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VERDI: IN UN ANNO IL COMUNE E' RIMASTO IMMOBILE SUI PROBLEMI AMBIENTALI

22 Aprile 2009

In relazione alla Giornata della Terra 2009, riceviamo  e volentieri pubblichiamo alcune considerazioni del Direttivo dei Verdi di Legnano

Il 22 aprile si celebra la giornata mondiale per la Terra. Earth Day invita a considerare che ognuno di noi può diventare protagonista, assumendo un atteggiamento consapevole e riconoscendo l’importanza del proprio ruolo per la tutela del pianeta.

Molte sono le iniziative che ne portano il messaggio in primo piano, un messaggio che nei quasi quaranta anni di proposizione è sempre più presente nella vita quotidiana.La ricorrenza di Earth Day nella realtà giornaliera dei legnanesi anticipa di poco il secondo anniversario di governo della giunta Vitali ed è per i Verdi a Legnano occasione di bilanci per l'impegno speso da chi ha avuto mandato per governare la città.

Se lo scorso anno avevamo evidenziato e motivato l'assoluto disinteresse per l'ambiente da parte del sindaco e la sua giunta, questo inizio di 2009 riconferma tale mancanza. Non è nostro obiettivo ripetere ai legnanesi che su questioni come inquinamento, agenda 21, mobilità sostenibile, decentramento, in breve su questioni che riguardano salute, tempo guadagnato, investimento in fonti alternative e quindi risparmio per e di tutti (e non solo di coloro che possono permettersi di vivere legnano come città dormitorio per allontanarsi ogni week-end) la situazione è quella dello scorso 22 aprile 2008: immobile.

Ma il sindaco Vitali ed il centrodestra che lo sorregge non sono così tanto nei nostri pensieri per rammentare questioni a lui note. Ci  rivolgiamo a quei legnanesi che vivono la difficoltà di abitare un centro urbano in cui è difficile coniugare le parole vita e qualità. Se qualche concittadino si demoralizza e si dispera di fronte ad un traffico sempre più invadente, malgestito e in prospettiva male organizzato, senza che vengano posti in atto provvedimenti per tenere sotto controllo l'inquinamento, la mancanza di verde fruibile senza dovere attraversare la città, e con la prospettiva di divenire la città delle case e dei magazzini, vogliamo provare a consolarlo.

Intorno a noi il mondo cambia. Faticosamente in questi anni si sta affermando l'interesse per una nuova politica, mirata sul tema della salvaguardia dell'ambiente, più sensibile su tematiche di risparmio energetico e, cosa non da poco, nel mezzo della crisi che viviamo per l'investimento di capitali e di guadagno in posti di lavoro. Così il principale polo economico del mondo, gli Stati Uniti, sta scegliendo con il suo nuovo presidente di puntare sul nuovo, sulle energie rinnovabili, sull’occupazione “verde”, i colossi economici come la Germania abbandonano il nucleare obsoleto,  i retailer (termine che indicativamente traducibile come “dettaglianti”) negli ultimi anni si sono mossi per ridurre in maniera anche incisiva per adottare delle politiche di rispetto ambientale, dalla riduzione da parte di alcune catene italiane della plastica negli contenitori, ai colossi statunitensi come Wal-Mart, la più grande (e criticata per alcune sue politiche) catena di vendita nel mondo, che a Las Vegas aprono un magazzino che dovrebbe ridurre addirittura del 45% i HE5 (indicatore di efficienza energetica).

Certo rimane da capire se le motivazioni di fondo siano esclusivamente economiche o se ci credano veramente. Ma poco importa, soprattutto se i risultati promessi vengono raggiunti, e da lì doverosamente ampliati. E' importante che una serie di segnali partano nella direzione giusta, per dare forza a chi nel proprio vivere quotidiano cerca di fare un investimento nel futuro della terra e delle generazioni che seguiranno.

Dispiace di convesso verificare l'ostinazione con cui un modello di sviluppo obsoleto che investe solo su strade, edifici, tecnologie arretrate (dal nucleare di terza generazione al ponte sullo stretto) sia tuttora la linea politica di chi ci governa. E le conseguenze della mancata adozione di un costruire corretto è malauguratamente storia dell’Abruzzo in questi giorni.

A legnano è importante che questo segnale venga amplificato dalle persone che contano sul futuro, ognuno secondo le proprie possibilità ed inclinazioni, dall'accensione di una lampadina in meno ad un tragitto a piedi in più. Sono abitudini che possono sembrare una voce isolata ma che se diffuse raggiungeranno, speriamo, le sorde orecchie di chi siede a Palazzo Malinverni.

Verdi per Legnano

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