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Fondazione S.Erasmo: “Commissario Cirelli, ci aiuti lei!”

Dopo i tre contagi e il rifiuto di ATS di sottoporre tutti al tampone, il presidente Godano chiama in campo il commissario prefettizio - Senza controlli, tutta la città può cadere nel panico

Si muovono gli avvocati. La decisione di ATS di non sottoporre a tampone ospiti e personale della Fondazione Sant'Erasmo, dopo una pressante richiesta del direttore generale Livio Frigoli, anche attraverso una video-denuncia, ha costretto l'Ente a muoversi, attraverso uno studio legale.

[pubblicita] Così, nel pomeriggio, ecco la lettera dell'avv. Federica Lo Torto, attraverso la quale  Domenico Godano presidente della Fondazione chiede l'intervento del commissario straordinario dott.ssa Cristiana Cirelli, perché «ordini che la U.O. di Malattie Infettive del DEA di lI livello di riferimento per il Legnanese (Ospedale di Legnano) proceda, con il coordinamento operativo e logistico del C.O.C. di Legnano ed in applicazione delle direttive del Ministero della Salute, all'effettuazione di test diagnostici -i cosiddetti tamponi rino faringei per diagnosi COVID-19 – sul personale e gli ospiti della RSA Fondazione Sant'Erasmo».

Ricordiamo che il problema risiede nella presenza nell'ente di due casi accertati di contagio tra il personale, mentre una ospite di 94 anni, con il coronavirus, è deceduta, nei giorni scorsi, a causa principalmente di varie patologie. Da qui la richiesta di un controllo generale in Fondazione perché, come ricorda il presidente Godano, le istruzioni operative diramate dal Ministero della Salute attualmente in vigore prevedono che l'effettuazione di test diagnostici per accertare il COVID-19 debba essere effettuata nei confronti di «pazienti con infezione respiratoria acuta, che richieda il ricovero o meno e che nei 14 giorni precedenti l'insorgenza dei sintomi hanno almeno uno dei seguenti criteri epidemiologici: stretto contatto con un caso confermato o probabile di infezione Covid-19 oppure aver soggiornato in aree con presunta trasmissione comunitaria».

«Il rifiuto dell ATS ad effettuare i test diagnostici su ospiti e personale sintomatici della RSA di Fondazione Sant Erasmo – prosegue la richiesta – è dunque palesemente illegittimo, ingiustificato e soprattutto, foriero di grave pericolo per l'incolumità non solo di ospiti e personale della RSA, ma dell'intera città di Legnano. Senza i tamponi prescritti dal Ministero, infatti,  il personale operante nella struttura, non potendo avere contezza del proprio eventuale contagio, continua a circolare nel territorio. alimentando il rischio di propagazione dell'epidemia».

«Non effettuare i tamponi diagnostici impedisce alla Fondazione di conoscere l'esatta diffusione del COVID-19 – la parte conclusiva della lettera – e rende impossibile organizzare l'isolamento dei malati dai sani, con evidente dilagare del contagio fra gli anziani, soggetti più vulnerabili in assoluto al virus, e gli operatori. L'assenza di test diagnostici e la conseguente incertezza sull'effettiva entità del contagio nella RSA per palese omissione delle Autorità, alimenta il sentimento di panico nella popolazione cittadina, con pericolo concreto di comportamenti incontrollati ed incontrollabili che
potrebbero minare il mantenimento dell' ordine pubblico»
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Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Marzo 2020
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