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Accam: Legnano chiede ancora tempo

All'assemblea dei Soci Centinaio chiederà una proroga e in caso di chiusura anticipata chiede coesione al territorio per nuove soluzioni - Si alla tariffa puntuale (paga chi inquina)...

– ANCORA 30 GIORNI: Accam, quale futuro? Il 22 dicembre all'assemblea dei Soci, il sindaco di Legnano, Alberto Centinaio, chiederà una proroga di 30 giorni sulla decisione finale riguardante lo spegnimento totale o solo parziale dell'inceneritore di Borsano. E' questa la posizione dell'amministrazione comunale di Legnano, illustrata venerdì sera ai consiglieri membri della Commissione Ambiente a palazzo Malinverni. «Se non mi sarà concessa la proroga – ha dichiarato Centinaio – mi asterrò dalla votazione». Il collega bustocco ha di recente "minacciato" di riprendersi il terreno di Accam, imponendo i costi della bonifica a tutti i soci, se la loro decisione tardasse ad arrivare (Qui l'ultimatum del sindaco di Busto, Gigi Farioli).  

NEL LUNGO PERIODO L'INCENERITORE SERVIRA' ANCORA? Prima di votare il primo cittadino vuole conosce quale sarà – in seguito all'adozione di politiche volte ad aumentare la raccolta differenziata che si intendono perseguire – la quantità di rifiuti da bruciate che il territorio andrà a produrre nel lungo periodo. Quindi se tale quantità sarà sufficiente a giustificare il revamping di uno dei due forni attualmente esistenti che, per "stare in piedi", deve bruciare 60mila tonnellate di rifiuti e l'avvio contemporaneo della fabbrica dei materiali. In sostanza non si vuole arrivare al punto di dovere gettare nell'inceneritore spazzatura proveniente da fuori territorio. Una richiesta avanzata in un lungo post anche dalla lista civica riLegnano. (Qui l'articolo).

– LA LEGA NORD SPINGE PER LA CHIUSURA Sul caso Accam la confusione è però massima, come ha esordito il vicesindaco Pier Antonio Luminari. Pare infatti che la Lega Nord e quindi l'assessore leghista regionale all'ambiente, Claudia

Terzi, stia sposando la linea della chiusura totale del termovalorizzatore. In tal caso – considerata la posizione della Regione – l'opzione del revamping di un solo forno verrebbe a decadere e il sindaco di Legnano non intende arrivare impreparato di fronte a questo scenario. 

LEGNANO CHIEDE AL TERRITORIO COESIONE SULLE POLITICHE DEI RIFIUTI E DICE SI ALLA RACCOLTA PUNTUALE: «In caso si chiusura anticipata – ha dichiarato Centinaio –  noi ci adopereremo perché non prevalga la politica dell' "ognuno si arrangi per conto proprio" ma affinchè tutti i soci restino uniti negli obiettivi di gestione comune del ciclo dei rifiuti. Per questo è necessario che si proceda all' integrazione dei servizi di raccolta delle società partecipate di Busto, Legnano e Gallarate; che venga adottata la tariffa puntuale nella raccolta dei rifiuti (paga chi più inchina con il sacco viola Rfid) su tutto il territorio, che si chieda alla Regione un aiuto per minimizzare il danno economico conseguente alla chiusura di Accam (solo la bonifica costerebbe 8 milioni di euro ndr) e che insieme si ricerchino soluzioni condivise per trovare i fondi (26 mioni di euro) per realizzare la fabbrica dei materiali (centro riciclo) mantenendo così l'autonomia del territorio». Bisognerà in ultimo capire chi ospiterà la fabbrica dei materiali sul proprio territorio. 

valeria arini

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Dicembre 2014
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