Nessun picco influenzale. Il tipico malanno stagionale sembra ormai un lontano ricordo non solo a Legnano e zona, ma in tutta Italia. A confermarlo è il rapporto settimana Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità. «In Italia, nella 5° settimana del 2021, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali si mantiene stabilmente sotto la soglia basale con un valore pari a 1,7 casi per mille assistiti – si legge nell’ultimo bollettino aggiornato al 10 febbraio -. Nella scorsa stagione in questa stessa settimana la curva cominciava la sua discesa dopo aver raggiunto il picco epidemico stagionale e il livello di incidenza era pari a 12,1 casi per mille assistiti».

Il virus Sars-Cov2 ha quindi cancellato completamente il virus influenzale. In Italia, nell’ultima fase, sono stati analizzati 234 campioni clinici. Nessuno ha contratto l’influenza, mentre 27 sono risultati positivi al Sars Cov-2 (409 dall’inizio della sorveglianza su 36mila casi).

Per il microbiologo Pierangelo Clerici, presidente AMCLI e direttore U.O. Microbiologia dell’Asst Ovest Milanese le misure di contenimento per contrastare il Coronavirus hanno penalizzato il virus influenzale. Puntualmente il raffreddore arrivava con i primi freddi rovinando le festività natalizie di numerosi legnanesi e causando un super lavoro al pronto soccorso. L’ospedale, infatti, nel periodo più delicato, registrava oltre 210 accessi giornalieri. Adesso ,al posto del picco influenzale, c’è la preoccupazione per il possibile arrivo di una terza ondata di malati Covid-19.

«Per merito delle mascherine, del distanziamento sociale e della continua sanificazione delle mani – spiega Clerici -, quest’anno non abbiamo ancora registrato  il classico aumento di casi influenzali. Certamente, non va abbassata l’attenzione anche perchè siamo sempre in emergenza sanitaria».