione agricola con la coltivazione del gelso! Eliminando la nuova area industriale prevista nel PGT, sembra che per voi ci siano code di contadini che chiedono campi da coltivare. Ma Legnano non era la Manchester d'Italia?".

Quaglia (PL): "Non vedo alcuna idea della città in cui speravo. Un atto che arriva dopo quattro anni e mezzo, con scarsa attenzione al mondo del lavoro e con un solo obiettivo, riempire le aree dismesse con una formula superata. Nessuna vera idea per Tosi e Manifattura".

Olgiati (M5S): "Che senso ha presentare una variante a sei messi dalle elezioni? Il risultato sarà solo qualche piccolo intervento. Unico obiettivo della maggioranza, finire in fretta. In ogni caso, modifiche che rallentano lo sviluppo della città. Unica note positive, lo stralcio dell'area industriale".

Daniela Colombo (NCD): "Più che un consiglio comunale è stata una assemblea di condominio dove basta pigiare il pulsante e andare via, tanto i millesimi ci sono. Una occasione mancata. Serate con un copione già scritto e recitato anche male".

Fratus (Lega) : "Facciamo un passo indietro, perchè non vedo le modifiche tanto sbandierate quando eravate all'opposizione. Da voi mi aspettavo più coraggio. Una variante che non contrasta il periodo di crisi, che non valorizza le radici della città. Su Tosi e Manifattura nessuna idea precisa".

Marazzini (SL): "E' una variante virtuale, ingessata e imbalsamata. La mia visione sta nei 30 emendamenti e 30 ordini del giorno che ho presentato. Da voi mi aspettavo qualcosa di molto più innovativo e alternativo".

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Ottobre 2016
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