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Anche a Dairago arriva il controllo del vicinato

La giunta Rolfi ha dato il via libera al protocollo d'intesa con la Prefettura, primo atto per la costituzione dei gruppi di controllo del vicinato

controllo di vicinato

Anche a Dairago arriva il controllo del vicinato, formula per la prevenzione della criminalità basata sulla partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e sulla loro collaborazione con le Forze dell’Ordine già attiva in quasi tutti i comuni del Legnanese. A fine aprile la giunta Rolfi ha infatti dato il via libera al relativo protocollo d’intesa con la Prefettura, primo atto per la costituzione dei gruppi di controllo del vicinato.

«Il mantenimento di adeguati livelli di sicurezza rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo sociale ed economico del territorio oltre che un fondamentale termine di raffronto per la valutazione della qualità della vita della comunità – si legge nella delibera di giunta -. Il tema della sicurezza, il cui presidio si concreta nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, concerne in senso lato ogni attività diretta ad assicurare il rispetto delle norme che regolano la vita civile e il miglioramento delle condizioni di vivibilità, la convivenza civile e la coesione sociale».

«Sul territorio comunale si verificano fenomeni di microcriminalità che creano allarme sociale e un diffuso senso di percezione di insicurezza – prosegue il documenti -. Le forze dell’ordine operanti sul territorio comunale non sempre dispongono di risorse sufficienti per fronteggiare questi eventi soprattutto in termini di personale. Il programma di controllo di vicinato è già stato sperimentato con successo in diverse realtà dell’Alto Milanese ed è di fondamentale importanza per la diffusione e il rispetto delle regole di buon vicinato e la promozione dell’attenzione sociale».

Da qui, vista anche la volontà manifestata da diversi cittadini di «attivare in alcune aree del territorio comunale gruppi di controllo del vicinato», la scelta di sottoscrivere il protocollo con la Prefettura per avviare il progetto, che «prevede la partecipazione attiva dei residenti, il recupero delle regole del vivere civile, di coesione e attenzione sociale a sostegno della prevenzione dei comportamenti criminosi e della microcriminalità in generale, in modo da porre le Forze dell’Ordine nella condizione di fruire di un più ampio quadro informativo tramite la partecipazione diretta della comunità di riferimento».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Maggio 2024
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