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Asintomatici e positivi al decimo tampone, due piemontesi si cureranno a Legnano

Non è vero che tutti scappano dai lombardi e dalla Lombardia, due giovani piemontesi sono arrivati a Legnano in una struttura protetta per guarire dal covid-19

Generico 2018

Asintomatici e ancora positivi al decimo tampone, due giovani della Comunità Alloggio “L’Albero” di Portula, località in provincia di Biella, saranno ospitati in una analoga struttura protetta a Legnano. La necessità del trasferimento per permettere la bonifica della struttura particolarmente colpita dal contagio virale in Valsessera.

Valsesianotizie, testata online del territorio, definisce il trasferimento nella nostra città “il frutto di un lavoro di squadra, che ha visto la stretta collaborazione tra i Servizi Socio-assistenziali dell’Unione Montana, l’Asl di Vercelli, la Croce Rossa, l’Unione Montana dei Comuni del Biellese Orientale” mentre l’assessore ai Servizi Sociali dell’Unione Montana Valsesia, Francesco Nunziata, spiega: « I due interessati seguiranno un piano sanitario che si prevede durerà quindici giorni, saranno accuditi dai loro educatori in modo che non subiscano alcun trauma psicologico, finché non saranno dichiarati guariti e potranno far ritorno alla Comunità di Portula».

«Il dispiacere più grande è quello di aver perso la cara Paola – così sempre l’assessore a Valsesianotizie– che purtroppo nel mese di aprile, a causa di patologie pregresse, non è riuscita a superare il virus. Per quanto riguarda tutti gli altri ospiti, fortunatamente erano asintomatici e questo ha permesso di gestire il problema in sede, grazie alla disponibilità del personale. Presto la maggior parte di loro è risultata negativa al tampone ed ha potuto essere trasferita a Crevacuore per la convalescenza. Rimanevano gli ultimi due ospiti, per i quali non è stato semplice individuare una soluzione (quella appunto di un trasferimento a Legnano, ndr). Ora anche quest’ultimo problema è risolto, ci auguriamo con il prossimo mese di poter tornare alla normalità, per restituire a questi ragazzi la loro tranquilla quotidianità nella residenza “L’Albero” che ormai è la casa di tutti loro».

Insomma, tutti sembrano voler stare lontani dai lombardi e dalla Lombardia, poi però scelgono la nostra città per trovare il luogo ideale dove curarsi e guarire. E, se anche queste due persone dovessero davvero diventare negative al virus nei 15 giorni di quarantena legnanese, dovremo davvero pensare che in questo periodo di epidemia tante cose sono cambiate. Una volta eravamo noi a cercare aria buona e condizioni migliori in località amene come la Valsesia, adesso sono i suoi abitanti a scendere nella pianura padana a curarsi.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Giugno 2020
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