Quantcast

Elezioni regionali, candidati under 30 a confronto su trasporti, sanità, istruzione e lavoro con Politics Hub

Per le elezioni regionali Politics Hub ha chiamato a Legnano quattro candidati under 30 per parlare, da giovane a giovane, di trasporti e sanità ma anche di istruzione e lavoro

elezioni regionali politics hub legnano

Tribuna elettorale per candidati under 30 a Legnano con Politics Hub, che sul filo di lana della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali ha chiamato a Palazzo Leone da Perego quattro candidati con meno di 30 anni – uno per ognuno dei quattro schieramenti in corsa per il Pirellone – per parlare, da giovane a giovane, di trasporti e sanità ma anche di istruzione e lavoro. Protagonisti del dibattito all’americana, tra domande trasversali e focus su punti specifici dei singoli programmi, Valerio Massimo Antonelli della civica Lombardia Ideale – Fontana presidente (19 anni), Filippo Campiotti del Terzo Polo (29 anni), Paolo Romano del PD (26 anni) e Vittorio Savini di Unione Popolare (22 anni).

ISTRUZIONE

Ad aprire il confronto elettorale sono state scuola e università, tra eccellenze da preservare e rotte da invertire. La ricetta proposta dal centrodestra punta alla riduzione della «discrasia tra domanda e offerta di lavoro», intesa soprattutto come distanza tra le figure professionali che le aziende cercano e i percorsi di formazione scelti da chi si affaccia al mondo del lavoro: riduzione che passa per il ruolo chiave giocato dagli IFTS, «determinanti nel nostro sistema economico». Per il Terzo Polo, invece, servono una sana «competitività» tra istituti che permetta alle scuole di «contendersi i professori» e ai presidi di scegliere il livello salariale da offrire e un «lavoro culturale» per non vedere più la formazione professionale come una «formazione di serie B».

IFTS cruciali anche per il centrosinistra, che punta ad inserirli nel sistema di orientamento delle scuole secondarie di primo grado ma scommette anche sul diritto allo studio in una Regione dove tanti «ragazzi che avrebbero diritto alla borsa di studio non la ricevono» e chi invece la riceve poco può fare con «250 euro al mese in una Regione dove una stanza in affitto ne costa 500». Per Unione Popolare, invece, la soluzione è data dal binomio tra «un’università più flessibile e più a misura di persona» e non orientata solo «al mondo del lavoro e ad un modello di profitto» e un sistema fatto di prezzi «davvero calmierati» per gli affitti e di «libri e mezzi di trasporto gratuiti».

elezioni regionali politics hub legnano

TRASPORTI

Sul tavolo i ragazzi di Politics Hub hanno scelto di mettere anche i trasporti, nervo scoperto per (quasi) tutti i pendolari della Città metropolitana di Milano e non solo. Da Filippo Campiotti è arrivata in primis la proposta di «mettere a gara il servizio per garantire che qualcuno ne risponda», accompagnata dalla necessità di una revisione dei piani di espansione della mobilità da troppo tempo rimandata. Paolo Romano, invece, ha proposto di «mappare l’area metropolitana con linee di metro leggere» interconnesse a quelle del trasporto ferroviario, affidare il servizio per dieci anni ad RFI e assegnare le risorse che così avanzerebbero ai comuni un costo al chilometro del trasporto pubblico locale più basso.

Ha puntato il dito contro il rincaro dei biglietti ATM e Trenord che «rende molto più difficile a chi viene dall’esterno» l’accesso a Milano senza «un aumento effettivo della qualità» Vittorio Savini, che ha anche suggerito di contrastare il fenomeno dei cosiddetti “portoghesi” con «una maggiore presenza del pubblico». Per Valerio Antonelli, infine, il problema è prima di tutto legato alle infrastrutture e ha la sua soluzione nel paradigma proposto in questi cinque anni ad esempio per molti comuni del Varesotto, dove i finanziamenti regionali hanno reso possibile una rete più capillare anche nei piccoli comuni.

 

SANITÀ

Spazio anche alla sanità, grande protagonista della campagna elettorale tra carenze della medicina territoriale e liste di attesa che sono ormai diventate chilometriche. Problemi che per il centrosinistra potrebbero trovare un argine uscendo dalla «logica per cui il sistema sanitario lombardo è un’eccellenza» e trovando un «bilanciamento tra il pubblico e il privato» che non li metta sullo stesso piano ed anzi «avvantaggi il privato». Per Unione Popolare, invece, serve un’«agenda unica regionale gestita dal servizio pubblico» contro le liste di attesa “lenzuolo” e un «supporto economico» per i caregiver familiari da parte della Regione.

Visione opposta dal centrodestra, che ha stigmatizzato come problema dell’Italia la «troppa presenza del pubblico e non del privato» ribadendo il ruolo delle eccellenze sanitarie lombarde «che non escludono la sanità pubblica e non sono neanche a carico dello Stato». Dal Terzo Polo, infine, va «ristrutturato il rapporto tra pubblico e privato» introducendo una soglia minima di prestazioni da garantire ogni anno che vada oltre la scelta dei servizi da erogare da parte della struttura e bisogna lavorare per reperire il personale per le neonate Case di Comunità.

elezioni regionali politics hub legnano

LAVORO

Ultimo tema il lavoro e in senso più ampio il futuro delle nuove generazioni, quelle che durante il dibattito hanno fatto la parte del leone nel mandare sold out i 200 posti a sedere disponibili. Da Vittorio Savini è arrivata la proposta di un “piano casa” e di un ventaglio di 20mila assunzioni che passi principalmente da «centri per l’impiego pubblici da finanziare tramite una fiscalità generale e progressive»: strutture che peraltro il candidato incaricherebbe anche di un «controllo più serio» rispetto alla sicurezza sul lavoro. Per Valerio Antonelli, invece, la ricetta è un «piano alloggi in accordo con le università» e, anche se «la Regione può fare poco», una pressione sul sindaco di Milano Beppe Sala che sta «rendendo la città più inclusiva di Italia la più esclusiva».

Filippo Campiotti ha scelto il rinnovamento del sistema impresa «per adeguarlo ai tempi attuali»: obiettivi che tanto dal lato imprenditore quanto dal lato formazione, passa per la «necessità assoluta di forti investimenti su digitalizzazione e tecnologia». Per Paolo Romano, infine, il primo “nemico” da sconfiggere sono gli stage sottopagati e con pochissimi paletti che «rendono precario chi è in stage e incentivano la stagnazione dei salari in ingresso» attraverso un compenso minimo più alto e una soglia temporale di sei o al massimo 12 mesi.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 07 Febbraio 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore