Centrale a biogas in via Novara: anche i residenti del Parco Alto Milanese e delle aree confinanti si oppongono all'insediamento dell'impianto e, oltre a promuovere una raccolta firme,  si affidano ai loro avvocati per fare sentire le proprie ragioni.

In una lettera indirizzata a Regione, Comune, Amga, Arpa, consorzio Alto Milanese e comitato no biogas, gli avvocati Carlo Luigi Scrosati e Annarosa Corelli, sollevano le perplessità dei residenti in merito alla localizzazione dell'impianto in una zona che ha già sofferto in passato per la presenza di Accam ma, soprattutto, perchè l'installazione della centrale all'interno del Parco Alto Milanese non corrisponde alle finalità di tutele ambientale del parco stesso. 

I legali spiegano che il polmone verde sovra-comunale è stato istituito con una delibera di riconoscimento della giunta regionale ed è nato proprio per rispondere all'esigenza di tutelare e conservare un ambito circoscritto in una posizione strategica rispetto alle dinamiche di sviluppo di un'area fortemente urbanizzata: «Leggendo il regolamento del Pam del 2009 – scrivono i legali – si ha la comprova che l'intervento trasgredisce a quasi tutti i divieti posti in essere. Le amministrazioni hanno imposto una normativa edilizia e urbanistica molto restrittiva: pare assurdo quindi utilizzare l'area per scopi estranei alle finalità del parco e che comprometterebbero la situazione ambientale dello stesso».

L'invito è quindi quello di «evitare un utilizzo che creerà inevitabili impatti ambientali che sconsiglieranno di fruire del Parco e delle vicine strutture ospedaliere». I legali invitano a tenere conto della qualità del suolo e della presenza si animali da allevamento o da centri ippici.

La lettera è inviata alla Regione affinchè verifichi l'area come non idonea.

Intanto i residenti di Mazzafame e San Paolo hanno in programma un incontro per analizzare il nuovo progetto, adesso che sono stati loro consegnati i documenti relativi.

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