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“Felice di essere Musazzi”, il libro per il centenario della storica Teresa rialza il sipario del Tirinnanzi

Presentato "Felice di essere Musazzi", il libro dalle cui pagine ha preso il via il percorso lungo il quale Legnano riscoprirà la "sua" Teresa nei prossimi mesi tra mostre, tavole rotonde e serate nei cortili

Si rialza finalmente il sipario al Teatro Tirinnanzi di Legnano e lo fa per rendere omaggio, a cento anni dalla nascita, ad uno dei figli più illustri della Città del Carroccio: Felice Musazzi, l’attore che nei panni della Teresa ha portato la compagnia dialettale de I Legnanesi, da lui stesso fondata insieme a Tony Barlocco, sui palcoscenici di tutta Italia.

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Sotto i riflettori riaccesi dopo troppi mesi di stop di Piazza IV Novembre lunedì 10 maggio è andato in scena il volto inedito dell’artista, quello uscito dall’armadio chiuso a chiave della moglie Mariuccia all’indomani della sua scomparsa e riaperto quando è nata l’idea di raccontare, proprio in occasione del centenario, il Felice “uomo” accanto al Felice “artista”. Quel volto che pagina dopo pagina tutti potranno conoscere leggendo “Felice di essere Musazzi”, il libro dalle cui pagine ha preso il via il percorso lungo il quale Legnano riscoprirà la “sua” Teresa nei prossimi mesi tra mostre, tavole rotonde e serate nei cortili.

Il libro, curato dal Comitato per il Centenario di Felice Musazzi (composto da Mauro Chini, Roberto Clerici, Francesca Giudici, Cristina Masetti, Alessandra Musazzi, Lucia Musazzi e Gabriella Nebuloni) si avvale della prefazione di Maurizio Porro, critico teatrale de Il Corriere della Sera, e dei testi dei giornalisti Cristina Masetti e Luca Nazari, di Alberto Bentoglio, direttore del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi Di Milano, di Nicholas Vitaliano, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Milano e di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, docente di Storia del Costume Teatrale.

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Ed è dalla loro penna che nasce un ritratto che ci restituisce l’ambito familiare e personale di Felice Musazzi con vecchie fotografie, lettere scritte durante la sua prigionia in Russia e l’esperienza da impiegato alla Franco Tosi. Senza tralasciare – come potrebbe – il suo teatro, la storia di quel costume che ha fatto grande raccontando attraverso la Teresa la storia della comunità legnanese e la carriera teatrale, dalle prime recite in oratorio ai grandi palcoscenici italiani e internazionali. Sempre tenendo sullo sfondo Legnano, la città che Musazzi ha amato e ha portato in scena per tutta la vita, facendone risuonare il nome ben oltre i confini cittadini.

Musazzi è tornato in scena al Tirinnanzi anche nelle parole del presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi, del presidente della Fondazione Ticino Olona Salvatore Forte, del produttore della compagnia de I Legnanesi e nipote di uno dei fondatori Enrico Barlocco, del presidente della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate Roberto Scazzosi, del sindaco di Legnano Lorenzo Radice, dell’assessore alla cultura Guido Bragato e della figlia e presidente del comitato nato per il centenario Alessandra Musazzi. Con una madrina d’eccezione: Antonella Clerici, che si è collegata in video così come nel corso della serata presentata da Max Pisu hanno fatto Maurizio Porro, Alberto Bentoglio, direttore del dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Milano e docente di Storia del Teatro, Luigi Ferri, associate professor of Italian Department of Classical and Modern Languages and Literatures John Carroll University, Enrico Dalceri, la Mabilia dei giorni nostri, Gigi Campisi, che fino ad un paio di anni fa interpretava Giovanni, e Antonio Provasio, che ha ereditato i panni della Teresa.

Il viaggio alla scoperta di Musazzi proseguirà con la tavola rotonda “Peccato che la più grande attrice italiana sia un uomo” del 19 maggio e con la mostra “Felice di essere Musazzi”, che sarà inaugurata a Palazzo Leone da Perego il 28 maggio e dal 29 maggio al 4 luglio sarà aperta ai visitatori. Nello stesso periodo, peraltro, a Palazzo Leone da Perego sarà allestita anche una mostra di proiezioni di immagini di ambienti legnanesi e una foto di Musazzi ambientata a cura del Gruppo fotograco della Famiglia Legnanese. In estate poi sarà un’altra esposizione, “Un fiume di risate” a continuare a raccontare alla città e a tutto il Legnanese l’attore, così come sempre in estate, compatibilmente con la pandemia, è in programma la rassegna “Corti e cortili”, tre serate dedicate alla lettura di brani tratti dai testi scritti dal fondatore de I Legnanesi e più in generale alla sua figura, con contributi di personalità del mondo del teatro e della cultura e di chi lo ha conosciuto. Settembre coinciderà con l’apertura di una nuova mostra, “Teatro 900”, che dal 4 al 12 settembre porterà nella sede della Famiglia Legnanese locandine, manifesti e altro materiale che parla di spettacoli teatrali, organizzata dall’Associazione Festival del teatro e della comicità Città di Luino. Ultimo appuntamento in calendario l’assegnazione del Premio Felice Musazzi – Città di Legnano” per le arti sceniche.

Galleria fotografica di Antonio Emanuele Pasquale

Video a cura di Luca Delfini

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Maggio 2021
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