Si è svolta oggi, domenica 7 dicembre, nel giorno dedicato a Sant’Ambrogio la cerimonia d’investitura religiosa della contrada omonima. Gremito di contradaioli gialloverdi il Santuario di Santa Maria delle Grazie per assistere alla promessa della reggenza che ha portato la contrada alla vittoria durante l’ultima domenica di maggio. A presiedere la cerimonia don Patrizio Croci che nella sua omelia ha ricordato la figura del Santo di cui la contrada porta il nome. «Sant’Ambrogio – ha detto don Patrizio Croci – si distinse per la sua generosità verso tutti e la sua capacità di decidere, per l’azione coraggiosa e immediata. Come cristiani dovremmo essere più coerenti con le nostre scelte e coraggiosi».

Presente per un breve saluto Monsignor Angelo Cairati. «Volevo salutarvi e dirvi che sono contento di questa presenza numerosa questa sera per Sant’Ambrogio, – ha detto Monsignor Cairati – volevo ringraziarvi anche perché so che lunedì 15 dicembre le contrade si troveranno in Castello e riceveranno le tessere della “Spesa solidale” che trasmetteremo alle nostre Caritas. Questo aspetto sociale del Palio è sempre lodevole».

7, un numero ricorrente e molto caro a Sant’Ambrogio

Con la vittoria di quest’anno la contrada Sant’Ambrogio ha vinto 7 Palii, numero molto caro a Sant’Ambrogio. «Ricorre spesso in questo anno giubilare della speranza – ha detto don Patrizio Croci nella sua omelia – un numero particolarmente caro a tutti: il numero 7, che si riferisce principalmente alla data del giorno di festa dedicato a Sant’Ambrogio ma è anche il giorno in cui fu consacrato Vescovo di Milano nell’anno 374. Il numero 7 è stato spesso utilizzato per indicare la pienezza di una vita dedita al servizio religioso, che nel caso di Sant’Ambrogio è legata alla difesa della fede e alla cura del suo gregge. In questo contesto può essere associato alla completezza della sua opera come Vescovo e pastore della Chiesa ambrosiana. Il numero 7 ricorre spesso in questo anno anche dal 25 maggio, con diverse ricorrenze sportive e mangerecce. Potrebbe essere, e lo è, un vero e proprio giubileo medievale legnanese pieno di gioia e festeggiamenti».

Squadra che vince non si cambia

Un fine settimana ricco di emozioni per Mattia Landi che, oltre ad essere riconfermato capitano della contrada per il sesto anno, è anche diventato papà della piccola Atena nata venerdì 5 dicembre. Per lui gli auguri di Monsignor Angelo Cairati che prima dell’omelia di don Patrizio Croci gli ha dato un forte abbraccio. Confermati al timone della contrada di via Madonna delle Grazie per l’anno paliesco 2026 anche il gran priore Ermenegildo Pizzo, reggente da 6 anni, e castellana Giulia Restelli per il terzo anno consecutivo. Riconfermati gran dama Rosanna Garavaglia e scudiero Jacopo Bertelli. A fare da sfondo alla cerimonia della promessa della reggenza di Sant’Ambrogio la Croce di Ariberto da Intimiano.

Come sempre presenti alla cerimonia le altre sette reggenze, il gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade Alessandro Airoldi, il Cavaliere del Carroccio Andrea Monaci, il presidente di Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi e il Supremo magistrato Lorenzo Radice.