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AMGA: qualità e teleriscaldamento obiettivi del 2015

Presentato il budget per l'anno corrente - Il futuro si gioca con due bandi - Lotta all'abbandono dei rifiuti

Riequilibrato il bilancio, AMGA prospetta un 2015 all'insegna della qualità del servizio e del rilancio del teleriscaldamento. «Il 2014 è stato un anno difficile, siamo stati in silenzio ma abbiamo prodotto dei risultati – ha dichiarato alla presentazione del budget per l'anno corrente ed aggiornam del piano industriale il presidente di AMGA Nicola Giuliano – La Società è risanata dal punto di vista dell'equilibrio economico ed in netto miglioramento dal punto di vista finanziario».

Il riequilibrio del bilancio è stato possibile grazie ad una politica di semplificazione del quadro societario con la dismissione di Amtel Srl e Amga Service Srl, alla razionalizzazione del personale in essere, alla graduale e costante riduzione dell'indebitamento bancario a medio – lungo ed a breve termin (diminuzione di 17 milioni di debiti circa dal giugno 2013) e dei debiti nei confronti dei fornitori che sono passati, esclusi quelli verso Comuni e Consociate, dagli oltre 10 milioni del giugno 2013 ai circa 6,5 milioni del dicembre 2014 con una riduzione significativa nel ritardo di pagamento.

Novità per il 2015 saranno l'introduzione sperimentale della tariffa puntuale dei rifiuti (qui il servizio: Paga chi inquina: Amga studia il sacco viola "intelligente"), la conferenza dei servizi fissata per lunedì 9 marzo in cui si deciderà del futuro dell'impianto di compostaggio dell'umido di via Novara, l'ingresso in società di altri due Comuni e le trattative con Gallarate che fanno sperare ad AMGA di riuscire a passare dai 190mila cittadini serviti attualmente a 270mila entro la fine dell'anno. Nuovo anche il direttore generale: da lunedì, infatti, entrerà in servizio Lorenzo Fommei.

Confermato l'interesse nel teleriscaldamento, seppur si tratti di un «investimento a perdere». Tra i sei scenari possibili prospettati da AMGA, quello più probabile sembra essere quello che prevedrebbe 7,9 milioni di investimenti nel teleriscaldamento sul triennio 2015-2017 ed un allargamento dell'utenza. La società avrebbe già mappato l'intero territorio battuto dalla rete del teleriscaldamento, andando ad indagare in particolar modo le palazzine nel raggio di 100m da tale rete. «Un utente del teleriscaldamento risparmia dal 3 al 4% rispetto al gas, non una grande cifra, ma a questo vanno aggiunti il risparmio sulla manutenzione della caldaia e gli incentivi per l'allacciamento» ha commentato Giuliano.

Lo scenario migliore per AMGA rimane, però, quello che vedrebbe oltre agli investimenti, anche l'ingresso di un operatore privato e del revamping di Accam. «AMGA è assolutamente favorevole al revamping e alla termovalorizzazione – ha dichiarato il presidente Nicola Giuliano – La nostra società potrebbe trarne solamente vantaggi: avere nel proprio territorio un impianto che consente la gestione dell'intero ciclo dei rifiuti e l'ottenimento di 10 Mega Watt di calore». Calore che andrebbe ad alimentare il teleriscaldamento.

L' unico problema riguardante Accam sottolineato da Giuliano è la scadenza a "breve" della convenzione (2025). «Nel nostro ambito una prospettiva di 10 anni è come parlare di domani mattina – ha spiegato – Se la convenzione si potesse portare al 2040 il risparmio a tonnellata sarebbe di circa 10 – 15 euro».

Nonostante la situazione di relativa soddisfazione presentata dal presidente, il 2014 si è chiuso per AMGA con un esito negativo rispetto alle previsioni. Complice di questo il meteo. L'estate piovosa ha influito sulla chiusura della piscina e sulla riduzione dell'energia prodotta dal fotovoltaico, mentre l'inverno caldo ha comportato perdite per quanto riguarda il teleriscaldamento.

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Redazione
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Pubblicato il 19 Febbraio 2015
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