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Parabiago, aumenti alla Rsa: AttivaMente spiega il voto a favore

La lista civica si dice da sempre favorevole all'aumento, per una questione di pragmaticità

(c.l.) Stare in una maggioranza è un po' come essere sposati: bisogna trovare un compromesso per non prendere strade separate. E' questa l'opinione di Vittorio Ateri, coordinatore politico di AttivaMente, la lista civica in coalizione con Lega Nord e Forza Italia a sostegno del sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi.

Ateri spiega le motivazioni che hanno portato la lista a votare a favore del ferocemente contestato aumento graduale della retta giornaliera della Rsa Casa del Nonno: «finalmente si adeguano, anche se non come auspicavamo fin dal giorno uno, le tariffe che non aggiornate opportunamente a tempo debito, hanno generato minori entrate, stando stretti, per almeno € 360'000 nei due anni e nove mesi trascorsi». Ateri, infatti, sostiene come la lista sia sempre stata a favore dell'aumento da 60 a 65 euro. Ora, con la proposta di delibera presentata dai consiglieri Luca Ferrario (Lega Nord), Gianemlio Belloni (Forza Italia) e Roberto Dell'Acqua (AttivaMente) e approvata ieri sera, la tariffa giornaliera passerà da 60 a 62,50 euro fino al 31 ottobre 2018, per poi arrivare a 65 euro dal primo novembre (obiettivo che rimane un "indirizzo" come specificato dal consigliere Ferrario, che ha preso l'impegno di trovare un modo per evitarlo).

«Noi abbiamo deciso di rimanere in questa maggioranza e votare ciò che questa maggioranza concorda al suo interno, a maggioranza, anche se avremmo preferito qualcosa di differente – aggiunge Ateri -. Questa è la regola della democrazia, prendere o lasciare».

Di seguito il comunicato integrale a firma Vittorio Ateri, AttivaMente.


AttivaMente ha votato a favore della proposta di adeguamento delle tariffe della Casa di Riposo.

Le ragioni del nostro voto a favore  sono semplicemente dettate dalla realtà.

La realtà ci richiama, queste sono le sole condizioni a cui possiamo aderire o no, e abbiamo deciso di aderire senza un non qualche imbarazzo.

Quando si decide di partecipare ad una coalizione di governo, non possiamo pensare di imporre sempre le nostre ragioni.

Se non facessimo così con le nostre mogli o i nostri mariti, prima o poi ritorneremmo inevitabilmente tutti ad essere single.

Dobbiamo solo decidere se vogliamo rimanere con la nostra moglie o con il nostro marito o tornare single.

Si discute del merito, anche animatamente, ma poi si trova un punto di sintesi e quello che è deciso dalla maggioranza lo si persegue anche se non è quello che noi auspichiamo e possibilmente senza perdere tempo in balletti negoziali senza senso che la cittadinanza non comprende anzi ne esce irritata.

Noi abbiamo deciso di rimanere in questa maggioranza e votare ciò che questa maggioranza concorda al suo interno, a maggioranza, anche se avremmo preferito qualcosa di differente.

Questa è la regola della democrazia, prendere o lasciare.

Il nostro pragmatismo ci aveva fatto propendere per un aumento della tariffa a 65€ fin dal primo giorno del nostro insediamento nel 2015, per poterlo congelare fino al termine del contratto in essere con la cooperativa che gestisce la CASA DI RIPOSO  nel 2018.

Siamo stati chiamati a ratificare una proposta che ci ha visto favorevole, solo perché finalmente si adeguano, anche se non come auspicavamo fin dal giorno uno, le tariffe che non aggiornate  opportunamente a tempo debito, hanno generato minori entrate, stando stretti, per almeno € 360'000 nei due anni e nove mesi trascorsi.

360'000 Euro che sono andati a beneficio di pochi cittadini, che non voglio assolutamente colpevolizzare, dimenticando per esempio tutti gli altri anziani che all’interno delle proprie famiglie non beneficiano di alcun aiuto sociale.

Dovremo prima o poi accendere i riflettori anche sul CENTRO DIURNO che con i suoi 3 Euro giornalieri di aumento, hanno lo stesso effetto sul bilancio che ha un’aspirina su un malato terminale di cancro.

Non pensino gli ospiti e parenti della Casa di Riposo che AttivaMente provi piacere ad aumentare le tariffe, faremmo tutto gratis e per tutti se fossimo in Qatar, ma siamo a Parabiago, città che versa nelle casse del Tesoro a Roma 90 Milioni di Euro di tasse e ne riceve indietro meno di un milione.

Strumentalizzare e mettere demagogicamente in contrapposizione quanto speso per i campi in sintetico dei nostri due stadi, o i fondi destinati all’acquisto del proiettore per i film all’aperto, è prima di tutto un atto di gretta ignoranza amministrativa perché non si riesce nemmeno a comprendere cosa è un bilancio, non capire la differenza tra  fondi destinati agli investimenti da fondi destinati alla spesa corrente è da dietro la lavagna con le orecchie d’asino e non si tiene  conto però delle centinaia di parabiaghesi, giovani e adulti atleti che frequentano gli impianti sportivi o gente comune che durante l’estate può ritrovarsi insieme a vedere un bel film in una città di 30 mila abitanti che non ha un cinema o un teatro, è veramente da ignoranti o da  intellettualmente disonesti nel cavalcare queste spese prese a pretesto.

Questo nostro voto, è dettato dalla nostra serietà, dalla nostra onestà intellettuale e dall’interesse che abbiamo per Parabiago e per i Parabiaghesi.

Potevamo fare meglio? Certo.

Lo possiamo fare solo ora?

Facciamolo solo ora, ma facciamolo.

Signor Sindaco, Attivamente  con un non celato imbarazzo, la incoraggia a proseguire senza paura per il bene dei Parabiaghesi, di tutti i Parabiaghesi.

AttivaMente

Vittorio Ateri – Coordinatore politico

Redazione
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Pubblicato il 27 Gennaio 2018
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