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Il PGT a Legnano corre troppo e le minoranze per protesta “bigiano” di nuovo il consiglio comunale

Secondo le opposizioni, la maggioranza impone tempi troppo stretti e non rende possibile un confronto democratico

consiglio comunale legnano

Rispetto altre serate,  questa volta i toni almeno sono stati moderati. Poi, però, la conclusione è stata quella già vista in precedenza: minoranze fuori dall’aula in segno di protesta e seduta proseguita solo con la maggioranza rimasta al suo posto.

La questione PGT sta movimentato in maniera assoluta la politica legnanese e anche questa sera, pur non essendo in discussione, ha accentrato tutta l’attenzione.  Le opposizioni compatte hanno lasciato i banchi in segno di protesta per la convinzione che l’amministrazione stia accelerando troppo i tempi, decidendo di fissare già tra una settimana la seduta per la sua adozione ed evitando così un confronto democratico.

Tutti i gruppi di minoranza, nelle comunicazioni d’apertura, si sono manifestati in maniera severa sull’argomento utilizzando termini nel descrivere il PGT come “un piano indecente e imbarazzante, frutto di dilettanti allo sbaraglio, con il primato di essere il meno partecipato in città”. Da qui la richiesta di un rinvio della prossima seduta almeno a gennaio, permettendo alla commissione di riunirsi cinque volte per discutere 79 argomenti e integrare il Pgt con tutte le parti mancanti indicate nel parere conclusivo della Vas, che ha accolto diverse osservazioni delle minoranze, “segno che il nostro contributo è pur sempre importante alla sua definizione”.

Il sindaco Radice, con Borgio presidente della commissione 3 e capogruppo del PD e Pigni segretario cittadino del Partito Democratico hanno manifestato tristezza e delusione per questo nuovo abbandono dell’aula, ma anche la conferma che tutto questo sia dovuto a una volontà ostruzionistica per bloccare i lavori dell’amministrazione comunale. Insomma, accuse tutte rigettate da parte della maggioranza anche perché “con il voto di martedì il 14 si apre solo una nuova fase del percorso, non c’è l’approvazione e invece ci sarà tutto il tempo per discutere quello che si vuole”.

Alla fine l’appello presidente del consiglio Silvestri, sul quale è pure piovuta l’accusa di abuso di potere, avendo imposto il consiglio del 14 novembre: “Recuperiamo l’impegno di confrontarci anche fuori da questa aula, altrimenti ci rimettono le istituzioni e i cittadini”

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Novembre 2023
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