L'Italia era ancora impegnata nei tempi supplementari quando sul palco del Rugby Sound sono sbucati i Gogol Bordello. Così, un po' in sordina. I tre maxischermi del campo di via Carso stavano trasmettendo la diretta degli Europei e i riflettori si sono accesi. Il pubblico del festival si è diviso: una buona metà è corsa sotto il palco per ballare sulle note della gipsy punk band più famosa del mondo, l'altra metà ha continuato a tifare gli azzurri, sperando fino all'ultimo.

In pochissimo tempo i Gogol Bordello hanno accesso il pubblico. Eugene Hutz e soci sono partiti con una esplosiva "Sally". Assoli di violino, chitarra e fisarmonica hanno segnato la serata, scandita dai maggiori successi della band multietnica. Oltre a "Sally", brani come "Not a crime", "American Wedding", "Wonderlust king", "Start wearing purple" e "Immigraniada" hanno aiutato i tantissimi ragazzi presenti a dimenticare l'andamento della partita della nazionale contro la Germania. Neanche gli "in bocca al lupo" di Hutz con i suoi «Forza Italia!» tra una canzone e l'altra sono riusciti a portare fortuna. La notizia della sconfitta degli azzurri si è diffusa anche tra le prime file ma lo scontento è durato ben poco. Il mix di sonorità balcaniche, reggae, punk e rock dei Gogol Bordello ha conquistato tutti. Sul palco, a fine concerto, ancora una volta il galletto mascotte del Rugby Parabiago.

Con questo show, che oltre alla "concorrenza" degli Europei è riuscito a sconfiggere anche i timori di tanti sull'incertezza del meteo, i Gogol Bordello hanno dato il via al trio di date previste in Italia nel loro tour estivo.