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PAM PARCO TICINO: INVESTIMENTO DA BUTTARE?

22 Settembre 2010


Invio questa mail a titolo personale come cittadino prima che componente di una associazione ambientalista (che si muoverà con gli opportuni passi) per evidenziare una situazione critica nella nostra zona.

Nel sito del PAM è possibile informarsi sul corridoio ecologico di collegamento fra il Parco Alto Milanese stesso ed il Parco Lombardo del Ticino. Per chi dopo avere visionato all'interno del sito del Parco il progetto dell'opera e da esso invogliato volesse percorrerne il tratto fino a Buscate come successo al sottoscritto potrebbe constatare di persona la differenza tra gli intenti contenuti nell'esposizione del progetto e la realtà.

Lo stato in cui versa il ‘corridoio’ senza essere ancora considerabile critico a mio giudizio consiglia una particolare attenzione nella gestione dello stesso. Se alcuni accorgimenti negli attraversamenti in prossimità delle strade che esso incrocia potrebbero aumentarne la sicurezza e risentono delle problematiche generali del raccordare una pista ciclabile al tessuto viario esistente, i problemi maggiori riguardano il sentiero.

Delle opere di sistemazione e riqualificazione auspicate  e lette nel progetto poco si nota in quanto l'attenzione di chi lo percorre viene catalizzata dal degrado (a cui non è nuova la zona visto le segnalazioni apparse sulla stampa in tempi e frequenze ben evidenziate) dovuto a scarichi di materiali vari soprattutto di pericolose quantità di amianto.

Non solo, la quantità del volume di  essi cambia da una visita all'altra….Tutto questo a fronte di altri non trascurabili problemi. In primis i vandalismi (o la mancata manutenzione?) che hanno colpito gli accessori  di supporto ‘didattico’ al sentiero, la percorrenza dello stesso a volte semiostruita dagli stessi materiali di cui sopra, alcune percorrenze con mezzi a motore che poco hanno a che vedere con un sentiero ciclopedonale.

Eppure l'investimento è consistente per un percorso di sette-otto chilometri.Il cartello con le indicazioni di legge che riporto all'interno di una personale galleria fotografica descrive l'ammontare dei lavori nel tratto pari a oltre 150000 euro, dal quale può desumersi lo stupore dello scrivente nel valutare come sia scarsa o a essere buoni ‘insufficiente’ la progettualità correlata all'opera.

Chiaramente esistono zone dove una pista ciclabile oltre che piacevole nella percorrenza lo è anche perché paesaggisticamente ben locata.Il successo (che ho veduto di persona) della pista ciclabile costeggiante il lago di Varese, o sia pure in maniera minore ma non trascurabile della Castellanza-Torba (del medio-Olona) è sicuramente favorito dalla cornice in cui inserita.

Penso che -dove i panorami non sono così apprezzabili, come nella nostra zona- valorizzazione importante che si possa fornire sia la promozione di essi e le opere correlate (come il sentiero) con iniziative mirate. Sarò disattento, ma del citato corridoio ecologico sapevo poco, neppure dell'inaugurazione (se avvenuta) mi informerò meglio.

Ma prima ancora di domandarmi se esiste una visione della viabilità ciclabile nella quale inserire il corridoio mi chiedo se il passo importante e fondamentale sia ricominciare dall'ABC con una maggiore presenza sul territorio, un controllo più accurato e frequente, e normative più rigide.

Cliccando all'interno del blog http://cosdamatti.blogspot.com/ è possibile visionare alla voce:PAM-Parco Ticino le foto corredate da un testo che provano lo stato di tale opera, sperando che la segnalazione (come avvenuta nei tempi e modi dovuti/potuti dal sottoscritto alle autorità, ad oggi comuni di Dairago, Busto Arsizio, Magnago) sia interpretata nel giusto modo di sprone a sensibilizzazione in quello che potrebbe essere un punto di forza della nostra zona.

Associazione ‘Fare Legnano’ 

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