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Nasce l’Osservatorio civico: “Non una lista elettorale, ma un gruppo che propone idee per migliorare Legnano”

Il primo atto è una bocciatura del PGT, attraverso un corposo documento di 12 pagine, ricco di suggerimenti, idee e proposte che il gruppo vorrebbe discutere in una seduta aperta del consiglio comunale

osservatorio civico legnano

Dodici pagine di osservazioni al PGT di Legnano. E’ il risultato concreto di un lavoro firmato da un gruppo di cittadini legnanesi che si riconoscono in una libera associazione definita dal coordinatore Leonardo Viani “Osservatorio civico“. Tra i firmatari, oltre a Viani (candidato al consiglio comunale con i Verdi), leggiamo i nomi di Patrizio Vigna (candidato al consiglio comunale con i Verdi), Federico Peri (candidato al consiglio comunale con Legnano Futura), Renzo Mostoni (ex presidente e attuale consigliere della Consulta Oltrestazione), Fulvio De Monte (Gruppo di quartiere San Paolo), Stefano Dell’Acqua (sindacalista), Stefania La Guardia (ex presidente dell’Associazione Commercianti Oltrestazione), Stefano Vedovato (candidato al consiglio comunale con il Movimento 5 Stelle), Federico Amadei (attuale consigliere comunale nel gruppo misto), Simone Rigamonti (candidato sindaco Movimento 5 Stelle), Stefano Quaglia (candidato al consiglio comunale con Legnano Futura), Rita De Lorenzis (candidata al consiglio comunale con Legnano Futura), Giuseppe Marazzini (ex consigliere comunale), Giulia Dosso (candidata al consiglio comunale con il Movimento 5 Stelle).

Tutti esponenti già impegnati politicamente, come si può constatare, ma all’interno dell’osservatorio civico privi di qualsiasi casacca elettorale, fatta eccezione per Amadei presente in consiglio comunale, perchè, ha spiegato proprio quest’ultimo nell’incontro al Bocciodromo Franco Landini: «ci stiamo conoscendo adesso e, anche dovessimo confluire in futuro in una lista civica, pure questa sarebbe una bella novità, considerato che i movimenti civici nascono soltanto in prossimità delle elezioni, mentre a Legnano se ne parlerà solo nel 2025. In questo momento, ci interessa piuttosto aprire un dialogo, un confronto su temi di spessore come appunto il PGT. Preparare un documento tanto corposo, come questo, di una dozzina di pagine è sicuramente segnale di un lavoro mai elaborato in questa modalità da un gruppo di cittadini e svolto con tanta passione. In futuro, discuteremo anche di politiche del lavoro, di sanità». Soprattutto  perchè, aveva anticipato Viani, «l’osservatorio, che nasce sulla spinta del comitato contrario alla nuova biblioteca progettata dalla giunta Fratus, vuole proporsi come entità trasversale per dare un supporto alle istituzioni e valutare proposte utili a migliorare la nostra città. Nel gruppo si entra a titolo personale, senza alcuna etichetta politica».

Le dodici pagine di osservazioni al PGT rappresentano sicuramente una novità su un argomento tanto fondamentale per Legnano. Considerata proprio l’eterogeneità del gruppo, il documento coinvolge diversi aspetti e formula proposte concrete, come hanno spiegato soprattutto Stefano Quaglia , Patrizio Vigna e Stefano Dell’Acqua, indirizzate «a impedire alcun tipo di consumo di suolo; a considerare come la media e grande distribuzione sul territorio sia satura; a salvaguardare leggibilità, compatibilità e reversibilità degli interventi su aree e monumenti già esistenti; a pensare davvero a Legnano più policentrica e meno centrica; a realizzare un nuovo parco cittadino in un’area industriale dismessa».

Il PGT di Legnano riparte da ambiente, rigenerazione urbana e servizi in tutti i quartieri

Proposte che vorrebbero essere discusse in qualche seduta aperta del consiglio comunale per un confronto che coinvolga seriamente tante voci della città. Ma proposte che nascono anche perchè “Legnano oltre la città” è stato considerato dall’osservatorio «un documento di indirizzo che utilizza un linguaggio alla Azzeccagarbugli, qualche volta poco chiaro, a volte fumoso… alle fanfare generaliste come nuovo, sostenibile ecc., non corrisponde alcuna chiara e incontrovertibile indicazione delle strategie generali e degli obiettivi… concetti vaghi e parole valide per ogni località dell’alto milanese oppure della Lombardia, nessuna espressione di volontà politica chiara e determinata nel segno di un decisa svolta Verde Legnanese». Insomma, una bocciatura del PGT in piena regola dal “laboratorio del bocciodromo” che offre due visioni: quella di una opposizione fuori dal contesto comunale, ma anche quella di una opportunità per il governo legnanese di un confronto davvero utile per una città migliore. Che sia proprio l’amministrazione Radice a dover scegliere quale di queste due visioni debba avere la priorità?

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Ottobre 2022
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