Intervallo in classe per i lavori, gli studenti del Bernocchi scioperano in massa
La dirigente ha sollecitato Città Metropolitana perchè si trovi una una soluzione provvisoria, in attesa che vergano portate a termine le pratiche burocratiche per la consegna del plesso rinnovato di via Bernocchi

Gli studenti dell’Istituto Bernocchi di Legnano hanno scioperato in massa oggi, 9 ottobre, per rivendicare la possibilità di «vivere in normalità l’intervallo» e gli spazi della scuola, a loro negati in concomitanza dei lavori per la riqualificazione del plesso storico di via Bernocchi.
La convivenza con il cantiere è difficile da tre anni, ma adesso che si avvicina il momento dell’inaugurazione, la pazienza sembra essere arrivata agli sgoccioli. I plessi di via Diaz e via Calini continuano ad accogliere gli studenti dell’ala in ristrutturazione. L’edificio agibile è pertanto sovraffollato e la dirigente scolastica è stata costretta, per ragioni di sicurezza, a emanare una circolare, chiedendo ai ragazzi di rimanere nelle aule e nelle immediate vicinanze durante gli intervalli. Il provvedimento ha fatto scattare la protesta degli studenti che questa mattina sono rimasti fuori da scuola gridando: “Vogliamo l’intervallo”. «Chiediamo di fare gli intervalli che ci sono stati vietati – spiegano i rappresentanti d’Istituto -: la situazione non è sostenibile. Già non è facile stare in classe per sei ore senza uscire liberamente. In classe siamo in tanti e abbiamo bisogno di muoverci, di andare in bagno e al bar liberamente».
LA DIRIGENTE
La dirigente, tenuta a tutelare la sicurezza dei ragazzi, comprende le loro motivazioni: «Come scuola non siamo ancora in possesso del plesso di via Bernocchi e anche il cortile non ci è ancora stato restituito – spiega la Elena Maria D’Ambrosio -. Il plesso di via Diaz è sovraffollato e il mio dovere è quello di tutelare la sicurezza dei ragazzi. Ho incontrato i rappresentanti d’Istituto e per quello che è nelle mie possibilità sono andata incontro ai ragazzi, ma l’ente proprietario e preposto al cantiere è Città Metropolitana, che continuiamo a sollecitare. È da tutta la mattina che sono al telefono con loro e mi auguro che la situazione si sblocchi già a breve con una soluzione provvisoria, in attesa che vengano portate a termine le pratiche burocratiche per la consegna del plesso. Mi dispiace per i disagi che stanno vivendo gli studenti»
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