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Articolo 31 al Rugby Sound, nessuno se ne è andato via contento

Rugby Sound - Articolo 31

6 Luglio 2023

Gentile editore,

Desidero condividere il mio contributo in merito al concerto degli Articolo 31 di ieri sera, che è stato interrotto a causa della pioggia. Facendo riferimento al vostro articolo, in cui si cita: “Poi tutti a casa sotto il diluvio, tra code epiche e vestiti zuppi, ma col sorriso per una serata comunque divertente sulle note degli Articolo 31“, desidero esprimere che la realtà è stata diversa. Nessuno se ne è andato via contento.

Partiamo dall’inizio: si è perso quasi un’ora prima che gli Articolo 31 salissero sul palco, con un artista di supporto (giuro, non so chi fosse) probabilmente per scaldare il pubblico. La previsione meteo era già stata lanciata e gli organizzatori avrebbero potuto modificare la scaletta se avessero iniziato il concerto prima. In questo modo, avremmo potuto godere di più della loro musica, che era l’unico motivo per cui eravamo presenti all’evento.

L’organizzazione è stata impeccabile nel momento di controllare le borse all’ingresso, ma è stata catastrofica quando siamo stati obbligati a sgomberare il tendone, l’unico posto al coperto dalla pioggia scrosciante che non accennava a smettere e anzi si intensificava sempre di più.

Con rabbia ci hanno intimato di andare via: donne, bambini e persone che, ammettiamolo, non sono più così giovani, sono stati costretti a camminare sotto la pioggia, correre in mezzo a pozzanghere, alberi e traffico che comprometteva la visibilità di chi era in auto e stava già andando via.

Non è servito a niente chiedere più volte dei sacchi della spazzatura che ci avrebbero aiutato almeno un po’ a non bagnarci completamente quando uscivamo. Né la polizia, né il servizio d’ordine, né il personale di sicurezza, né tanto meno i barman hanno dimostrato un minimo di umanità nei confronti di coloro che avevano pagato per trascorrere una serata a rivivere vecchie emozioni ascoltando i brani degli artisti. Ci è stato risposto con cattiveria: “Non possiamo, dobbiamo seguire gli ordini.” In 7000 persone ci hanno fatto sgomberare senza un minimo di umanità, lasciandoci camminare pericolosamente sotto un diluvio che avrebbe potuto avere conseguenze orribili.

La previsione meteo era stata lanciata, perché nessuno ha previsto uno scenario che era più che annunciato? Sono venuta apposta dall’estero per questa serata unica e voglio essere chiara: non do colpa né alla pioggia né agli Articolo 31, che per un’ora mi hanno fatto rivivere emozioni da pelle d’oca, facendomi piangere ad ogni singolo brano e regalandomi uno dei momenti più belli della mia vita.

Ma è fondamentale che si ponga attenzione alla delusione e alla rabbia delle persone quando si smette di trattarle come esseri umani e, privi di qualsiasi compassione, vengono costrette a bagnarsi fino alle ossa a causa di una mancanza di organizzazione adeguata a una situazione del genere.

Desidero menzionare una persona in particolare, l’unico agente di sicurezza che ha dimostrato pietà e ha avuto la gentilezza di offrirmi un sacchetto dell’immondizia per proteggermi, quando gli ho chiesto dove poterlo trovare. Nel caso questa email venga pubblicata e quel ragazzo abbia modo di leggere le mie parole, desidero dirgli: GRAZIE.

Purtroppo, la scarsa organizzazione in questo scenario ha oscurato tutto il resto.

Questo è tutto.

Valentina

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Facciamo seguito alla richiesta di chiarimenti contenuta nella lettera indirizzata a LegnanoNews, in merito alla serata degli Articolo 31 al Rugby Sound.

Considerate le pessime condizioni meteorologiche, ribadiamo che le decisioni assunte sono state prese ad esclusiva tutela dei partecipanti al concerto e nell’assoluto rispetto del T.U.L.P.S.

Cordiali saluti

Lo Staff Rugby Sound

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