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Giunta cerrese, insediamento “ad alta tensione”

Si è presentata la squadra del sindaco Teresina Rossetti: forti le critiche dell'ex sindaco Antonio Lazzati e dell'ex assessore D'Anna - Polemiche anche dalla Lega Nord...

(g.somazzi) – La nuova giunta comunale del sindaco di Cerro Maggiore Teresina Rossetti si è insediata in un primo consiglio comunale decisamente "caldo".

Contro la nuova giunta si sono schierati tre consiglieri di maggioranza infuriati: l'ex sindaco Antonio Lazzati e gli l'ex assessori Giuseppe D'Anna e Calogero Mantellina che, come noto, non sono stati riconfermati nella squadra di governo.

«In base al decreto legge 39 del 2013 – è intervenuto subito D'Anna puntando il dito contro il nuovo vice sindaco Piera Landonisi evidenzia una incompatibilità tra gli incarichi in Regione e in Comuni di oltre 15mila abitanti sullo stesso territorio. Inoltre, Cantalupo è poco rappresentata in giunta». Richiesta respinta dal segretario comunale (che ha ricordato come a Cerro si sia votato come nei Comuni con meno di 15mila abitanti) e dalla Landoni stessa, che ha un incarico in Regione: «Ho avuto un parere legale, il mio è un incarico di diritto privato che non inficia nè la candidatura nè la nomina in amministrazione» ha risposto la diretta interessata.

Sorpresa dalla giunta anche il capogruppo di minoranza della Lega Nord Marina Lazzati: «Correttezza voleva che i nomi degli assessori venissero presentati qui prima che alla stampa. Il sindaco detiene tante deleghe: è Wonder Woman? Mantellina e Lazzati insieme hanno preso oltre 350 preferenze, ma in giunta non hanno ottenuto nulla. E Cantalupo vanta solo un assessore. Le istanze dei cittadini sono state disattese, è stato disatteso l'essere super-partes e rischiate di diventare ostaggio della sinistra del Pd».

Fortemente critico l'ex sindaco Antonio Lazzati: «Ora in giunta ci sono 4 esponenti del Pd. I 3 del partito che avevamo in lista avevano detto che avrebbero seguito le linee della nostra lista civica ma, dal 26 maggio, hanno optato per quella della segreteria politica».

Il sindaco Rossetti ha poi replicato: «Ho sempre sostenuto che in giunta avrei salvaguardato una parte dei vecchi membri della lista, che avrei aggiunto volti nuovi ed esponenti femminili. Del Pd abbiamo 3 persone  e fin da subito è stato detto che la mia lista civica era ufficialmente sostenuta da questo partito. Non mi sembra di aver fatto promesse non mantenute nè fatto torto a qualcuno: ad alcuni esclusi ho chiesto di partecipare con incarichi in giunta ma non l'hanno fatto. I voti di Mantellina e Lazzati? Ho sempre ripetuto che non avrei fatto imposizioni, le mie idee per la giunta erano chiare: vecchia guardia, nuovi volti e donne. Qui non ci sono nè gruppi di potere nè gruppi nei gruppi. Il Pd obbedirà alla lista civica così come lo faranno i membri della lista stessa».

Si sono poi presentati i gruppi di minoranza: «Noi non ci siamo mascherati dietro liste civiche, non abbiamo nulla da nascondere – ha affermato Francesco Spataro di Fratelli d'Italia -. Le nostre priorità sono sicurezza e lavoro. La politica della spartizione delle poltrone è finita, c'è un vento di cambiamento che spazzerà via il vecchio».

«Vogliamo essere costruttivi – ha dichiarato Gabriele Dalla Maria di "Noi per Dalla Maria" -, e discutere progetti nell'interesse del cittadino».

Infine, Livio Zapparoli del Movimento Cinque Stelle: «Non ci saranno margini di trattativa su consumo di suolo e Ikea, su altro siamo disponibili a lavorare, essendo propositivi».

Leggi qui per il commento di Calogero Mantellina (ex assessore di Cerro Maggiore e non confermato in giunta così come l'ex sindaco Antonio Lazzati e l'ex assessore Giuseppe D'Anna).

 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Giugno 2014
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