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Runners Legnano: di corsa verso l’anno nuovo

Chi ha corso maratone intorno al palazzo, chi ha messo rulli da bici anche in bagno, chi ha nuotato in tinozze inverosimili

Legnano sport

Riceviamo e pubblichiamo il bilancio di un anno difficile per chi non ha potuto fare sport e incontrarsi ma anche ricco di relazioni a distanza e del desiderio di ricominciare a correre, come raccontano i Runners Legnano:

E’ stato un anno innegabilmente difficile questo: inutile che vi dica perché. Abbiamo dovuto tirare il freno, ci siamo dovuti fermare improvvisamente: lo abbiamo fatto, abbiamo accantonato i nostri desideri, le nostre velleità, le nostre sfide. Ci siamo tenuti virtualmente per mano ed insieme abbiamo affrontato questa “prova” particolare, inconcepibile anche nella più estrema delle competizioni.

Ma in buon ordine, ciascuno con i propri escamotages, abbiamo continuato ad inseguire sogni e passioni: chi ha corso maratone intorno al palazzo, chi ha messo rulli da bici anche in bagno, chi ha nuotato in tinozze inverosimili perché la pelle di squalo, si sa, va mantenuta umida e chi non ha fatto nulla, fuorché cucinare e mangiare e adesso corre come una trottola perché la maglia tecnica addosso fa lo stesso effetto della pellicola sull’arista di maiale.
Ci siamo spaventati, sconfortati, arrabbiati, anche scontrati perché si possono avere idee “calorosamente” diverse, restando però sempre sotto la stessa bandiera e con rispetto reciproco: poi ci siamo rivisti a distanza ed è stata una grande emozione, anche se ci è mancata ed ancora ci manca l’adrenalina della gara. Ma tornerà! Adesso aspettiamo solo di baciarci e di stringerci forte, tornando a tenerci per mano – stavolta davvero – al traguardo della prossima gara.

Abbiamo però imparato ad amare di più ciò che ci è stato tolto, lo sport, con la consapevolezza che per non danneggiare il nostro prossimo avremmo dovuto prendere anche noi, corridori solitari, ogni precauzione possibile: abbiamo dovuto restare fermi, guardando le scarpe che restavano pulitissime, mentre alle prime riaperture indomiti runners si sono addentrati in lande desolate, imbavagliati come Tex Willer, nelle ore più improbabili di albe urbane, con la sola compagnia dei netturbini che alla guida degli scarrabili si domandavano “se quello, che è completamente matto, lo butto nell’indifferenziata qualcuno lo reclamerà?”.

I triatleti sono tutti praticamente calvi, dato che per non perdere l’abitudine hanno continuato ad indossare la cuffia da piscina (che sta bene solo alla Pellegrini) facendo smart swimming: dicono che alcuni insistano anche ad indossare la tutina da gara sotto l’abito da ufficio con tutte le ovvie irritazioni del caso.

Le bici sono rimaste al chiodo, lustre come non mai.
Ma adesso siamo al traguardo di questa sfida, che è stata la più impegnativa di tutte: stringiamo i denti ancora un po’, come se fossero i 195 metri finali dell’ennesima maratona, quelli infiniti, quelli in cui maledici te stesso in primis ed il genere umano in secundis, ma che ti portano al filo di lana, superato il quale torni a vivere meglio di prima.

Fare parte di questo gruppo significa appartenere ad una famiglia: è meraviglioso incontrarsi sorridenti e di corsa la domenica mattina, chi bardato come se fosse in Lapponia, chi imperterrito in calzoncini corti (ed il nostro Andrea Paternostro, vessillo indomito della squadra, in barba all’anagrafe sgambetta in corto con l’eleganza che gli è propria): tutto ciò non ha prezzo (oddio, io ci ho rimesso una rotula dopo l’ultimo saluto che mi ha galvanizzata oltre i miei limiti oggettivi, caracollando al suolo aggraziatissima e con 10 cm di asfalto sulle ginocchia).
E’ vero, siamo una famiglia, anche se siamo tutti diversi. Tutti con il desiderio di correre, nuotare, andare in bici e gareggiare migliorando il proprio livello. Il personal best di uno è quello di tutta la squadra!

E mentre ci si prepara per le diverse competizioni, ci teniamo compagnia: abbiamo il runner cuoco per passione, che tra una corsa e mezzo chilo di lievito ci strazia di focacce; siamo tutti innamorati come la più giovane tra noi, che sdilinquisce anche le corazze più coriacee postando cuori a più non posso; attendiamo con ansia le foto dei luoghi più nebbiosi o dei laghi più ghiacciati in cui il Capitano con il suo apprendista si sono andati a tuffare; abbiamo fatto il tifo per il più agguerrito dei nostri atleti, campione del mondo davvero, che con il suo 56 di piede ed i suoi addominali in overbooking ha corso la sua prima mezza maratona con un tempo da urlo. E poi chi corre con gli occhi di ghiaccio, scattandosi foto che la Ferragni ammutolisce, la nostra presidentessa e la sua metà che vincono anche stando fermi e sono sempre scultorei ed insensibili al tempo che passa; i gemelli diversi che corrono, nuotano, vanno in bici e, secondo me, non aiutano in casa; chi si lamenta sempre e chi non si lamenta mai, Saetta McQueen e Flash Gordon, dei quali riesco a scorgere sempre e solo le suole delle scarpe, chi ride, mangia, parla e corre e poi ricomincia sempre nello stesso ordine, i legal runners, la farmacista che si inerpica sui monti, il ginecologo che per fortuna in queste occasioni non serve, il tassista solitario, chi filosofeggia correndo e chi non ride mai, due che ci renderanno tutti zii a breve, vecchi e nuovi iscritti e e tutto il cucuzzaro!
Insomma, “venghino signori, venghino!

Vi volete divertire? Volete indossare la maglia più bella del mondo? Volete restare in forma e cimentarvi in corsa, bici o triathlon (meno male che non mi sono scordata l’h…)? Vi volete schiantare dalle risate?
Iscrivetevi come se non ci fosse un domani!

Ci sarà la possibilità di tesserarsi con il FITRI per i triatleti, con la FIDAL per i mono atleti (perdonatemi) tutti rigorosamente rossoneri.
In omaggio una batteria di pentole, dodici coltelli di ogni foggia e misura, un materasso ad acqua (rubato) ed una gran voglia di vivere, fare sport e prendersi in giro (e appena possibile Spritz a più non posso).
Vi aspettiamo per un nuovo inizio (e possiamo solo migliorare).
Intanto auguri!
Mirta Marando

Redazione
info@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Dicembre 2020
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