"Rigenerare" il Parco del Rugareto: è questo l'obiettivo dei comuni del Plis, che mercoledì 23 gennaio hanno presentato un progetto per far "rivivere" l'area boschiva, protagonista a più riprese della cronaca per episodi legati lo spaccio di droga. 

Per restare agli episodi più recenti, solo negli ultimi mesi il polmone verde è stato "teatro" di diversi episodi legati alle sostanze stupefacenti.

A partire, ad esempio, dalla maxi retata dello scorso marzo, che ha visto in campo una vera e propria "task force" di Forze dell'Ordine: a passare al setaccio i cosiddetti boschi dello spaccio, infatti, erano stati Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, supportati dalle Polizie Locali dei comuni interessati.

Per poi proseguire con i tanti interventi da parte delle Forze dell'Ordine nei mesi estivi, che hanno portato a diversi fermi ed identificazioni: un 54enne e un 34enne fermati appena entrati nell'area verde, che avevano gettato dal finestrino un pacchetto con 15 grammi di droga, tra hashish e cocaina, un 28enne pakistano sorpreso con 100gr di hashish appena prima di iniziare l'attività di spaccio e 50 persone identificate durante un controllo a tappeto della Polizia di Stato di Varese nelle aree boschive di Cislago, Gerenzano, Gorla Minore e Marnate. Oltre a sequestro di più di mezzo chilo di droga durante un blitz nella zona boschiva di via Gerenzano a Castellanza.

A gennaio, poi, l'arresto di una donna di 49 anni sopresa, insieme al figlio, ad aggirarsi nei boschi in bicicletta con tre etti e mezzo di hashish.