Dal Primo Maggio, i manieri delle contrade di Legnano sono tenute ad esporre, secondo un apposito regolamento, la propria bandiera accanto al Tricolore e a quella della Comunità Europea. La decisione è stata presa aderendo alla direttiva che impone questo obbligo ai centri con attività e promozione culturale. Manieri quindi non più e solo luogo di aggregazione sociale, ma intesi anche e soprattutto come sedi in cui si sviluppano progetti ad ampio respiro storico e artistico.

Spiega il prof. Alessio Francesco Palmieri Marinoni, coordinatore della commissione costumi del Palio di Legnano: «L’esposizione delle bandiere è un segno formale, così come avviene nei palazzi istituzionali, nelle scuole e nei musei. In effetti, nei nostri manieri si mantiene viva l’unicità di un luogo fondato sulle tradizioni, base di eventi culturali come le investiture, i battesimi di contrada, i canti e le musiche. La cultura, infatti, non comprende solo una esposizione materiale, attraverso un museo, una sala oppure un semplice spazio, ma anche immateriale. I nostri manieri ne sono pieni per la loro storia e la loro attività».

Tra le ragioni di questa novità, ricorda ancora il coordinatore della commissione costumi, dobbiamo citare la convenzione di Faro del 2005, in cui «si sottolineano gli aspetti importanti del patrimonio culturale in relazione ai diritti umani e alla democrazia. La convenzione ci incoraggia a riconoscere che gli oggetti e i luoghi non sono, di per sé, ciò che è importante del patrimonio culturale. Essi sono importanti per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che rappresentano».