Quantcast

PGT ancora sulla graticola: “Manifattura affare solo per la proprietà”. Il sindaco: “È ora di cambiare la città”

Movimento dei Cittadini critico sulle previsioni del nuovo PGT per la ex Manifattura. Il sindaco: "Puntiamo a far ripartire Legnano"

Dentro la ex Manifattura di Legnano

L’iter burocratico è ancora lontano dall’atto finale, ma la pubblicazione degli elaborati del nuovo PGT di Legnano ha di fatto alzato il sipario sulle scelte di Palazzo Malinverni per scrivere il futuro delle tante cicatrici lasciate nel tessuto urbanistico di Legnano dal suo stesso passato industriale, ovvero dalle tante “ex” che ancora aspettano un nuovo orizzonte per tornare ad essere qualcosa di più di un’area dismessa. E soprattutto ha riacceso una polemica mai sopita in una città dove l’urbanistica è sulla graticola ormai da mesi, se non da anni.

Alle porte della commissione chiesta dalle minoranze per un confronto sul futuro piano di governo del territorio e dell’assemblea pubblica promossa sempre dalle opposizioni sullo stesso tema, al centro di quello che ormai è diventato un vero e proprio ring è finita la ex Manifattura, che in città ha fatto da cornice per oltre un secolo alla produzione di filati e tessuti e ancora oggi può vantare l’ultima ciminiera dello skyline di Legnano.

Dai mattoni arrivati dall’Inghilterra ai filati per Lacoste: una mattina dentro la ex Manifattura di Legnano

Per i 41mila metri quadri della Manifattura il PGT prevede una destinazione mista: il progetto dovrà mantenere l’edificio principale dell’ex Manifattura, «sia attraverso il recupero e la valorizzazione percettiva dall’esterno dell’opificio tradizionale», e recuperare a livello architettonico e funzionale degli edifici su via Lega, alcuni dei quali vincolati dalla Soprintendenza. Dovrà inoltre essere garantita l’apertura al pubblico della parte lungo via Lega, destinata a diventare una piazza, e andranno valorizzati gli alberi presenti e piantumati nuovi alberi per contenere l’isola di calore urbano, così come dovranno essere ceduti almeno 5mila metri quadri di verde al comune e dovranno essere previsti percorsi ciclopedonali che collegheranno via Palestro e via Banfi.

Quadro che ha incontrato la ferma opposizione del Movimento dei Cittadini, che parla di «notevole beneficio economico» concesso alla proprietà che potrà «costruire 9.100 metri quadri in più di quelli presenti negli edifici, che sono da conservare perché sono stati considerati beni culturali della Soprintendenza – come sottolinea il capogruppo Franco Brumana -. Questa edificazione equivale a ben 91 appartamenti da 100 metri quadri ognuno e deve essere eseguita su una porzione di terreno proporzionalmente molto ridotta. Quindi, per realizzarla occorrerà un grattacielo, quasi sicuramente più alto di quello di Piazza Mocchetti, perché se ogni piano sarà di 500 metri quadri saranno necessari 28 piani per realizzare la superficie concessa».

PGT Legnano - Aree dismesse

Non solo: nel mirino del consigliere comunale, infatti, sono finite anche le altre destinazioni cui il PGT apre per l’area. «Solo il 35% di tutti gli edifici della manifattura potrà essere utilizzato come abitazione – prosegue Brumana -. La destinazione principale delle altre parti dovrà essere quella di strutture ricettive alberghiere e di strutture ricettive non alberghiere (quali foresterie e bed & breakfast) e di uffici. Come destinazione complementare e quindi di minore estensione sono previsti esercizi di vendita sino a 2.500 metri quadri ognuno, bar, ristoranti e servizi di interesse generale, non necessariamente pubblici. Non sono previsti né un mercato coperto, né laboratori di formazione per l’industria, l’artigianato e le professioni artistiche, né la biblioteca, né i musei, che il sindaco in campagna elettorale aveva assicurato ai legnanesi.

Ultimo tassello di una critica che in realtà nei giorni scorsi ha toccato anche altri ambiti di trasformazione riguarda specificamente alcuni edifici caratteristici del complesso della Manifattura, per il quale due anni fa era stata la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano ad indicare i punti considerati di interesse culturale e di conseguenza sottoposti a vincolo, ovvero l’opificio, la ciminiera, gli uffici, il convitto e il villino del direttore.

Dentro la ex Manifattura di Legnano

«È stato deciso purtroppo l’abbattimento di edifici di valore che caratterizzano la Manifattura – conclude infatti Brumana -. Verrà raso al suolo uno dei due convitti, dove alloggiavano le ragazze dai 12 ai 14 anni, che vivevano nello stabilimento sotto la vigilanza delle suore e che erano state assunte perché ritenute più adatte a trattare fili di cotone. Verrà demolito anche l’edificio dove era situata una chiesa, il dormitorio, un oratorio, un asilo e un teatrino con soffitto a cassettoni, con le quinte e con il palco in stato di perfetta conservazione. Andrà così persa un’importante memoria storica e verrà meno la percezione della caratteristica peculiare dell’intero complesso della Manifattura, che era una cittadella autosufficiente, e che ha per la nostra città una straordinaria importanza storica, identitaria, culturale e architettonica».

Critiche, quelle del consigliere di opposizione, fermamente respinte al mittente dal sindaco Lorenzo Radice, che ironicamente parla di «divinazioni» da parte del capogruppo del Movimento dei Cittadini chiedendosi «come e a che titolo» conosca già i progetti degli operatori e ribadisce l‘intenzione di far andare in porto i progetti formulati per l’area fin dalla campagna elettorale attraverso le utilità pubbliche che gli operatori saranno chiamati a riconoscere a Palazzo Malinverni. «Questo PGT punta a far partire ambiti di trasformazione e piani attuativi fermi da 20 anni togliendo una serie di vincoli che finora hanno bloccato la città e portando a casa utilità pubbliche dalla trattativa con gli operatori. Vogliamo o no trasformare Legnano? Noi vogliamo e dobbiamo provare a cambiare la città e dopo 20 anni in cui certi meccanismi non hanno funzionato riteniamo lecito provarne altri. Sull’area, peraltro, si è espressa la Soprintendenza che ha messo i vincoli del caso».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 20 Settembre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore