Grande partecipazione per il classico appuntamento natalizio di Rho, il presepe vivente promosso da Comunione e Liberazione in collaborazione con l'associazione Vita e destino, Compagnia In-Attesa e il centro di solidarietà.

L'iniziativa, che ha portato la magia del Natale tra le strade del centro nel pomeriggio di sabato 17 dicembre, ha preso il via dal santuario dedicato alla Beata Vergine Addolorata di corso Europa grazie a un primo canto e alla riflessione del cardinale Renato Corti. "Gli uomini e le donne di fede vivono l'attesa aspirando all'incontro con Dio e con Gesù. L'Avvento, per tutti noi, è l'attesa del ritorno del Signore glorioso. I profeti hanno atteso la sua nascita come Maria, che lo ha portato nel suo grembo. Tutti noi lo attendiamo per far sì che possa abitare nel nostro cuore e nella nostra vita. Vogliamo attenderlo, accoglierlo e metterlo al centro delle nostre vite" ha sottolineato monsignor Corti. Sul sagrato poi, accompagnata dai canti del coro, è andata in scena la prima rappresentazione del pomeriggio, quella dell'Annunciazione.

Il corteo si è poi diretto, grazie all'ausilio degli agenti della Polizia locale e dei volontari della Protezione civile, verso via Madonna. Qui, all'incrocio con via Serra, è stata proposta ai cittadini la rappresentazione della Visitazione. Gli interpreti del presepe vivente, sempre accompagnati dai canti del coro, hanno poi raggiunto piazza San Vittore. Qui, prima dei saluti del prevosto don Giuseppe Vegezzi, sono andati in scena gli ultimi due momenti della nascita di Gesù, l'annuncio ai pastori e la sua venuta al mondo.  La rappresentazione si è poi conclusa con gli interventi di Mauro Ballerini, a proposito della campagna promossa da Avsi a riguardo dell'accoglienza dei migranti e dei rifugiati, e con la testimonianza di Adel, un 25enne che ha raggiunto l'Italia pochi anni fa dopo un interminabile viaggio a bordo di una carretta del mare.