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Lavoratrici ex MercatoneUno di Legnano scrivono ai sindaci: «Aiutateci a trovare un lavoro»

A mobilitarsi sono oltre una ventina di madri di famiglia e single che hanno anche superato i 40 anni. «Perchè la nostra professionalità non ha valore?»

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Le lavoratrici dell’ex MercatoneUno di Legnano, in cassa integrazione dal 2019 (in copertina la foto d’archivio dello sciopero), non si danno per vinte: proprio oggi, mercoledì 17 febbraio, hanno scritto una lettera ai sindaci di Legnano, Rescaldina e Cerro Maggiore per chiedere aiuto nella ricerca di una nuova occupazione. A mobilitarsi sono oltre una ventina di madri di famiglia e single che hanno anche superato i 40 anni. Donne che per anni hanno lavorato nel punto vendita di viale Sabotino da poco trasformato in un negozio di abbigliamento. Lavoratrici che hanno accumulato esperienza nel settore della vendita di casalinghi, del tessile e anche nell’arredo. Professionalità che il territorio, da due anni a questa parte, non è riuscito ancora ad assorbire.

«Ci sentiamo abbandonate – spiegano le rappresentanti Roberta Pagani, Carla Capodivacca e Stefania Spontoni -. In questo momento abbiamo la cassa integrazione che è stata rinnovata sino al mese di novembre. Poi ci sarà la NaSpi. Però ci manca un futuro. Tutte noi vorremmo tornare a lavorare e ci chiediamo perché la nostra professionalità non possa essere impegnata nelle nuove realtà che interessate ad aprire sul territorio».

Nella lettera le lavoratrici hanno chiesto ai primi cittadini un intervento per poter aprire un tavolo di confronto con le nuove realtà che apriranno sul territorio come “Mondo Convenienza” oppure Ikea che dovrebbe insediarsi nelle Gallerie commerciali dell’ex Auchan. «Chiediamo una possibilità – spiegano le lavoratrici -. Il 23 maggio del 2019 senza preavviso, con un semplice messaggio siamo stati avvisati che il nostro punto vendita di viale Sabotino era definitivamente chiuso e noi, di conseguenza, ci siamo trovati senza lavoro. In questi anni nulla è cambiato. Siamo venuti a conoscenza che nel territorio ci saranno nuove aperture di attività commerciali su grande distribuzione che trattano lo stesso settore merceologico dal quale proveniamo e dove siamo sicuri di poter trovare un’occupazione ottimale, potendo contare sulle nostre competenze maturate nel medesimo ambito. Vorremmo chiedere ai sindaci un intervento, per poter avere un contatto diretto e aprire un’interlocuzione con le nuove realtà».

La preoccupazione espressa nella lettera inviata ai sindaci è quella di non riuscire a trovare un lavoro a causa dell’età. Già perché l’età anagrafica, oltre  è una forte discriminante nel mondo del lavoro di oggi. «La situazione occupazionale, nel nostro comune, è tale da non poterci garantire una ricollocazione, nonostante i nostri sforzi e la nostra pluriennale esperienza – si legge nella lettera -. La maggior parte di noi è in una fascia di età dove la ricollocazione non è facile, o scontata, ma che oggi ci risulta ancor più necessaria per sostenere le nostre famiglie in difficoltà».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Febbraio 2021
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