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Centrale di biogas, Amga tranquillizza: “Impatto minimo”

Il progetto è stato presentato in commissione - Rifondazione e Sel accusano mancanza di trasparenza e il Comune replica

Amga tranquillizza i cittadini «sull'impatto minimo» che la centrale di Biogas di via Novara, tra l'ospedale e il Parco Alto Milanese, avrà sul territorio, sia in termini di inquinanti che di odori, e apre al dialogo con i residenti.

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Centrale di biogas, presentazione Amga 4 di 7

Il progetto, al momento al vaglio della Città Metropolitana, è stato presentato ieri sera (8 aprile) in Comune nell'ambito delle commissioni congiunte ambiente e partecipate: «Questa centrale – ha esordito il presidente della partecipata Nicola Giulianorientra in una strategia più ampia sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti che coinvolge anche Gallarate e Busto Arsizio per un bacino totale di 350mila abitanti. Non è un progetto chiuso, ma ancora aperto. La nostra intenzione è pertanto quella di  dialogare in maniera costruttiva con i residenti».

Giuliano ha quindi annunciato uno o più incontri pubblici per presentare il progetto alla cittadinanza – il primo di questi avverrà nella sede della consulta Oltrestazione – e si è detto disponibile anche ad un dibattito con confronto tecnico scientifico, rispondendo positivamente alla richiesta avanzata dal consigliere della sinistra legnanese, Giuseppe Marazzini. Tanti sono infatti ancora i dubbi aperti.

COME FUNZIONA L'IMPIANTO

La presentazione tecnica è stata affidata a Daniele Barbone della Bpsec, lo stesso consulente che si era occupato di Accam e della Elcon. «Quello di Legnano – ha spiegato – è  un centro integrato per il recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani attraverso un impianto che prevede il trattamento di 40mila tonnellate l'anno di Forsu proveniente dalla raccolta differenziata e di 5mila tonnellate l'anno di verde. Il recupero della sostanza organica avverrà attraverso un processo di digestione anaerobica e di compostaggio. Il compost che ne deriverà potrà essere utilizzato come fertilizzante. Il tutto avverrà rigorosamente in vasche chiuse, in depressione e senza contatto con l'esterno. Queste non saranno più alte di 10 metri. Assolutamente scongiurati eventuali problemi di botulino».

Il Biogas sarà utilizzato per la produzione di energia elettrica e termica da riutilizzare nell'impianto e non per l'autotrazione: «L'investimento – ha spiegato – sarebbe stato troppo alto e abbiamo preferito dirottare i fondi sulla tecnologia dell'impianto». Previsti una 20ina di posti di lavoro. 

L'IMPATTO INQUINANTE E ODOROSO

ll consulente di Amga ha rassicurato i residenti preoccupati anche per le emissioni inquinanti, sugli odori e sull'aumento del traffico: «Abbiamo esteso la gamma di controlli su più inquinanti (zolfo, ammoniaca, aceto ecc) –  ha rassicurato Barbone – e  la situazione ci conforta perché non avremo un aumento oltre il valore dell'1%, stando così nel rispetto previsto dalle norme.  Abbiamo testato le emissioni di inquinanti, l'impatto odoroso,  acustico e veicolare in 5 punti del territorio, tra cui l'ospedale e le zone abitate e abbiamo realizzato indagini su 7 recettori specifici che saranno condotte prima in corso e post-opera. Questi recettori sono stati portati a 9 dopo gli imput arrivati dai consiglieri comunali.  Dalle prime indagini risulta che su tutti i 7 recettori la situazione non supera una unità percentile sul 98% dei casi. Solo in due casi su 100 c'è una percezione olfattiva». Per quanto riguarda il traffico, sono stati previsti ulteriori 40 automezzi al giorno nella via Novara con un incremento del 5% del scorrimento: «L'impatto sul traffico locale sarà pertanto trascurabile».

L'impianto prevede inoltre di potere accogliere e stoccare contemporaneamente 8mila tonnellate l'anno di vetro, 2.200 di rifiuti residui della pulizia stradale e 3.100 di rifiuti indifferenziati raccolti da cestini gettacarta.  «L'obiettivo – ha concluso Barbone – è quello di aumentare l'indifferenziata con un impianto a km zero e di dimensione contenuta, riducendo i costi dello smaltimento con il controllo del territorio sulla gestione dei rifiuti. Anche chi sostiene la politica dei rifiuti zero accetta impianti per 37mila tonnellate l'anno di rifiuti».

PAGA CHI PIù INQUINA

In questa sede è stato confermato l'avvio della tariffa puntuale che entrerà a pieno regime su tutto il territorio nel gennaio 2017, con l'obiettivo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e fare partire, da una parte il centro di compostaggio con centrale di biogas e, dall'altra, la fabbrica dei materiali, completando così il ciclo dei rifiuti a freddo. 
 
RIFONDAZIONE CHIEDE PIù TRASPARENZA
 
Con un volantino, il circolo di Rifondazione Comunista ha accusato la giunta di poca trasparenza nel rilascio della documentazione sull'impianto chiedendo di ripartire con l'iter, accuse infondate secondo l'amministrazione. Qui il botta e risposta.
 
IL TEATRINO POLITICO

Da segnalare infine che la commissione non è stata presieduta, volontariamente, dal consigliere comunale Stefano Quaglia, ma dal vice Davide Crepaldi. Questo ha fatto adirare il consigliere di Forza Italia, Letterio Munafò, che ha gridato: «Questo non è corretto, e fattelo stò gruppo consiliare a parte». Il riferimento è all'uscita dal Pd di Quaglia, ma non ancora dalla maggioranza. Quest'ultimo si è difeso affermando che nel regolamento non è previsto che sia il presidente a gestire la seduta congiunta. 

Per approfondimenti:

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Aprile 2015
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