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“Le stanze dell’arte”: rinasce la pinacoteca al Castello

Le tre mostre, una personale e due collettive, si terranno dal 25 giugno al 23 ottobre - Coinvolti diversi artisti legati alla città di Legnano...

L’iniziativa che farà rinascere la Pinacoteca di Legnano si chiama “Le stanze dell’arte”, un progetto espositivo che vuole valorizzare una bellissima area della città, quella del Castello Visconteo.

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Castello: la pinacoteca riapre con "Le stanze dell'arte" 4 di 5

“Credo molto in queste iniziative. La Pinacoteca è il luogo giusto per la scoperta di nuove forme d’arte e di artisti che hanno bisogno di trovare spazi per esporre le proprie opere”, così l’assessore alla cultura di Legnano Umberto Silvestri ha sostenuto il progetto che si aprirà sabato 25 giugno in concomitanza con la Festa delle contrade nel borgo medievale (clicca qui). La rassegna si concluderà domenica 23 ottobre.

Un progetto  finalizzato a valorizzare il luogo in cui verrà realizzato, a renderlo sede di iniziative di carattere culturale e a rilanciare la riapertura della Pinacoteca, con la presenza di artisti legati alla città di Legnano.

“Le stanze dell’arte” comprende tre mostre: una personale e due collettive.  Da sabato 25 giugno a domenica 24 luglio sarà visitabile l'antologica dell'artista Luigi Bello. A seguire, da mercoledì 3 a domenica 18 settembre, si terrà l'esposizione di Dario Maglionico e Claudio Argentiero rispettivamente con “Sincronie” e con “L’ombra come luce”. E infine Walter Angelici e Gaetano D’Auria da sabato 24 settembre a domenica 23 ottobre con “Il racconto, il silenzio, la pittura”.

Luigi Bello, pittore legnanese classe ’28, esporrà opere che ripercorreranno tutta la sua vita, dagli anni ’50, quando ha iniziato a dipingere, ad oggi. L’artista ha iniziato il suo percorso di studi a Milano; qui è stato positivamente influenzato dagli ambienti di via Solferino e di Brera che lo hanno aiutato ad amplificare il già naturale talento. La mostra attraverserà le diverse fasi della sua produzione: l’arte figurativa, in cui prevalgono paesaggi e ritratti con cui Bello cerca di far emergere il carattere delle persone, l’arte astratta (negli anni ’80), in cui si ha uno stile geometrico che si trasforma poi in arte gestuale. Chiuderanno l’esposizione una serie di sculture in ceramica a cui l’artista si è dedicato a partire dagli anni ’90.

La seconda esposizione è dedicata a Dario Maglionico e a Claudio Argentiero. Maglionico è un pittore iperrealista che ha vissuto per diversi anni a Legnano ed ora vive e lavora a Milano. Argentiero invece è un fotografo di Samarate e presidente dell’Archivio Fotografico Italiano. La collaborazione tra i due è nata dalla volontà di vedere la realtà con delle misure abbastanza parallele, unendo fotografia e arte iperrealistica. “Sincronie” esporrà la produzione artistica degli ultimi due anni di Maglionico trattando il tema della percezione. L’obiettivo è quello di far convergere la realtà percepita con quella reale e il tentativo è quello di suscitare nell’osservatore le stesse domande che la scienza si è posta relative per esempio a spazio e tempo. Nella mostra “L’ombra come luce” vedremo invece fotografie in cui tutto sembra essere immerso in una dimensione atemporale. L’autore si serve intelligentemente dei contrasti per conferire alle immagini una certa plasticità e lo steso fa con la città di Legnano, rappresentate da fotografie scattate all’interno dell’ex Manifattura.

Il terzo ed ultimo ciclo è invece un'unica mostra realizzata a quattro mani, da Walter Angelici e Gaetano D’Auria. Angelici è pittore e docente di discipline pittoriche a Legnano e Brera. La sua attività artistica è da sempre rivolta, oltre alla pittura, all’incisione e, da qualche anno, anche alla fotografia. D’Auria è un pittore, e per lungo tempo anche disegnatore di fumetti, che “dalla Valle dei Templi di Agrigento mi sono spostato nella Valle dell’Olona”– dice lui stesso scherzando ma sottolineando come qui abbia fatto le sue prime esperienze artistiche. “Legnano è stata molto costruttiva per me, le prime gallerie d’arte le ho viste qui”. “Il racconto, il silenzio, la pittura” sarà una mostra le cui opere sottolineeranno il legame tra parola scritta e immagine pittorica, come il titolo stesso suggerisce.

L’intera mostra verrà realizzata dall’Assessorato alla Cultura di Legnano in collaborazione con Spazio Lavit e Associazione Parentesi di Varese. Verrà dato spazio a diverse tecniche artistiche: dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla installazione.

Orari di apertura:

– sabato dalle 15 alle 19

– domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19

Ingresso libero

Simona Giuffrè

Redazione
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Pubblicato il 21 Giugno 2016
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