(v.a.) – Quali sono le conseguenze economiche e patrimoniali in caso di chiusura totale dell'inceneritore Accam? La risposta alla domanda posta alla società dai Comuni di Legnano e Parabiago non è tardata ad arrivare e si può riassumere in una perdita pari a 36milioni di euro. Qui l'articolo: Accam: Legnano tra ambiente e sostenibilità economica

In ordine: 20milioni di euro per la svalutazione del cespite aziendale (beni strutturali): 3milioni e 200mila euro per i "ricambi del magazzino"; 1milione e 200mila euro per gli impianti e le opere in corso; 1milione e 600mila per l'ipotizzata perdita del 2014, 8milioni di euro per la bonifica del sito e, infine, 2milioni di euro per pagare la penale per la sospensione anticipata del contratto di gestione dell'impianto con la società Europower. 

Una perdita totale, quindi, di 36milioni di euro circa che metterebbe a rischio la continuità aziendale. Questo a fronte di un patrimonio netto di 27milioni e 600 mila euro e un capitale sociale di 24milioni. Non ci sono inoltre finanziamenti da parte di enti superiori.

Anche la diminuzione dei valori della svalutazione, nell'ipotesi di conversione in fabbrica dei materiali nell'arco dei prossimi tre anni, non cambierebbe di molto la situazione: «Senza il ripiano delle perdite e la ricostituzione del capitale sociale (24milioni di euro) – scrive il presidente Accam Roberto Antonelli – verrebbe meno la continuità aziendale con tutte le conseguenze del caso». 

Una risposta celere, breve e sintetica che spiega le pesanti conseguenze che potrebbero derivare dallo spegnimento dei due forni e che servirà al consiglio comunale a votare sul destino di Accam, ovvero tra la sua chiusura totale o la ristrutturare di uno solo dei due forni e allo stesso tempo l'avvio della fabbrica dei materiali e la realizzare di un centro di compostaggio. «L'Amministrazione comunale di Legnano – si legge in una nota stampa – si riserva, nei prossimi giorni, di assumere iniziative ufficiali, sia verso i soci ACCAM sia verso il Consiglio comunale, al fine di pervenire quanto prima ad una sua posizione definitiva circa il futuro della società. E' comunque evidente che nessuna decisione potrà prescindere dagli scenari e dai numeri chiaramente illustrati nella nota ricevuta, oltre che dalle altre informazioni richieste».