Ha sfondata il “muro” delle mille presenza “La storia tra le righe”, prima edizione di un festival di lettura storica nato con l’obiettivo dichiarato di diventare un appuntamento fisso per la Legnano del Palio, proprio alle porte del maggio legnanese che vedrà rivivere ancora una volta in città la battaglia tra le truppe della Lega Lombarda e l’esercito imperiale del Barbarossa.

Se già le prenotazioni per la quindicina di eventi che hanno colorato il weekend della città tra il Castello e la Famiglia Legnanese erano state più di 800, infatti, a chi aveva già riservato il proprio posto si sono aggiunti i tanti che si sono fatti avanti solo all’ultimo momento o che magari, dopo un primo incontro seguito, hanno deciso di fermarsi anche al successivo, portando il contapersone ben oltre le aspettative iniziali.

«Tutti gli eventi serali e gli eventi per i bambini sono andati sold out e anche alle conferenze pomeridiane non abbiamo mai avuto meno di 40 presenze – sottolinea la direttrice artistica del festival Amanda Colombo -. Gli incontri con Marcello Simoni e Gherardo Colombo sono stati spostati dalla Sala Previati al Cenobio per le tante prenotazioni: per Colombo, addirittura, ci sono state persone che hanno aspettato fuori nella speranza di poter entrare almeno a serata iniziata. I numeri sono stati oltre ogni immaginazione: avevo fissato come obiettivo almeno 500 presenze e averlo doppiato vuol dire che il progetto ha valore ed è stato recepito».

Numeri, insomma, che confermano la validità di un progetto che ha aperto le porte tanto ai “grandi” quanto ai più piccoli. «C’è stata una grandissima risposta, c’è grande voglia in questo momento di aggregazione con un progetto dietro, mossa dalla voglia di capire ed imparare – prosegue Amanda Colombo -.  Ha sicuramente pagato il fatto di aver fatto una scelta molto orizzontale, partendo dalla prima infanzia e spaziando dalla narrativa alla giallistica, dall’inchiesta giornalistica ai titoli accademici. L’obiettivo era proprio questo: i libri non devono essere qualcosa per pochi o per tecnici. La storia è patrimonio dell’umanità e chiunque può trovare il suo spazio per imparare qualcosa, togliersi una curiosità o semplicemente tornare a casa con un’informazione che prima non aveva».

Un binomio, quello tra Legnano e la storia, che ancora una volta ha funzionato, e forse non poteva che essere così in una città che nel 1176 la storia l’ha scritta dalla prima linea. «La cosa bellissima è stata che molte persone sono arrivate la mattina e hanno poi seguito tutti gli incontri della giornata, spostandosi dal Castello alla Famiglia Legnanese. Durante gli eventi per bambini sono arrivate famiglie che hanno accompagnato i figli all’evento mentre i genitori si sono fermati a seguire l’evento per gli adulti. Ci ha poi veramente colpito che anche gli incontri più tecnici abbiano avuto una grandissima frequentazione popolare. Credo che la cultura possa essere motivo di svago per tutti: divertire vuol dire portare da un’altra parte ed è quello che abbiamo fatto noi».

Se il risultato dell'”anno zero” del festival di letteratura storica ha superato le previsioni, la macchina organizzativa – che quest’anno ha camminato sulle gambe di una decina di persone che «per entusiasmo e passione hanno scelto di dare una mano», alle quali oggi va il grazie della direzione artistica della tre giorni letteraria – è già pronta a rimettesti in moto. «L’intenzione è quella di portare avanti e ampliare il progetto con gli obiettivi che ci eravamo già prefissati in partenza – conclude Amanda Colombo -: vogliamo arrivare ad avere collaborazioni con le scuole e fare in modo che questa esperienza possa essere motivo di formazione per dei ragazzi. Vogliamo anche ampliare il parterre degli autori sia per eventi, sia per scelta, sia per tipo di genere letterario. Abbiamo già tante idee e cercheremo di concretizzarle il prima possibile».