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Via Palmanova: situazione di pericolo vicino alla ciclabile

Non rimosso l'albero abbattuto dalla pioggia più di un mese fa, allarme per la sbarra del parcheggio

Situazione di degrado non completamente risolta in via Palmanova, nel quartiere San Pietro. Le fotografie che proponiamo documentano due situazioni che ci sono state segnalate da alcuni residenti del quartiere e dagli attivisti pentastellati rhodensi. 

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Alcune di esse riguardano un albero abbattuto dalle forti piogge cadute sulla città nella seconda metà dello scorso mese di novembre. La pianta, dopo essere collassata su stessa, è semplicemente stata potata per alleggerire il suo peso e delimitata da un nastro posizionato dai Vigili del fuoco. L'albero, però, non è ancora stato rimosso dopo quasi un mese dal suo collasso e rischia di diventare una davvero pericolosa attrazione per i bambini che, spesso, si appendono al suo tronco per giocare. "Siamo di fronte a una situazione di pericolo – commentano gli attivisti pentastellati rhodensi -. Vicino all'albero ci sono infatti una pista ciclabile e un marciapiede. La pianta, inoltre, è anche molto vicina alla scuola materna di via Dei Ronchi, alla chiesa di San Pietro e all'oratorio".

La seconda situazione riguarda un caso di degrado ormai quasi storico, la barra che impedisce l'accesso al parcheggio ai mezzi pesanti e ai caravan che, come stabilito nella convenzione col costruttore delle limitrofe palazzine, spetta al Comune. "Questa situazione si protrae ormai da sette anni. Gli amministratori dei condomini hanno segnalato più volte il pericolo al Comune che, però, non è mai intervenuto per risolverlo" sottolineano gli attivisti pentastellati rhodensi. E le immagini sembrano parlare chiaro. La barra infatti, oltre a essere evidentemente arrugginita, è ormai piegata e la paura dei residenti è quella che anche il cemento nel quale è stata inserita possa cedere con conseguenze facilmente immaginabili.

"I periodi pre elettorali nei quali quest'amministrazione sistemava gli asfalti per mostrare la cura verso il territorio sono già stati dimenticati. In compenso, però, vengono elargiti dei contributi alle scuole private mentre quelle pubbliche cadono a pezzi. I soldi dei rhodensi, inoltre, vengono anche spesi per commemorare in consiglio comunale Fidel Castro del quale, almeno a metà dei cittadini, poco importa. Rho sta diventando sempre più una città dormitorio nella quale le piccole attività, anche storiche, chiudono a vantaggio dei megastore e dove si vantano i successi della raccolta differenziata evitando di dire quanto solo alte le tasse sui rifiuti" commentano gli attivisti pentastellati rhodensi che poi chiedono: "Dove sono l'attenzione e la cura verso il territorio e i suoi cittadini? La nostra paura è che si stia correndo il rischio che si possa ripetere un altro caso Manzoni. I problemi della città vanno risolti prima che qualcuno possa farsi davvero del male".

 

Redazione
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Pubblicato il 15 Dicembre 2016
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