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Regione Lombardia punta sull’intelligenza artificiale con 30 milioni di euro

L'assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione: «Il nostro è un territorio che ha l’innovazione nel DNA e sappiamo che siamo già immersi in un’era di transizione e trasformazione, che porta con sé sfide inedite»

intelligenza artificiale

Con la prima riunione del Tavolo ‘tecnico’ di cui fanno parte oltre 100 esperti e presieduto dall’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, inizia ufficialmente l’ambizioso percorso sull’intelligenza artificiale voluto dalla Giunta regionale per creare le condizioni di sistema per cogliere le opportunità offerte da questo ‘treno tecnologico’. «Lo facciamo senza paura, ma con grande senso di responsabilità – ha spiegato l’assessore – mettendo subito sul piatto 30 milioni di euro. Il nostro è un territorio che ha l’innovazione nel DNA e sappiamo che siamo già immersi in un’era di transizione e trasformazione, che porta con sé sfide inedite».

Secondo l’assessore regionale l’Intelligenza Artificiale contribuirà sempre più alla «crescita del PIL a maggior ragione per chi saprà collocarsi in modo efficace nel contesto in evoluzione. E, dal quadro presentato oggi, l’Italia non sta ancora tenendo il ritmo essendo largamente fuori dalla top ten dei Paesi investitori in IA negli ultimi 5 anni. In questo quadro la Lombardia vuole fare la sua parte e invertire il trend nazionale, contribuendo non solo a recuperare un gap, ma anche a spostare l’asticella più in alto».

«Abbiamo a disposizione un tessuto di fondi di investimento attenti e pronti a sostenere iniziative audaci, università e centri di ricerca che – ha continuato l’assessore – sono fucine di talenti e ricerca, ospedali riconosciuti a livello mondiale capaci di ricerca traslazionale avanzata, grandi aziende che sono leader nei loro settori e un ecosistema di startup unico nel panorama italiano. Su questi asset vogliamo consolidare la nostra capacità competitiva sull’intelligenza artificiale e il nostro posizionamento strategico a livello globale. La Lombardia non propone un piano predefinito e calato dall’alto perché non sarebbe coerente con il modello lombardo, fatto di sussidiarietà, concretezza e valorizzazione delle differenze. Propone invece un tratto di strada da fare insieme, come sistema. È il tratto dei ‘fondamentali’: conoscenza dei bisogni, rimozione degli ostacoli che limitano lo sviluppo e l’accesso al mercato, investimento in ricerca, formazione delle competenze. Diventa quindi necessaria una stretta collaborazione tra tutti gli attori (pubblici e privati) già attivi sul territorio per sostenere la crescita sia economica sia sociale. «Questo – ha concluso l’assessore – è esattamente il motivo per cui nasce l’iniziativa ‘LombardIA’”. Prossimo step gli Stati generali dell’Intelligenza Artificiale che la Lombardia ospiterà a inizio luglio e che saranno frutto di questo percorso di collaborazione e co-creazione».

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Pubblicato il 16 Aprile 2024
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