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A Rescaldina tutto pronto per accogliere la sfilata del Palio

L'atteso ritorno del Palio in paese si prepara ad entrare nel vivo, prima con la sfilata e poi con un weekend di giochi e tornei

Il conto alla rovescia ormai è partito: a Rescaldina è tempo di Palio. Le contrade e il comitato Palio sono all'opera ormai da un anno, il palazzo municipale si è già vestito a festa, e adesso si entra nel vivo per arrivare a decretare chi tra Croce, Rescalda, Torre e Ravello si aggiudicherà il gonfalone con i simboli delle contrade e del comune.

Qualche punto le quattro compagini rescaldinesi in realtà hanno già iniziato ad accumularlo, prima con il palio sportivo di giugno, poi con le "Aiuole fiorite" nell'ambito del concorso "Balconi fioriti" e infine con la competizione "Tali quali" organizzata da Scondinzolares. A guardare la classifica dall'alto, in questo momento, è Rescalda, che con i suoi 27 punti per ora è al primo posto; segue Ravello con 24 punti, poi Croce con 13 e chiude il quartetto Torre a quota 11.

Tutto però può ancora succedere. La prima chances per scalare la classifica sarà domenica 9 settembre, quando le quattro contrade sfileranno tra le vie del paese in un corteo dedicato alla leggenda di Lupo da Limonta, lo scudiero fuggito dalla rocchetta di Rescaldina secondo la vicenda narrata da Tommaso Grossi nel romanzo storico "Marco Visconti". In questa occasione, infatti, una giuria composta da cinque sindaci della zona assegnerà un punteggio sia ai 20 figuranti in costume che scenderanno in campo per ogni contrada, sia alla sfilata nel suo complesso, ovvero alle coreografie ed alle scelte di intrattenimento che adotterà ogni compagine. La sfilata partirà dal parcheggio di fronte alla scuola dell'infanzia Ferrario in via Gramsci, proseguirà per via Gramsci fino a via Bossi, percorrerà interamente quest'ultima strada, attraverserà Piazza Chiesa, via Don Pozzi e via Matteotti e poi, dal sottopasso ferroviario, farà capolino in largo Amigazzi, per poi proseguire in via Marconi, via Alberto da Giussano, piazza Don Arioli e via Rusconi fino ad arrivare in oratorio. 

L'ultimo weekend di settembre, poi, farà da cornice a giochi e tornei: dai tornei di carte ai giochi del sabato pensati soprattutto per i contradaioli più piccini, come la corsa con i sacchi, la gimkana e il gioco della mela, fino alle competizioni dedicate ai "grandi" come il tiro alla fune e il taglio del tronco. Accanto a queste competizioni, la gara della poesia in dialetto rescaldinese e l'esposizione fotografica nell'ambito della quale ogni contrada presenterà un book di fotografie che verranno valutate da una giuria.

Un ritorno in grande stile, insomma, per una manifestazione che da Rescaldina mancava da un lungo periodo di tempo. Ed è un ritorno che farà da ciliegina sulla torta ad un percorso che le contrade, insieme al comitato Palio, stanno costruendo ormai da un anno, ovvero da quando l'idea di Alessandro Calò è stata premiata dai suoi concittadini nelle urne del bilancio partecipativo 2017. «L'idea è nata notando che nei paesi vicini a noi, ma in generale un po' in tutta Italia, c'erano tanti esempi di Palio: tutte manifestazioni molto interessanti, che coinvolgevano il paese e lo rendevano più bello – spiega Calò –. Così mi sono detto: perchè non farlo anche a Rescaldina? In quel momento, però, non avevo ancora idea di quale forma avrebbe dovuto assumere questo evento: lo abbiamo deciso un po' per volta, costituendo un comitato dal quale sono state "sfornate" tutte le idee che hanno dato forma al Palio. Quel che ne è nato, però, è quello che mi aspettavo: il paese si è lasciato coinvolgere, il comitato è composto da persone valide, l'intera manifestazione si fonda su uno spirito sano, dove ogni contrada partecipa con la giusta voglia ma senza eccessiva competitività. Un po' di sano campanilismo non guasta mai, ma l'amore per il proprio paese e la voglia di fare qualcosa insieme sono le chiavi migliori per vivere la comunità – continua il promotore dell'iniziativa –. La vigilia del Palio, per me che ne sono stato il promotore, è un momento affascinante: il pensiero che l'idea di un singolo cittadino abbia mosso un intero paese di 14mila abitanti, significa che nostra la parola è ancora importante». 

Le contrada, in questi 12 mesi, sono diventate per Rescaldina molto più che semplici "pretendenti" al gonfalone. «Il Palio ha portato più vita di comunità nelle contrade – sottolinea il sindaco Michele Cattaneo –: ci sono persone che si sono trovate a collaborare per questa iniziativa senza quasi conoscersi prima, e il bello di questa esperienza è proprio che sono i contradaioli stessi a portare punti alle loro contrade. C'è un bel clima anche tra le contrade stesse, e la dimostrazione sta anche nel fatto che non ci saranno cene di contrada, ma dopo la sfilata si farà la cena di tutte le contrade. In diversi contesti le contrade sono diventate anche un motore della comunità, un motivo di incremento delle presenze: penso ad esempio alle vie del Natale, alla festa di Scondinzolares, al pigiama party, tutti contesti in cui le contrade sono state protagoniste belleSecondo me è giusto che il Palio riprenda ad essere una tradizione – conclude il primo cittadino –: con le contrade abbiamo sempre dato quasi per scontato che questo sia il primo anno e che ne seguiranno altri». 


Per preparasi al meglio al mese "clou" del Palio, LegnanoNews ha fatto quattro chiacchiere con le quattro contrade protagoniste della manifestazione

Croce, la contrada che rivive la storia "gomito a gomito"

Rescalda, la contrada dell'appartenenza

Ravello, la contrada che vuole diventare una casa

Torre, la contrada "nobile" che è partita da zero

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Agosto 2018
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